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Alba, il tweet natalizio del Vescovo

25 dicembre 2022 | 09:52
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Alba, il tweet natalizio del Vescovo

Per gli auguri alla sua Diocesi sceglie la figura di San Francesco d’Assisi

Il Tweet del Vescovo rappresenta da alcuni anni un modo innovativo per parlare al cuore dei fedeli della Diocesi di Alba. Come partner monsignor Marco Brunetti ha scelto il sito di Gazzetta d’Alba e le pagine Facebook e Twitter del giornale.

Anche in questo 2022 i pensieri del Vescovo di Alba accompagnano e illuminano la strada dei fedeli della diocesi Albese. Poche parole, senza superare i 140 caratteri di un Tweet, ma con un grande valore simbolico, per accogliere nel modo migliore la festività imminente.

Domenica 25 dicembre NATALE DEL SIGNORE

Oggi è nato il Salvatore, è venuto in mezzo a noi il Principe della Pace, andiamo con i pastori ad adorarlo.

Non manca oltre al tweet la tradizionale lettera di auguri. Scrive Monsignor Brunetti.

“«Alto e Glorioso Dio illumina le tenebre del cuore nostro.
Che queste feste portino la luce di Dio.
Nel cuore tuo e della tua famiglia» (san Francesco di Assisi).
Quest’anno ho scelto di aprire il mio messaggio natalizio alla Città e alla Diocesi di Alba con una preghiera di san Francesco di Assisi. Tutti noi conosciamo lo stretto legame fra il poverello di Assisi e la nascita di Gesù a Betlemme. Fu proprio lui a rappresentare per primo il presepe al ritorno dalla Terra Santa a Greggio e da allora poco per volta si diffuse, a macchia d’olio, in tutto il mondo fino ai nostri giorni.
La preghiera del Santo Serafico, pur essendo stata scritta molti secoli fa esprime una sua incredibile attualità e forza profetica. Il Santo chiede la luce di Dio per illuminare le tenebre del nostro cuore e del mondo intero.
Ancora una volta constatiamo quanto il nostro tempo sia avvolto dall’oscurità del peccato e del male: pensiamo alla «terza guerra mondiale a pezzi» in corso, tanto da essere presente sul nostro continente europeo, in particolare alla vicina e martoriata Ucraina; pensiamo alle violenze, alle persecuzioni, alle torture, alle stragi di innocenti che si consumano in diverse parti del nostro mondo; pensiamo a quanti scappano con mezzi di fortuna, via mare o via terra, da Paesi in guerra e totalitari, incuranti dei diritti dell’uomo; pensiamo ai disastri ecologici dovuti al cambiamento climatico che porta con sé morti e sfollati, Ischia è l’esempio, vicino a noi, più recente; come dimenticare quanti fanno fatica a vivere il quotidiano per mancanza di un tetto, di un lavoro, di salute o libertà perché reclusi in carcere.
Queste e tante altre le tenebre che ci avvolgono e sembrano così fitte da soffocarci e lasciarci senza speranza. Francesco di Assisi ci invita ad alzare lo sguardo verso l’«Alto e Glorioso Dio», perché solo da lui può venire la luce che spazza via le tenebre, solo lui può portare la pace vera, in quanto lui è il Principe della pace e solo lui è la speranza che sostiene e accompagna il nostro cammino. Il Natale ci invita a scelte coraggiose che tutti noi, insieme a chi ha responsabilità di governo, dobbiamo assumere affinché al più presto torni la pace e la giustizia, nel rispetto della dignità di ogni persona umana, in questo nostro pianeta che è la nostra casa comune.
Come i pastori e come i Magi, ognuno di noi si metta in cammino e segua la stella che ci porta ad incontrare Gesù con Maria e Giuseppe in una grotta alla periferia della città, capace di illuminare e portare la luce, la pace e la gioia al mondo intero.
Grazie san Francesco, poverello di Assisi, perché ancora una volta con la tua «grande umilitate et perfecta laetitia» ci aiuti a vivere e a comprendere la bellezza e la grandezza del Natale nel nostro cuore, nelle nostre comunità cristiane e nella nostra società e nell’universo mondo.
Auguro a tutti un Santo Natale!”