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Il Buongiorno di Cuneo24

18 gennaio 2023 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

30 anni fa, nel 1993, per la prima volta il Martin Luther King Day viene osservato ufficialmente in tutti e 50 gli Stati degli USA

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:56 e tramonta alle 17:24. Durata del giorno nove ore e ventotto minuti.

Santi del giorno
Santa Prisca, martire.
Santa Margherita d’Ungheria, principessa e religiosa.

Avvenimenti
1919 – Conferenza di Parigi. A due mesi dalla conclusione della Prima guerra mondiale, s’inaugurò con la Conferenza di Parigi una serie di trattati destinati a dare un nuovo assetto geopolitico all’Europa, con conseguenze che, pochi anni dopo, alimentarono la nascita delle dittature nazifasciste fino a scatenare il Secondo conflitto mondiale. I lavori di Parigi, ospitati nella sala dell’orologio del Quai d’Orsay (dal 1853 sede del Ministero degli Esteri francese) furono presieduti dai paesi vincitori, ossia Francia, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti e Giappone. A dettare legge furono i primi quattro, rappresentati in quella sede dai rispettivi capi di governo – il presidente USA Thomas Woodrow Wilson, il primo ministro francese Georges Clemenceau, l’omologo britannico David Lloyd George e il presidente del consiglio italiano Vittorio Emanuele Orlando – e dai ministri degli esteri. Dalle trattative furono escluse: la Russia, impegnata in una sanguinosa guerra civile tra i rossi bolscevichi, che avevano preso il potere con la Rivoluzione d’Ottobre, e i bianchi “filozaristi”, sostenuti dalle potenze occidentali; i paesi vinti, coinvolti solo nella firma dei vari protocolli di pace. I destini del mondo, comunque di una larga parte di esso, erano affidati alle decisioni di Francia, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti. Fin dalle prime battute, prese il sopravvento la “linea dura” dei padroni di casa, intenzionati a dare un severa lezione alla Germania e a ridimensionarne fortemente l’autorità sui popoli dell’Europa centro-orientale, riuniti per oltre mezzo secolo sotto le insegne dell’Impero austro-ungarico. Contrario a questa linea il presidente Wilson che, nei suoi celebri Quattordici punti, auspicava l’avvento di una nuova era di democrazia, imperniata sui principi dell’autodecisione dei popoli e del rispetto delle nazionalità. Anche la Gran Bretagna si dimostrò scettica sulla linea dura, manifestando le proprie preoccupazioni nel Memorandum di Fontainbleau, dove si rimarcava la necessità di costruire «una pace perpetua, non una pace che durasse trent’anni». In tale ottica, l’adozione di misure punitive rischiava di creare le premesse per futuri rigurgiti nazionalisti alimentati dal desiderio di vendicarsi dei torti subiti. Alla fine prevalse l’orientamento francese di attribuire ai tedeschi tutte le responsabilità della guerra appena conclusa. Conclusioni che, con il successivo Trattato di Versailles (giugno 1919), si tradussero nell’annientamento militare ed economico della Germania, costretta a subire pesanti clausole. Dall’ex Impero austro-ungarico nacquero quattro Stati indipendenti: Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia (fino al 1929 noto come Regno di Serbi, Croati, Sloveni). Le colonie, invece, furono spartite tra le potenze vincitrici attraverso un sistema di mandati regolato dalla Società delle Nazioni. Quest’ultimo organismo, la cui istituzione (con sede a Ginevra) fu stabilita durante la Conferenza di Parigi e formalizzata con il Trattato di Versailles, si dimostrò inadatto a tenere fede al delicato compito assegnatogli, cioè di risolvere pacificamente i contrasti tra gli Stati. L’uscita di scena degli USA e la mancanza di risposte concrete contro gli Stati che contravvenivano ai suoi principi, lo fecero apparire uno mero strumento di potere nelle mani di Francia e Gran Bretagna. Il peso politico dell’Italia a Parigi e nei successivi trattati fu marginale e le richieste avanzate, in quanto paese vincitore, furono accolte in minima parte. Dei territori della Dalmazia, rivendicati dal governo Orlando, riuscì a ottenere la città di Zara, l’isola di Làgosta e l’arcipelago di Pelagosa (Trattato di Rapallo, novembre 1920), lasciando il resto della regione al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Con il Trattato di Saint-Germain (settembre 1919), strappò all’Austria l’Alto Adige, l’Istria, l’intera Venezia Giulia, la Dalmazia settentrionale e il diritto di chiedere maggiori concessioni sul fronte coloniale.
1993 – Per la prima volta il Martin Luther King Day viene osservato ufficialmente in tutti e 50 gli Stati degli USA.
1995 – A Vallon-Pont-d’Arc, in Francia, in una rete di grotte vengono scoperti dipinti e graffiti vecchi di 17-20.000 anni.
1997 – Il norvegese Boerge Ousland diventa la prima persona ad attraversare l’Antartico da solo e senza aiuto.

Nati in questo giorno
Riccardo Montolivo – Nato a Milano, è un ex calciatore anche con passaporto tedesco (la madre è nata a Kiel nel Land dello Schleswig-Holstein), centrocampista della Nazionale italiana e del Milan fino al 13 novembre 2019, quando annuncia il ritiro, non senza polemiche con la società rossonera. Cresce nell’Atalanta, con cui esordisce in serie B e in serie A (il 12 settembre 2004). Dopo Bergamo va alla Fiorentina, dove gioca per sette stagioni (dal 2005 al 2012), con 219 presenze e 17 reti. Nel campionato 2012/13 si trasferisce al Milan. In Nazionale scende in campo nelle rappresentative giovanili e in quella maggiore, dove totalizza (a fine 2017) 66 presenze (di cui quattro agli Europei 2012), segnando due reti. Partecipa alle Confederations Cup 2009 e 2013 (vinto il bronzo), al Mondiale 2010 e all’Europeo 2012 (conquistato l’argento). Un infortunio subito in un’amichevole gli impedisce di partecipare ai Mondiali brasiliani, un altro invece, rimediato il 6 ottobre 2016 nella partita con la Spagna, valevole per le qualificazioni ai Mondiali 2018, lo tiene lontano dai campi di gioco per sette mesi. Nella stagione 2021/22 diventa un opinionista della piattaforma DAZN. Festeggia 38 anni.
Cary Grant (1904/1986) – Lo sguardo più seducente del grande schermo è il suo, fonte d’ispirazione per lo scrittore Ian Fleming che a lui guardò nel delineare il personaggio di James Bond. Nato a Bristol, nel sud-ovest dell’Inghilterra, come Archibald Alexander Leach e morto a Davenport nel novembre del 1986, si trasferì negli Stati Uniti a vent’anni, inseguendo i grandi miti del cinema. Il felice mix tra eleganza british e autoironia americana, unito all’indubbio fascino, lo lanciò accanto alle più belle attrici dell’epoca. Da Marlene Dietrich (in “Venere Bionda” del 1932) ad Ingrid Bergman (in “Notorius – L’amante perduta” del 1946), passando per Grace Kelly, con cui recitò in Caccia al ladro di Alfred Hitchcock. Proprio con il maestro del brivido (che lo indicò come il suo attore preferito in assoluto) offrì le sue migliori performance drammatiche, su tutte quella di Intrigo internazionale (che nel 1960 gli valse il David di Donatello come “miglior attore”). Nominato due volte all’Oscar, ottenne una statuetta alla carriera nel 1970. La rivista Premiere Magazine lo premiò come la più grande stella del cinema maschile di sempre.

Eventi sportivi
1983 – Il Comitato Olimpico Internazionale restituisce le medaglie olimpiche di Jim Thorpe ai suoi familiari.

Proverbio / Citazione
Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe.
“L’alcol è un liquido prezioso: conserva tutto, tranne i segreti”Cary Grant