Sciopero Generale giovedì 15 dicembre in Piemonte

13 dicembre 2022 | 07:30
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Sciopero Generale giovedì 15 dicembre in Piemonte
La locandina dello sciopero

Manifestazione a Cuneo in Largo Audifreddi. La Cisl non ha aderito allo sciopero ma sarà a Roma con una nutrita delegazione

«L’attuale proposta di Legge di Bilancio non serve alle persone e al Paese per fronteggiare la grave situazione di difficoltà in atto e le incertezze che si presentano all’orizzonte. Chiediamo al governo di ascoltare le proposte unitarie del sindacato su fisco, pensioni, lavoro e welfare». Con queste parole la Cgil e la Uil del Piemonte hanno proclamato 4 ore di sciopero per giovedì 15 dicembre, da svolgersi a inizio turno, in tutti i territori della regione.

A Cuneo città, Cgil e Uil terranno una manifestazione con inizio alle ore 8,45 in Largo Audifreddi. I lavoratori della sanità, della scuola, del commercio, della funzione pubblica, delle Poste, i chimici, i tessili, i metalmeccanici sciopereranno 8 ore, i trasporti e gli altri settori 4 ore.  Bus Company informa per effetto dello sciopero, non sarà possibile assicurare la regolare operatività dei servizi nella fascia oraria  dalle ore 8.00 alle ore 12.00. Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine della fascia di servizio garantito.

«Lo sciopero di giovedì non sarà una “passeggiata di testimonianza”» ha dichiarato Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte che ha annunciato 60 presidi in tutta la Regione: «Saremo davanti a decine di ospedali, alle agenzie delle entrate, alle sedi dell’Inps, alle scuole perché anche la scuola pubblica subisce un colpo da questa manovra».

Oltre alle contestazioni sul taglio insufficiente al cuneo fiscale, ci sono altri due punti su cui Cgil e Uil si sono soffermati nella conferenza stampa di presentazione della giornata di mobilitazione: il trattamento riservato ai pensionati e il ritorno dei voucher. «I voucher hanno un effetto drammatico in Piemonte, soprattutto nel cuneese dove per anni c’è stata una battaglia per costruire i diritti dei lavoratori agricoli, in gran parte migranti dall’Est o dall’Africa».

La Cisl, in una nota firmata dal segretario regionale Alessio Ferraris, non aderisce allo sciopero e precisa la propria posizione. «Il prossimo 15 dicembre, con una nutrita delegazione di dirigenti e militanti, saremo a Roma, all’Assemblea nazionale dei delegati e pensionati Cisl, che i terrà  all’Auditorium del Massimo, a partire dalle ore 9.30, per discutere della manovra economica e delle modifiche al testo presentate dalla Cisl al premier Meloni nel corso dell’incontro dello scorso 7 dicembre.  Insieme al confronto con i nostri delegati e iscritti, avviato nei giorni scorsi nelle riunioni degli organismi sindacali e sui posti di lavoro, abbiamo scelto questa forma di mobilitazione perché, come spiega lo slogan dell’inziativa nazionale, puntiamo a ‘Migliorare la Manovra e a contrattare le riforme’.  Tutta la Cisl piemontese condivide in pieno la linea tracciata dal segretario generale Luigi Sbarra. Pur esprimendo un giudizio articolato sulla manovra, con diversi punti di criticità, abbiamo scelto di non ricorrere ora allo sciopero generale perché riteniamo che ci siano ancora spazi di trattativa».