lunedì 23 gennaio

Il Buongiorno di Cuneo24

23 gennaio 2023 | 07:55
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1932 usciva il primo numero della Settimana Enigmistica

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:53 e tramonta alle 17:31. Durata del giorno nove ore e trentotto minuti.

Santi del giorno
Sant’Emerenziana, vergine e martire.
Sant’Ildefonso (Idelfonso) da Toledo, vescovo.
Sant’Amasio, vescovo.

Avvenimenti
393 – L’imperatore romano Teodosio I proclama suo figlio Onorio, di otto anni, co-imperatore.
971 – Usando le balestre, le truppe della dinastia Song sconfiggono il corpo di elefanti da guerra degli Hanil meridionali a Shao.
1571 –Apre a Londra la Royal Exchange.
1932 – Primo numero della Settimana Enigmistica. Dall’America passando per Vienna. Lungo questa direttrice sbarcò in Italia la mania di cruciverba e rebus entrando tutti i fine settimana nelle case di milioni di italiani. Ebbe inizio così la storia della Settimana Enigmistica, la storia cioè della «rivista di enigmistica prima per fondazione e per diffusione» (dicitura in copertina nei numeri dispari del periodico). Galeotto fu l’amore di un nobile sardo, Giorgio Sisini, Conte di Sant’Andrea, per una giovane austriaca, sbocciato nella Vienna postimperiale. Il nobiluomo, dopo averla condotta sull’altare, decise di portala con sé a Milano e insieme a lei tradusse nel Bel Paese la moda per i giochi linguistici e di logica, giunta da oltreoceano e assai in voga nella società viennese degli anni Trenta. Di qui l’idea di fondare una rivista specifica, che si concretizzò il penultimo sabato di gennaio del 1932. Un giornale in bianco e nero di sedici pagine arricchite con parole crociate, rebus, passatempi, vignette e spazi umoristici. S’iniziava a giocare fin dalla copertina dove le caselle nere del cruciverba mostravano l’immagine dell’attrice messicana Lupe Vélez. Costo 50 centesimi di lire. La redazione fu organizzata presso il Palazzo Vittoria, in piazza Cinque Giornate, dove tuttora si trova. Fu amore a prima vista tra il periodico e i lettori, che con ansia aspettavano l’uscita successiva per testare le proprie conoscenze linguistiche e di cultura generale unitamente alle capacità logico matematiche. Una fiamma destinata a rimanere accesa per generazioni, rinfocolata dall’arguzia dello stesso Sisini, che fino alla sua morte ideò enigmi per la rivista. Dopo di lui si alternarono i più valenti enigmisti italiani, come Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti, considerati gli artefici storici della Settimana Enigmistica. Diversi i punti di forza che costruirono nel tempo un solido legame con i lettori di ogni età e di cultura medio-alta. In primis, la conservazione della storica veste grafica, ritoccata marginalmente con l’aggiunta qua e là del colore nelle immagini (dal 1995), e del giorno di uscita, il sabato (in realtà compare in edicola qualche giorno prima, ma copre l’intero territorio nazionale al sabato). In secondo luogo, la scelta, che la rende unica nel settore, di non accogliere pubblicità nelle sue pagine. E a seguire: rubriche e giochi pubblicati ognuno in una pagina fissa e con una numerazione progressiva; la personalità famosa associata al cruciverba in copertina; le risposte pubblicate nel numero successivo. Anche la cadenza settimanale restò immutata con una sola interruzione, nel luglio del 1945, dovuta alle vicende belliche. Oltre alle tradizionali parole crociate (proposte nelle diverse varianti, ossia crittografate, a schema libero, etc.) e ai rebus, tra i passatempi più noti ai fan di ieri e di oggi: quelli basati sullo spirito di osservazione come “Che cosa manca?” o “Aguzzate la vista”; gli spazi di notizie e curiosità di storia e attualità come “Forse non tutti sanno che…”, “Spigolature”; i quiz di cultura generale “Vero o falso?” e “L’Edípeo enciclopedico”.
Altrettanto popolari sono i personaggi ad essi associati, come Anselmo e la sua famiglia in “Come fareste, voi?” e la folta schiera di investigatori protagonisti dell’enigma poliziesco (da Rufus a Commodoro). Tra le pochissime e più recenti introduzioni, il sudoku (popolare gioco di logica, costituito da un quadrato suddiviso in nove riquadri da completare con altrettante serie di numeri da 1 a 9, incrociandole tra di loro verticalmente e orizzontalmente) comparso a partire dal 2005. Il 21 giugno 2018 è arrivato in edicola il numero 4.500!

Nati in questo giorno
Moreno Torricelli – Nato a Erba (in provincia di Como), è stato un calciatore. Dopo il ritiro dall’attività agonistica è diventato allenatore. Ha giocato come terzino soprattutto nella Juventus (dal 1992 al 1998, con 153 presenze in serie A e 1 rete) e nella Fiorentina (dal 1998 al 2002 con 99 presenze e 2 reti). Con i bianconeri ha vinto anche tre scudetti e una Champions League. In Nazionale, dal 1996 al 1999, ha totalizzato 10 presenze. Compie 53 anni.
Édouard Manet (1832/1883) – Un grande maestro della pittura en plein air (all’aperto), fatta di pennellate rapide, di vivacità di colori e di una resa naturalistica della luce, e in ciò anticipatrice della corrente impressionista. Nato a Parigi e morto nella stessa città nel 1883, ostacolato dalla famiglia portò avanti le sue aspirazioni artistiche, studiando pittura prima presso Thomas Couture e poi presso Leon Bonnat, di cui seguì le lezioni all’Academie. Qui strinse amicizia con letterati di grido, come Zola e Mallarmè, e soprattutto con i futuri impressionisti, da Degas a Renoir. A differenza di questi ultimi, da cui prese le distanze, cercò il riconoscimento delle istituzioni, tentando inutilmente di esporre al Salòn di Parigi. Le sue opere “all’aperto”, realizzate ai giardini delle Tuileries, alle spalle del Louvre, crearono scandalo e diedero un tratto distintivo alla sua produzione. Restano celebri in tal senso Colazione sull’erba e Olympia.

Eventi sportivi
2022 – Strepitosa gara di Elena Curtoni nel SuperG di Cortina 2022: la 30enne trionfa sulla pista dell’Olympia delle Tofane.

Proverbio / Citazione
La luna di gennaio fa luce come giorno chiaro.
“Si vede come si vuol vedere, ed è questa falsità che costituisce l’art” Édouard Manet