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Il Buongiorno di Cuneo24

21 gennaio 2023 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1951 arriva il 13 al Totocalcio

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:54 e tramonta alle 17:28. Durata del giorno nove ore e trentaquattro minuti. Fase lunare: luna nuova.

Santi del giorno
Sant’Agnese, vergine e martire, è la protettrice delle vergini, delle fidanzate (scelse Cristo come fidanzato) e dei giardinieri (in quanto la verginità è simboleggiata da un giardino chiuso, “l’hortus conclusus”).
San Meinrado (Meginrado) di Einsiedeln, eremita e martire.
San Patroclo, martire.

Avvenimenti
1276 – Il francese Pietro di Tarantasia diventa Papa Innocenzo V.
1720 – Svezia e Prussia firmano il Trattato di Stoccolma.
1793 – Luigi XVI viene ghigliottinato a Parigi in Piazza della Rivoluzione.
1908 – Dalla Torre Eiffel viene mandato il primo (per la torre) messaggio radio a lunga distanza.

Nati in questo giorno
Giuseppe Savoldi – Nato a Gorlago (in provincia di Bergamo) è stato un allenatore di calcio ma soprattutto un famoso attaccante. Ha giocato nell’Atalanta, nel Bologna (con cui nel 1972/73 ha vinto la classifica cannonieri di serie A) e nel Napoli. Nel 1975, il costo del suo trasferimento nella città partenopea ha fatto scalpore e gli è valso il soprannome di “mister due miliardi”. Nella classifica generale dei marcatori della serie A è diciassettesimo con 168 reti, segnate in 405 presenze dal 1965 al 1980. Ha vinto tre edizioni della Coppa Italia e in Nazionale ha totalizzato quattro presenze con una rete. Nel 1978 ha inciso un brano musicale dal titolo “La favola dei calciatori”. Compie 76 anni.
Uto Ughi – La sua mirabile abilità con l’archetto lo fa ritenere il maggiore violinista italiano della scena contemporanea ed uno dei più raffinati a livello internazionale. Nato a Busto Arsizio e registrato all’anagrafe come Bruto Diodato Emilio Ughi, respira alta musica fin da piccolo grazie al padre violinista, alla madre cantante, alla nonna pianista e agli insegnamenti del maestro Ariodante Coggi. Un clima che ne fa sbocciare il talento di enfant prodige, portandolo a 7 anni ad esibirsi in pubblico al Lirico di Milano, sulle note di Bach e Paganini. Affinata la tecnica con George Enescu e Riccardo Brengola, a 12 anni è già un artista maturo. Giovanissimo inizia a dare concerti nei principali teatri italiani ed internazionali, prediligendo le esibizioni in pubblico all’attività discografica. Accademico di Santa Cecilia dal 1978, nel 1994 è insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica, per i significativi meriti in campo artistico. Tra questi, l’aver dato vita a festival e rassegne musicali di enorme rilevanza culturale, come “Omaggio a Roma” e “Omaggio a Venezia”. Festeggia 79 anni.

Eventi sportivi
1951 – Arriva il 13 al Totocalcio. «Quote più elevate nei concorsi popolari. La scheda a 13 vi porterà fortuna!» Con questo messaggio accattivante, agli amanti della storica schedina viene annunciato che da domenica 21 gennaio, se vorranno portarsi a casa l’intero montepremi, dovranno indovinare tredici risultati e non più dodici. Una piccola grande rivoluzione nel mondo dei pronostici e della lingua italiana, destinata a durare oltre mezzo secolo. Ideata nel 1946 dal giornalista sportivo Massimo Della Pergola e ribattezzata due anni dopo (con la gestione diretta del CONI) Totocalcio, la schedina entra subito nel cuore di migliaia di italiani, che al bar e nelle case si ritrovano a rispettare un rito di speranzosa attesa della domenica calcistica. I loro sogni di riscatto sociale e di una vita migliore sono legati a un numero: il 12. Tante le partite elencate su quel foglietto rettangolare, di cui bisogna azzeccare l’esito finale. Impresa non facile visto che, statistiche alla mano, parliamo di una possibilità su 531.441. Ciononostante, non pochi sul finire del weekend si trovano a gridare «Ho vinto!», per aver centrato dodici o undici risultati. Per questo le quote sono spesso popolari e a cinque anni dal lancio del gioco gli organizzatori pensano a una modifica. Si arriva alla prima giornata del girone di ritorno del campionato di serie A 1950/51, in cui fa la sua comparsa la nuova griglia a 13 partite. Le regole restano immutate, tranne che da adesso si vince con il 13 e con il 12. Le probabilità di ottenere la vincita massima salgono a 1 su 1.594.323 ma subiscono una decisa impennata anche le quote. L’anno dopo viene introdotta la seconda colonna che dà alla schedina il formato storico, al costo minimo di 100 lire a colonna. Da qui in poi il numero dei giocatori e delle giocate cresce vertiginosamente e si registrano le prime vincite multimilionarie: i primi a superare i 100 milioni di lire sono Renzo Rinferi di Prato e Luigi Piacenza di Savona, che si aggiudicano, ognuno, un “13” da 104 milioni. A loro, e a tanti dopo di loro, il Totocalcio sconvolge l’esistenza e da quel momento «fare 13» entra nella lingua italiana, quale sinonimo di una strepitosa fortuna ricevuta dal destino o del conseguimento del più alto profitto tratto da un’impresa. Verso la fine degli anni Novanta il primato del Totocalcio inizia a scricchiolare, dapprima per la comparsa di altri concorsi legati al mondo del calcio (quali Totogol, Totosei e Totobingol, questi ultimi due soppressi dal 2003); in seguito per la legalizzazione (dal 1998) delle scommesse sportive. Il mito del “13” resiste per sessant’anni, tramontando definitivamente nell’agosto 2003 quando sulla schedina debutta il “Tredicissimo”, alias il quattordicesimo risultato.

Proverbio / Citazione
Sant’ Agnes gha cur a lisarta par la sces (Se c’ è un bel sole per Sant’ Agnese, 21 gennaio, le lucertole incominciano a girare sulle siepi).
“La musica è un linguaggio di fratellanza e l’orchestra è l’embrione della società perché tutti devono ascoltare anche le voci degli altri” Uto Ughi