Vinadio, lo stabilimento dell’Acqua Sant’Anna ha aperto le porte alle famiglie dei dipendenti

18 dicembre 2022 | 08:59
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Con l’amministratore delegato Alberto Bertone affrontato lo spinoso tema dei trasporti e il difficile anno che sta per concludersi

Vinadio. Una giornata da ricordare quella di ieri, sabato 17 dicembre, allo stabilimento dell’Acqua Sant’Anna di Vinadio.

E’ stato organizzato per le famiglie dei dipendenti un “open-day” per dare la possibilità ai bambini dove lavorano mamma e papà.

Un bel momento in occasione nel Natale dove nulla è stato lasciato al caso. In primis la Santa Messa celebrata da don Beppe Viada su un altare realizzato con i pallet, a seguire un angolo dove era possibile scattare foto ricordo e un altro dove venivano realizzate caricature. Non è mancata la visita di Babbo Natale per i più piccoli che hanno ricevuto in dono un cappellino e un peluche delle varie bevande made in Sant’Anna. E la lotteria a premi con in palio un ingresso alle Terme di Pré-Saint-Didier di Torino e numerosi altri soprattutto hi-tech.

Per la prima volta è stata organizzata una festa di questo genere. Quello che traspariva all’interno dello stabilimento era appunto la sensazione di trovarsi in una grande famiglia. Tra i muletti automatici che svolgevano il loro lavoro capeggiava uno striscione con la scritta “Grazie”, voluto dai dipendenti per Alberto Bertone che lo scorso 26 luglio, in occasione della Festa di Sant’Anna è stato precursore di molti altri imprenditori, regalando loro una mensilità, gesto non scontato soprattutto in un anno economicamente tutt’altro che semplice.

In questa occasione è stato possibile incontrare Alberto Bertone, amministratore delegato della nota azienda.

Abbiamo chiesto a Bertone un bilancio di questo difficile 2022. “E’ stato come per tutte le aziende un anno segnato dalle difficoltà, oltra ai costi energetici abbiamo faticato a reperire materiali in primis la Co2 (anidride carbonica) ma anche l’acciaio per lo stabilimento, le due nuove linee dovevano entrare in funzione del 2021 invece è slittato tutto di un anno, così come le componenti di elettronica, in caso di guasti difficile prevedere l’arrivo di nuovi pezzi. I costi sono aumentati di 7 volte. Siamo riusciti a non far fare nessun giorno di cassa integrazione ai nostri dipendenti e l’auspicio è di continuare in questa direzione. Con la collaborazione degli enti potremo dar ancora maggior lavoro. E’ sicuramente il momento che lo Stato intervenga per la questione prezzi fermi al 2019.”

Tema sempre attuale e spinoso è la questione trasporti e quindi strada percorsa dai mezzi pesanti. “Fin dai tempi dell’installazione dello stabilimento, nel 1996, ci era stato assicurato che sarebbe stato realizzato un tunnel proprio a 100 metri da qui parlando addirittura di autostrada. Ci sono 50 milioni stanziati dall’Anas ma in questi 26 anni sono state fatte molte parole, ad ogni sindaco viene fornita una versione differente. I sindaci sono persone come me che non possono prendere decisioni in merito, è necessario l’intervento di un ente superiore come può essere la Regione con tecnici del settore. Anche le ferrovie avevano dimostrato interesse a fare un investimento infrastrutturale; in Francia il treno è il sistema più utilizzato, anche per noi è utilizzata come logistica ma si potrebbe raggiungere un 80% contro il 50% di oggi, la “difficoltà” è dover raggiungere Cuneo. Si potrebbero usare treni ad idrogeno pensando anche all’impatto ambientale.”

Torna sul tema ribadendo anche l’importanza di realizzare un ponte ex novo e non ristrutturare quello dell’Olla a Gaiola. per me importante ponte dell’Olla non va ristrutturato ma ne va fatto uno ex novo la verità è questa non dipende dalla nostra volontà. Da valutare e tener in considerazione secondo Bertone anche la realizzazione di una diga a Gaiola che tornerebbe utile come bacino per l’irrigazione dei campi e l’utilizzo come ponte per raggiungere lo stabilimento.

Bertone è il primo a voler questa variante, questa è la verità.