Il vescovo Miragoli invita ad accostarsi da credenti al mistero-evento di Betlemme

25 dicembre 2022 | 11:02
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Il vescovo Miragoli invita ad accostarsi da credenti al mistero-evento di Betlemme
A destra Monsignor Egidio Miragoli

“Natale da testimoni di Dio fatto bambino in mezzo a noi” le parole del Monsignore che guida la diocesi di Mondovì

In occasione del Natale il vescovo della Diocesi di Mondovì, Monsignor Egidio Miragoli, ha diffuso un messagio di auguri ai fedeli il cui testo riportiamo qui di seguito.

Cari fedeli, care famiglie, cari amici,
nel rivolgervi il più sentito augurio di sereno Natale, pur auspicando che le vostre festività siano costellate dalle umane e consuete gratificazioni, avverto quasi l’obbligo di richiamare tutti, me stesso come ciascuno di voi, alla centralità del Bambino, cioè di Gesù Cristo, in questa festività. Non paia scontato, che un vescovo sottolinei che il Natale, per essere vero, deve essere un Natale cristiano. Più che scontato, a me pare necessario. Con poche, incalzanti parole, Papa Paolo VI, in tempi assai meno critici dei nostri, ebbe a definire il mondo in cui viveva “così evoluto e così confuso”, “così intelligente ma così profano” da essere diventato “cieco e sordo” ai segni del Bambino di Betlemme.

Nel mezzo secolo circa che è passato da allora, il tasso di confusione, laicità ed estraneità al messaggio cristiano non credo si possa considerare diminuito. Tecnologia e babelica moltiplicazione di immagini e suggestioni hanno se mai contribuito a innalzarlo. Nessuna generazione è risparmiata, né i piccoli, né gli adulti.

Quel Bambino, invece, resta là, nella sua grotta, a disposizione, affidato alla nostra capacità di riecheggiare il suo messaggio e di accoglierlo. È ciò che spero possiate compiere tutti: create posto a Gesù Bambino e alla sua Parola nelle vostre vite, non abbiate timore di aprirvi a Lui e di farvene testimoni. Lui è, e resterà sempre, per chi lo sa riconoscere, la Via, la Verità e la Vita: strada sicura, Parola che illumina le nostre oscurità, certezza di pace e gioia del cuore, speranza, pur nel tortuoso cammino quotidiano. Siatene certi!
In questa circostanza, poi, non posso dimenticare i numerosi problemi che ci attanagliano, a cominciare dalla guerra in Ucraina, con i tanti drammi e risvolti che essa porta con sé, fino a lambire la vita delle nostre famiglie. Ancora una volta, senza stancarci, preghiamo ed esprimiamo solidarietà e attenzione, a vicini e lontani. Anche questo contribuirà a plasmare le nostre esistenze in senso evangelico e a fare delle prossime feste un momento di vera spiritualità e fraternità. È questo il mio fervido augurio per il Santo Natale che viene.

Dunque, Buon Natale, e poi un Anno che rechi il segno lasciato da questo Evento. Con la benedizione del Signore, affinché sia esaudito ogni buon desiderio.”