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Il Buongiorno di Cuneo24

11 dicembre 2022 | 08:04
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1969 l’università apre le porte a tutti gli studenti. Fu l’effetto rivoluzionario della legge Codignola

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:51 e tramonta alle 16:55. Durata del giorno nove ore e quattro minuti.

Santi del giorno
San Damaso I (Papa).
San Pablo di Merida (Vescovo).
San Savino (Sabino) di Piacenza (Vescovo).

Avvenimenti
1946 – Nasce l’Unicef. Andare in soccorso di tutti i bambini, costretti alla fame e in condizioni igieniche precarie a causa delle devastazioni della Seconda guerra mondiale, fu tra le prime preoccupazioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Per questo, nel corso della sessione inaugurale dell’Assemblea generale – convocata l’11 dicembre del 1946 – si votò all’unanimità l’istituzione del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, meglio noto con l’acronimo UNICEF (che sta per United Nations International Children’s Emergency Fund, mutato dal 1953 in United Nations Children’s Fund). La nuova agenzia dell’Onu fu subito operativa nei territori europei sconvolti dalla guerra, dove attraverso un’attività di coordinamento riuscì ad assicurare latte e cibo a più di sei milioni di bambini. Non meno importante, in quegli stessi anni, furono gli interventi in contesti complessi come la Cina e la Palestina, distribuendo medicinali, prodotti per l’igiene e indumenti ai più piccoli. Nata per fronteggiare esclusivamente l’emergenza postbellica, l’UNICEF fu trasformata nel 1953 in organo sussidiario permanente dell’Onu, impegnato in 100 paesi a contrastare carestie, siccità, povertà e malattie. Una missione condotta anche in momenti storici delicati, come durante la Guerra Fredda, riuscendo a superare barriere ideologiche e cortine di ferro che in quegli anni dividevano in due blocchi gran parte del pianeta. Nel 1965, a circa vent’anni dalla fondazione, ottenne il primo importante riconoscimento: il Nobel per la Pace, il primo in assoluto attribuito a un’agenzia internazionale. Ciò contribuì a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica sulle battaglie dell’organizzazione, accrescendo nel contempo il numero dei sostenitori tra singoli donatori, governi, agenzie umanitarie e imprese. Non meno efficace il ruolo degli ambasciatori UNICEF, ossia delle personalità pubbliche che iniziarono a promuoverne in prima persona le campagne. Il primo fu l’attore Danny Kaye, alla fine degli anni Cinquanta, seguito da altri volti noti della politica, del cinema e dello sport, tra cui la famosa star hollywoodiana Audrey Hepburn. L’emergenza nei paesi del cosiddetto Terzo Mondo, negli anni Ottanta, vide l’UNICEF in prima linea nel promuovere massicce campagne di vaccinazione e di pratiche virtuose per la salute dei bambini, poi estese ad altre realtà. A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta arrivarono due fondamentali vittorie per l’agenzia ONU. La prima fu che nel 1989 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione internazionale sui diritti dell’Infanzia, in risposta all’opera di sensibilizzazione dell’UNICEF per l’adozione di un codice etico di comportamento nei confronti dei bambini. La seconda fu l’organizzazione nel 1990 del Vertice mondiale per l’Infanzia, il più grande incontro di leader mondiali dedicato ai problemi dei bambini. Negli attuali teatri di guerra, l’UNICEF continua a dare voce ai più piccoli denunciando situazioni di violenza e sfruttamento (come la piaga dei bambini soldato in Sudan) e battendosi per il diritto all’istruzione (ad esempio delle bambine afghane, dopo la caduta del regime dei Talebani).
1969 – Libero accesso all’università a tutti i diplomati. L’università apre le porte a tutti gli studenti. Fu l’effetto rivoluzionario della legge Codignola, approvata l’11 dicembre del 1969, sulla scia della lunga ondata di rivendicazioni dei movimenti studenteschi del ’68. Promosso dal deputato socialista Tristano Codignola, il provvedimento introdusse la liberalizzazione degli accessi universitari e dei piani di studio, senz’alcuna distinzione tra le tipologie di diploma. Nacque così l’università di massa, fenomeno che interessò gran parte dell’Europa e che vide crescere negli anni il numero degli iscritti agli atenei.
2001 – La polizia interviene e fa cessare le attività degli hacker dell’organizzazione DrinkOrDie.

Nati in questo giorno
Andrea De Carlo – Tra gli autori più apprezzati di fine Novecento, a lanciarlo sulla scena letteraria è stato uno dei più grandi romanzieri italiani: Italo Calvino. Nato a Milano, completa gli studi letterari e si dedica alla fotografia, viaggiando moltissimo, soprattutto negli Stati Uniti e in Australia. Nel 1981 dà alle stampe il primo romanzo, Treno di panna, la cui quarta di copertina è firmata dal celebre autore de “Il barone rampante”. Con Due di due (1989) ottiene il massimo consenso della critica, inaugurando quella visione lucida dei problemi sociali, politici e religiosi, che ritorna nelle opere successive. Centrale in tutta la sua produzione il rapporto di amore-odio per Milano, città dai mille volti. Ha all’attivo due cd, uno insieme ad un noto percussionista bengalese (Arup Kanti Das) con cui tiene i suoi “concerti/letture”. Nel 2013 sbarca in TV, entrando a far parte della giuria del talent show Masterpiece, trasmesso da Rai Tre. L’anno seguente pubblica il diciottesimo romanzo, Cuore primitivo. Nel settembre 2016 arriva L’imperfetta meraviglia, ambientato in Francia. Esattamente due anni dopo pubblica il ventesimo romanzo Una di luna. Nel 2020 esce Il teatro dei sogni. Festeggia 70 anni.
Nino Frassica – Comicità surreale e ironia scanzonata fanno da leitmotiv alla sua carriera di attore e personaggio televisivo. Messinese doc, Antonino “Nino” Frassica, fin dagli esordi, fa delle origini siciliane un tratto distintivo della sua comicità, conquistandosi la considerazione di un eccellente talent scout che risponde al nome di Renzo Arbore. Con lui debutta sul grande schermo in “FF.SS.” del 1983 e, due anni dopo, nello storico varietà Quelli della notte. Dopo lo strepitoso successo della trasmissione Indietro tutta! (1988), rimane una presenza fissa dell’intrattenimento televisivo e del genere “commedia” al cinema. Conservando il gusto per le battute nonsense, alla fine degli anni Novanta si rilancia alla grande con le fiction, in particolare con Don Matteo in cui stringe un solido rapporto professionale ed umano con Terence Hill. Dopo trent’anni di carriera artistica, nel 2014 si misura con la scrittura pubblicando La mia autobiografia (70% vera 80% falsa). Nel 2016 figura nel cast del cinepanettone Natale a Londra – Dio salvi la regina. Dal 2017 partecipa alla trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio, e nel dicembre 2018 Guarda… stupisci con Renzo Arbore. Compie 72 anni.

Eventi sportivi
1971 – Adriano Panatta viene sconfitto nella finale del torneo di tennis di Ancona, dallo spagnolo Orantes, per 6-3, 6,2 (l’incontro dura solo 45 minuti).

Proverbio / Citazione
Se San Damaso venerate, sarete in pace con chi amate.
“Scrivere è un po’ come fare i minatori di se stessi: si attinge a quello che si ha dentro, e se si è sinceri non si bada al rischio di farsi crollare tutto addosso” Andrea De Carlo