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Trasparenza a tavola, Coldiretti Cuneo: bene la proroga delle etichette salva Made in Italy

28 dicembre 2022 | 16:34
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Trasparenza a tavola, Coldiretti Cuneo: bene la proroga delle etichette salva Made in Italy

Etichettatura d’origine obbligatoria per tutto il 2023: la tracciabilità è un valore aggiunto a tutela del Made in Cuneo, dai salumi al latte

Coldiretti Cuneo plaude alla firma del Decreto Interministeriale contro gli inganni del falso Made in Italy a tavola, che proroga al 31 dicembre 2023 l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza dell’ingrediente principale, dal latte ai derivati del pomodoro, dai formaggi ai salumi fino a riso e pasta.

Il provvedimento, firmato dai Ministri dell’Agricoltura, Sovranità alimentaree Foreste, Francesco Lollobrigida, delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, e della Salute, Orazio Schillaci, proroga per tutto il 2023 i regimi sperimentali dell’indicazione di origine degli alimenti, per consentire scelte di acquisto consapevoli in un momento in cui è importante sostenere l’economia e il lavoro nazionali.

“Un Decreto che abbiamo fortemente richiesto – dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nadae che salva dall’anonimato prodotti simbolo del Made in Cuneo come i salumi e il latte. Il provvedimento impedisce, infatti, che vengano spacciate come Made in Italy materie prime di bassa qualità provenienti dall’estero che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali. In questi giorni di festa chiediamo ai cuneesi di sostenere il consumo di prodotti alimentari italiani per aiutare l’economia, il lavoro e il territorio nazionale in un momento di difficoltà in cui dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti”.

“L’etichettatura di origine obbligatoria dei cibi – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcuè una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002. In questo modo si garantisce trasparenza sulla reale origine di prodotti base della dieta degli italiani che rappresentano circa 3/4 della spesa, anche se resta ancora anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini. La nostra battaglia non si ferma!”.