“Ritorniamo al cuore”: gli auguri di Natale del Vescovo di Saluzzo Cristiano Bodo

25 dicembre 2022 | 11:51
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“Ritorniamo al cuore”: gli auguri di Natale del Vescovo di Saluzzo Cristiano Bodo

“Benedetti i gesti di quanti, con competenza e amore, tentano di sottrarre dal male coloro che da ogni male vengono trascinati: dal male delle guerre, delle calamità naturali, della povertà e della fame, delle droghe e del non senso, del vizio e della bruttezza” scrive

Gli auguri del vescovo della Diocesi di Saluzzo, Monsignor Bodo, arrivano con un video da una stalla che potrebbe esser quella di Betlemme. Di seguito il testo del messaggio.

““Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo”.
Ogni domenica professiamo così la nostra fede in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo per la nostra salvezza. Per la mia salvezza; per la tua salvezza; per la salvezza di ogni uomo, di tutti gli uomini! Espressione impenetrabile, dall’oscuro e inaccessibile significato? No! Un bambino è nato per noi!

Tutto il mistero di Dio racchiuso in un evento umano. Una notte, il cielo, le stelle, il canto degli angeli, una stalla e una greppia, una famiglia con un neonato, i pastori adoranti, i magi. È l’onnipotenza del nostro Dio che si adatta, che non fa paura, che si avvicina. Mentre il mondo – allora come oggi – è intento a fare altro, distratto e frenetico, catturato da interessi che gonfiano l’orgoglio, la cupidigia e il godimento, Dio – allora come oggi – discende dal cielo, assumendo carne e sangue umani. Perché l’uomo, fatto di sangue e di carne, possa essere salvato e avere in sé, per grazia, quella forza spirituale che lo abilita ad assumere gli stessi sentimenti che furono nel Figlio di Dio e a compiere il bene con la forza del Suo stesso Amore! In questi mesi, durante le visite pastorali che vado effettuando nelle nostre parrocchie e fraternità pastorali, incontro con gioia tante belle famiglie cristiane, piccole Chiese domestiche. Alla loro regia, con grande fiducia, voglio affidare l’incarico di preparare il presepio e, alla loro corresponsabilità, voglio consegnare una pressante raccomandazione: quella di non sciupare il Natale, ma di trasformarlo in occasione per parlare di Gesù, l’Emmanuele, il Dio con noi, e per trasmettere, soprattutto ai bambini e ai ragazzi, i valori che contano: la generosità, la prossimità, la solidarietà, l’apertura all’altro, la capacità di relazionarsi con chi ci vive accanto per assumerne gioie, dolori, attese e speranze.

Il presepe ha qualcosa di molto semplice da dirci e di molto sconcertante: nei segni poveri, piccoli e quotidiani, si nasconde Dio. Dio è da svelare, da riconoscere, da accogliere, da servire, da amare nell’uomo di oggi, di ogni oggi. Il presepe va costruito e addobbato con l’umiltà di un cuore “bambino”, senza difese né preconcetti; il presepe va contemplato con innocente stupore e con fede. Dio discende dal cielo e si fa uomo per la nostra salvezza. Si affida alla nostra umanità. E l’uomo, salvato per grazia, ascolta il grido di dolore che in ogni tempo sale dalla terra e dagli abissi di ogni male che colpisce e uccide; crede e accoglie; crede e accoglie perché vigila, perché prega, perché spera, perché ama.

Benedetti i gesti di quanti, con competenza e amore, tentano di sottrarre dal male coloro che da ogni male vengono
trascinati: dal male delle guerre, delle calamità naturali, della povertà e della fame, delle droghe e del non senso, del vizio e
della bruttezza. Siano benedetti i gesti di chi sfama gli affamati, porge un bicchier d’acqua agli assetati, veste chi è povero, accoglie migranti e pellegrini e va a trovare chi è solo, povero, carcerato e abbandonato; siano benedetti i gesti di coloro che
costruiscono la pace e difendono l’ambiente; siano benedetti i gesti gentili, le parole che curano, gli sguardi che si incrociano; benedetti siano i gesti di tutti coloro che sanno condividere per amore, come Dio ha condiviso, in tutto e per tutto, la
nostra umanità: per noi uomini e per la nostra salvezza Egli discese dal cielo! E’ cosa da così poco?

E’ questo il Natale di Gesù! Per noi il Natale, che è alle porte, sarà buono e santo, lieto e gioioso nella misura in cui accettiamo di spalancare il cuore perché il mondo sia più bello, la vita più umana, la società più giusta, la propria famiglia focolare sempre ardente e irradiante vita e amore.

Suggerisco un gesto concreto per connotare di solidarietà questo Natale 2022. La Caritas Diocesana raccoglie, presso la sua sede di Corso Piemonte, 56, giocattoli destinati ai bimbi meno fortunati. A tutti: grazie!

Il grazie pronunciato dai bimbi che abbiamo aiutato è il grazie di Dio. E il grazie di Dio fa fiorire la terra!
A tutti e di cuore, nella speranza di incontrarci attorno all’Eucarestia a Natale, i miei auguri e il mio abbraccio!”