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Il Buongiorno di Cuneo24

7 gennaio 2023 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1910 a Vienna ha inizio il match per il Campionato del mondo di scacchi tra Emanuel Lasker (campione) e Carl Schlechter (sfidante)

Cuneo. Il sole è sorto alle 8:01 e tramonta alle 17:11. Durata del giorno nove ore e dieci minuti.

Santi del giorno
San Raimondo de Penafort, sacerdote.
San Luciano di Antiochia, martire.
San Giuliano di Gozzano, diacono.

Avvenimenti
1910 – A Vienna ha inizio il match per il Campionato del mondo di scacchi tra Emanuel Lasker (campione) e Carl Schlechter (sfidante).
1924 – George Gershwin completa la Rapsodia in blu.
1927 –Prima telefonata transatlantica tra New York e Londra.
2015 – Attentato alla sede di Charlie Hebdo. Alle 11,30 di mercoledì 7 gennaio 2015, due uomini a volto coperto e armati di kalashnikov fanno irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, in rue Nicolas-Appert a Parigi. Al grido di “Allah Akbar” i due iniziano a sparare all’impazzata, uccidendo 12 persone, tra cui quattro vignettisti e il direttore della rivista.
La rocambolesca fuga dei terroristi, identificati nei fratelli Said e Chérif Kouachi, allunga, purtroppo, la scia di sangue e di terrore. Il giorno seguente, braccati dalla polizia francese, i due si barricano in una tipografia e ne prendono in ostaggio i dipendenti, restando poi uccisi nel conflitto a fuoco con gli agenti. Nelle stesse ore, il loro fiancheggiatore Amedy Coulibaly uccide una poliziotta e, dopo una breve fuga per le strade di Parigi, si barrica in un supermercato ferendo a morte quattro persone, prima di perire sotto i colpi della polizia. Quello alla redazione di Charlie Hebdo entra nell’immaginario dell’opinione pubblica internazionale come il primo di una lunga serie di attentati rivendicati dall’ISIS nell’Unione Europea (nonostante il precedente al museo ebraico di Bruxelles, nel maggio del 2014) e come uno dei più gravi attacchi alla libertà di informazione e di satira nella storia mondiale.

Nati in questo giorno
Nicolas Cage – Per l’anagrafe è Nicholas Kim Coppola, nipote del celebre regista Francis Ford, nelle cronache di Hollywood è una delle star più rinomate. Nato a Long Beach, in California, per scrollarsi l’ombra dello zio regista, assume lo pseudonimo Nicholas Cage ed esordisce al cinema nel 1982, come comparsa in “Fuori di testa”. La sua popolarità cresce verso la fine degli anni Ottanta, raggiungendo il punto più alto con Via da Las Vegas, che gli vale (insieme a un Golden Globe) l’Oscar come “migliore attore protagonista” nel 1996. Tra gli oltre 80 film, girati con grandi registi tra cui Martin Scorsese e Brian De Palma, alcuni dei più noti sono: City of Angels, “The Family Man”, “Il ladro di orchidee”. Festeggia 59 anni.
Marie-Bernarde Soubirous (da tutti conosciuta in dialetto come Bernadette) (1844/1879) – Primogenita di sei figli, nasce a Lourdes il 7 gennaio 1844, da Francois Soubirous, e Louise Castérot. Lui, mugnaio improvvido, cade in rovina, perde il mulino, sicché la famiglia è costretta a trasferirsi nel pianoterra di un carcere dismesso, luogo malsano per la salute di Bernadette, che soffre di crisi asmatiche, è denutrita e predisposta alla tubercolosi; nel 1854 scampa miracolosamente alla morte per colera. Nel cachot (che significa ‘gattabuia’) i Soubirous vivono dal giugno del 1856 all’autunno del 1858. L’11 febbraio 1858, all’età di 14 anni, questa adolescente incolta, indigente, che nemmeno è stata ritenuta degna di poter fare la Prima Comunione, dal momento che frequentava catechismo con scarsi risultati, asserisce che una giovane fanciulla sorridente le appare in tutto il suo fulgore. Quel giorno Bernadette si reca alla grotta di Massabielle con la sorella e un’amica per far legna. Rimane indietro, perché fatica ad attraversare come le sue compagne il corso d’acqua del Gave, che si trova dirimpetto alla grotta. Mentre si sta togliendo le calze, sente come un colpo di vento che attira la sua attenzione: le sembra strano, perché l’aria è calma tutt’attorno. In questo modo si svolge la prima di 18 apparizioni. Bernadette non afferma in alcun modo di aver parlato con la Vergine Maria. Appena si sparge la notizia, Lourdes si divide immediatamente in due schieramenti, tra denigratori ed entusiasti. Bernadette rivela di essere stata incaricata da quella creatura celeste di pregare per peccatori: la “Signora” chiede preghiera, conversione, penitenza. E ai preti di venire alla grotta in processione e di costruirvi una cappella. Sebbene fra gli scettici vi sia anche il curato di Lourdes, l’abbé Peyramale, egli stesso non può esimersi dal notare che le visite alla grotta di Bernadette abbiano intensificato il fervore religioso e avvicinato alcuni alla fede. Tuttavia, si dimostra cauto di fronte al fenomeno, e a volte perfino scandalizzato di fronte ad alcune esternazioni della ragazza, come quando alla grotta scava nella terra, beve con disgusto l’acqua torbida fuoriuscita dal terreno, si imbratta il viso di fango e – inaudito – mangia l’erba come gli animali e bacia la terra. Così il curato ingiunge alla presunta veggente di chiedere alla misteriosa apparizione il suo nome. E la risposta arriva puntuale in una data non casuale: il 25 marzo, festa dell’Annunciazione. La donna risponde il dialetto: “Que soy era Immaculada Councepciou”. Io sono l’Immacolata concezione. L’8 dicembre 1854, Pio IX aveva proclamato il dogma di Maria concepita senza peccato originale. Bernadette non poteva conoscere concetti teologici così profondi e ostici per gli stessi esperti nel settore. Il curato, perciò, ora non ha dubbi sulla sincerità di Bernadette. Con l’acqua della fonte trovata dalla ragazza, molti malati furono miracolati. E anche un gesto senza senso come mangiare l’erba, a una lettura più profonda, viene interpretato da René Laurentin (il massimo esperto mondiale di apparizioni mariane) come un gesto profetico, come quello di Giovanni Battista che si nutre di radici selvatiche oppure le erbe amare consumate dal popolo ebraico prima dell’esodo dall’Egitto: un gesto simbolico che s’inserisce nella tradizione biblica quale atto di mortificazione del corpo attraverso il digiuno. Una sorta di atto fisico purificartorio, propedeutico alla conversione del cuore e dello stile di vita. Per questo Bernadette bacia la terra: secondo Laurentin, in segno di umiltà e per rammentare la fragilità della condizione umana, in ricordo di Adamo plasmato dalla terra, ma reo di superbia per non aver obbedito a Dio. Finite le apparizioni, felice di vederne riconosciuta l’autenticità, all’età di 22 anni, Bernadette entra nel noviziato delle Suore della Carità di Nevers, tra Lione e Parigi, incompresa però dalle consorelle e provata nel fisico da una salute che non accenna a migliorare. La Madonna le aveva profetizzato: “Non ti prometto di renderti felice in questo mondo, ma nell’altro”. Bernadette muore il 16 aprile 1879, a 35 anni, di tubercolosi ossea al ginocchio destro. Oggi è la patrona degli ammalati, proprio perché la sua vita fu segnata dalla malattia. È doveroso aprire una parentesi sul mistero che interessa il suo cadavere. A tutt’oggi il corpo di Bernadette Soubirous riposa nella Chiesa del Convento di Saint Gildard, a Nevers, inspiegabilmente incorrotto anche nei suoi organi interni, in un sarcofago di vetro: per chi crede questo prodigio è un dono che Dio concede ai suoi testimoni più umili e più veri. Bernadette viene beatificata nel 1925 e canonizzata nel 1933 da Pio XI, per la sua condotta di vita e le sue virtù eroiche, piuttosto che per aver ricevuto il privilegio di vedere la Madonna. In una Francia quanto mai secolarizzata dopo il secolo dei Lumi, resiste il baluardo di Lourdes, il principale santuario di pellegrinaggi mariano del mondo.

Eventi sportivi
1927 – Gli Harlem Globetrotters giocano la loro prima partita.

Proverbio / Citazione
Per l’anno nuovo tutte le galline fanno l’uovo.
“Non vi obbligo a credermi, ma non posso che rispondervi dicendo quello che ho visto e udito” Bernadette di Lourdes