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Il Buongiorno di Cuneo24

5 dicembre 2022 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1952 il grande smog colpisce Londra

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:45 e tramonta alle 16:56. Durata del giorno nove ore e undici minuti.

Santi del giorno
San Basso di Nizza, vescovo e martire.
San Dalmazio di Pavia, martire.
San Saba Archimandrita, abate.

Avvenimenti
1484 – Inizia la caccia alle streghe. «È recentemente giunto alle nostre orecchie che in alcune regioni dell’alta Germania, molte persone di entrambi i sessi, rinnegando la fede cattolica, si sono abbandonate a demoni maschi e femmine, e che, a causa dei loro incantesimi, lusinghe, sortilegi, e altre pratiche abominevoli, hanno causato la rovina propria, della loro prole, degli animali, e dei prodotti della terra, così come di uomini e donne». Recita così un passo significativo della bolla Summis desiderantes affectibus (“Desiderando con supremo ardore”), promulgata «nell’anno del Signore 1484, cinque dicembre» da papa Innocenzo VIII, con cui venne messa definitivamente al bando la stregoneria. Qui nacquero i presupposti della famigerata caccia alle streghe, che per quasi due secoli provocherà migliaia di vittime in tutta Europa. Il documento papale, in concreto, nominò due figure di inquisitori, i domenicani tedeschi Heinrich Kramer Institor e Jacob Sprenger, incaricati di perseguire con estrema durezza maghi, guaritori e streghe che «infestavano» la Germania con i loro malefici e sortilegi. I due monaci decisero di raccogliere tutta la loro conoscenza del fenomeno in una sorta di manuale antistregonico, pubblicato con il titolo di Malleus Maleficarum. In esso si affrontava la stregoneria come fenomeno prettamente femminile, partendo dal delirante presupposto che la donna fosse per natura più soggetta ad essere influenzata dal diavolo. Un compendio di superstizione e misoginia che trovò terreno fertile ben oltre i confini tedeschi, favorito dalla ignoranza e dalla paura del demonio diffuse nel mondo contadino e nelle fasce più povere della popolazione. Fu questo retroterra ideologico a scatenare una feroce crociata contro migliaia di donne, di ogni età e condizione, costrette a confessare la propria colpa con mezzi di tortura di inaudita efferatezza, fino alla pena capitale del rogo. Levatrici, guaritrici che ricorrevano a infusi e decotti, prostitute: erano gli identikit delle vittime predestinate, arrestate spesso per la delazione di un vicino invidioso. Gli inquisitori puntarono molto su quest’ultimo aspetto che consentiva di mettere le mani su persone facoltose, alle quali venivano confiscati tutti i beni. Sul numero delle vittime non ci sono stime attendibili, giacché in molti casi si preferì bruciare o distruggere gli atti dei processi, sia da parte della Chiesa (nel timore che finissero nelle mani dei nemici), sia da parte dei parenti delle vittime (per nascondere l’onta agli occhi della gente). In Italia, ad esempio, i documenti pervenutici testimoniano una maggiore concentrazione delle persecuzioni al Nord (soprattutto in Val Camonica) e in Toscana, mentre per molti studiosi ci sono le prove che la stregoneria era molto diffusa anche al Sud (si pensi alla città di Benevento). Erroneamente inquadrata nel contesto medievale (nel corso del quale c’erano state più persecuzioni verso eretici e fedeli di altre religioni), la caccia alle streghe esplose in piena età moderna, protraendosi fino alla metà del Seicento.
1933 – Finisce il proibizionismo in America. E l’America si riprese la libertà di bere e, cosa meno nobile, di alzare troppo il gomito. Alle 17,27 (ora di New York) del 5 dicembre 1933, boccali di birra e bicchieri di whisky tintinnarono in alto a salutare la fine del proibizionismo, sancita con la ratifica del XXI emendamento da parte dello Utah, 36° Stato a firmare l’atto. Si chiudeva così quello che molti giudicarono un «disastroso esperimento», nato nel 1919 sulla spinta delle cosiddette “società di temperanza”, ossia gruppi politico-religiosi animati da un acceso moralismo. In quel contesto maturò l’approvazione del XVIII emendamento e del Volstead Act che sancì il divieto di fabbricare, vendere e trasportare alcolici nel paese. Se da un lato il livello di alcolismo si abbassò, l’altra faccia della medaglia consegnò l’avanzata del crimine organizzato, che fece affari d’oro contrabbandando alcolici nei famigerati speakeasy, locali clandestini spesso ricavati nei retrobottega di bar e ristoranti. In quegli anni salirono alla ribalta pericolosi gangsters, il più noto dei quali fu senza dubbio Al Capone, condannato per evasione fiscale il 17 ottobre del 1931. Questo scenario fece ricredere gli stessi “proibizionisti”, spingendo il presidente Roosevelt a promettere la fine del divieto, durante la campagna elettorale del 1932. Nel cinema, l’epoca del proibizionismo trovò spazio in diverse pellicole, su tutti C’era una volta in America del 1984 e Gli intoccabili del 1987.
2017 – Morte dell’ex re di Romania Michele I, penultimo dei capi di Stato in carica durante la seconda guerra mondiale a morire.
1952 – Il grande smog colpisce Londra.

Nati in questo giorno
Maurizio Crozza – L’altra faccia della società italiana, dai politici ai personaggi famosi, quella che fa sorridere con i propri tic e gaffe, portate all’esasperazione dal popolare comico televisivo. Genovese doc, nella sua città comincia la formazione di attore, prima diplomandosi alla scuola di recitazione del Teatro Stabile (retto dal grande Gian Maria Volonté) e poi debuttando in pubblico con il gruppo cabarettista Broncoviz, dove conosce la sua attuale compagna di vita Carla Signoris. La fama sul piccolo schermo arriva con due trasmissioni di cui rimane protagonista per diverse stagioni: Mai dire gol (dal 1999 al 2001) e soprattutto Quelli che… il calcio (dal 2001 al 2005), che lo lanciano come imitatore di personaggi noti dello sport (Arrigo Sacchi e Serse Cosmi) e dello spettacolo (Luciano Pavarotti e Gigi Marzullo). Dal 2007 gli viene assegnata la copertina di Ballarò e da lì inaugura il filone politico, riproposto nel “one man show” Crozza Italia su LA7, che cambia nome negli anni fino al più recente Crozza nel Paese delle Meraviglie. Qui fa il pienone di ascolti, e in alcuni casi di critiche (per qualche imitazione mal digerita), facendo il verso ai vari Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi, per citare i più ricorrenti. Dal 2014 al 2016 prosegue la collaborazione con Giovanni Floris, passato a LA7, curando la copertina di Dimartedì. Dal 2017 inizia il nuovo programma Fratelli di Crozza sul canale Nove (del gruppo Discovery) e, nuovamente in un programma condotto da Fabio Fazio (in precedenza al Festival di Sanremo 2013 e 2014), cura la copertina di Che tempo che fa, in onda su RAI 1. Compie 63 anni.
Walt Disney (1901/1966) – L’uomo che riuscì a tradurre i propri sogni su pellicola da 8 millimetri, tirando fuori tutta la poesia della settima arte. Nato a Chicago, nell’Illinois, da famiglia di lontane origini irlandesi, Walter Elias Disney sognava già di realizzare film, quando da ragazzo distribuiva giornali insieme al padre e al fratello Roy. Dopo i primi scarsi risultati, trovò la svolta alla fine degli anni Venti, quando insieme al disegnatore Ub Iwerks trasformò Oswald il coniglio fortunato in Mickey Mouse (“Topolino” nella versione italiana), il più popolare dei suoi personaggi. Pioniere nell’utilizzo del sonoro e del Technicolor, dal 1937 al 1954 fece la storia del film d’animazione, regalando opere immortali del genere: da Biancaneve e i sette nani (1937) a Cenerentola (1950), passando per “Pinocchio” e “Dumbo” (rispettivamente del 1940 e del 1941). Il mondo del cinema gli rese merito assegnandogli 26 Oscar (su 59 nomination), cui se ne aggiunsero altri vinti dalla storica casa di produzione, che ancora oggi porta il suo nome. Fondatore con Disneyland (nel 1955 a Los Angeles) del primo parco di divertimenti costruito come una città immaginaria, scomparve a Burbank nel dicembre del 1966.

Eventi sportivi
2004 – Argento mondiale per l’Italia del calcio a 5. Con la partecipazione di sedici squadre si è concluso a Taiwan il quinto Mondiale di futsal, organizzato dalla FIFA. Gli azzurri hanno vinto il girone del primo turno. Nella successiva fase a gironi hanno battuto anche la Spagna per 3 a 2. Arrivando primi hanno conquistato la semifinale, dove hanno sconfitto per 7 a 4 l’Argentina. In finale l’Italia ha ritrovato la Spagna, che aveva eliminato in semifinale i fortissimi brasiliani, ma il risultato ha premiato gli spagnoli, usciti vincitori per 2 a 1. Dal 1989 è la prima volta che l’Italia si classifica nei primi quattro. La competitività a livello mondiale del futsal italiano sarà confermata anche nelle due edizioni successive, 2008 e 2012, grazie a due terzi posti, mentre nel 2016 gli azzurri usciranno agli ottavi, perché sconfitti dall’Iran). In otto edizioni del Mondiale di futsal, dal 1989 al 2016, i brasiliani vinceranno 5 volte, due volte invece gli iberici. Nel 2016 la Spagna si arrenderà in finale all’Argentina, terzo l’Iran.

Proverbio/Citazione
Dicembre variante, freddo costante.
“Tutti i nostri sogni potrebbero diventare realtà se avessimo il coraggio di perseguirli” Walt Disney