I debaters del Baruffi Ceva-Ormea nella sala consiliare del Comune di Ceva

Ceva. La sezione piemontese della rete nazionale Wedebate dedica la giornata del 22 dicembre alla diffusione della pratica del Debate.

L’Istituto superiore Baruffi Ceva-Ormea, che ha fatto propria l’innovativa metodologia didattica ottenendo negli anni importanti risultati, non poteva non aderire.

Cosi, giovedì mattina, nella speciale location della sala consiliare del Comune di Ceva, gli studenti di Ceva e Ormea hanno dibattuto su un argomento concordato con l’amministrazione comunale: “Questa assemblea ritiene che l’obbligatorietà delle quote rosa non favorisca la meritocrazia”.

A seguire l’evento, collegato online, anche il presidente della Provincia Luca Robaldo che si è complimentato per la competenza e le capacità oratorie mostrate dando appuntamento agli studenti in Consiglio provinciale. «Un grande onore ospitare gli studenti del Baruffi nella sala consiliare – ha detto il vicesindaco Lorenzo Alliani -. E’ stato molto interessante ascoltarli nel dibattito condotto con contenuti e proprietà di linguaggio».

Quindi l’invito, rivolto ai giovani, a: «Combattere per le proprie idee; avete dimostrato di averne, difendetele sempre».

Concorde il verdetto delle giurie, tecnica formata da docenti e amministratori, e popolare, composta da studenti: ha vinto la squadra “Pro” chiamata a cimentarsi in argomentazioni a favore della tesi, team formato da Federico Leone, Arianna Favole e Chiara Barattero, anche miglior speaker secondo la giuria popolare. Miglior speaker per la giuria tecnica: Greta Piacenza della squadra “Contro” insieme a Benedetta Cardone e Vittoria Ribezzo. Presenti al dibattito anche Romana Daniello e l’ex studente debater Ciro Mazza. «I miei complimenti agli studenti e ai docenti che, con impegno e responsabilità, alimentano il Debate – ha concluso la dirigente Angela Raffaele Addamo -, ormai caratteristica peculiare del nostro Istituto, capace di sviluppare il pensiero critico e competenze trasversali spendibili nel contesto scolastico ma anche futuro professionale e di vita. E grazie al sindaco e all’amministrazione comunale di Ceva per l’accoglienza, la disponibilità e l’attenzione prestate».