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A Mondovì migliaia di Alpini per il sacrificio della divisione Cuneense nel gennaio ’43

23 gennaio 2023 | 10:52
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A Mondovì migliaia di Alpini per il sacrificio della divisione Cuneense nel gennaio ’43
A Mondovì migliaia di Alpini per il sacrificio della divisione Cuneense nel gennaio ’43
A Mondovì migliaia di Alpini per il sacrificio della divisione Cuneense nel gennaio ’43
A Mondovì migliaia di Alpini per il sacrificio della divisione Cuneense nel gennaio ’43

Commemorazione solenne della battaglia di Nowo Postojalowka sul fronte del Don nella Seconda guerra mondiale, la più cruenta delle battaglie che i sovietici ingaggiarono contro il Corpo d’armata alpino – e in quel luogo si compì il destino della Cuneense e dei suoi reggimenti, tra i quali il 1^ Alpini, la cui bandiera fu distrutta per evitare che cadesse in mano nemica, salvando così l’onore dell’unità

Migliaia di alpini hanno sfilato ieri (domenica 22 gennaio) per le vie di Mondovì, per commemorare in modo solenne la battaglia di Nowo Postojalowka, avvenuta a gennaio del 1943 sul fronte del Don nella Seconda guerra mondiale. Ad aprire il corteo la fanfara della brigata Taurinense, seguita dalla bandiera e da una formazione in armi del 1^ Reparto Comando e Supporti Tattici alpini, prima del Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini con le sue 216 medaglie d’oro, e di numerose rappresentative di alpini in congedo provenienti da tutta Italia.

Nowo Postojalowka fu la più cruenta delle battaglie che i sovietici ingaggiarono contro il Corpo d’armata alpino – e in quel luogo si compì il destino della Cuneense e dei suoi reggimenti, tra i quali il 1^ Alpini, la cui bandiera fu distrutta per evitare che cadesse in mano nemica, salvando così l’onore dell’unità.

Nel corso della messa celebrata dal vescovo di Mondovì Monsignor Egidio Miragoli, sono stati ricordati le migliaia di Caduti e dispersi della divisione Cuneense – formata da alpini della Granda e liguri – che si distinsero in aspri combattimenti contro l’Armata Rossa, a temperature di decine di gradi sotto zero. Un sacrificio che consentì la
salvezza di altri reparti.

L’ottantesimo anniversario della battaglia si è svolto alla presenza della bandiera del 1^ reggimento alpini della brigata Taurinense, decorata di medaglia d’oro al valor militare per il comportamento degli uomini dei battaglioni Mondovì, Ceva e Pieve di Teco nel corso dei sanguinosi scontri, cui sopravvisse l’Alpino Giuseppe Falco, 102 anni, reduce del fronte russo e in prima fila oggi nelle celebrazioni, insieme a migliaia di familiari di alpini della Cuneense. Presenti l’Onorevole Monica Ciaburro, il vice-presidente della Regione Piemonte, il sindaco di Mondovì e il Generale Ignazio Gamba – comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito – insieme al Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero. Con loro il Generale Nicola Piasente, comandante della brigata Taurinense (erede della divisione Cuneense), e altre autorità civili e militari.

La giornata di domenica ha suggellato una quattro giorni densa di appuntamenti, concerti ed eventi culturali organizzati dalla sezione monregalese dell’ANA insieme alle altre Sezioni della provincia.