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Rapina alla gioielleria di Grinzane, il drammatico video degli eventi

21 dicembre 2022 | 17:57
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Rapina alla gioielleria di Grinzane, il drammatico video degli eventi
La rapina ripresa dalla telecamera interna

Prosegue ad Asti il processo davanti alla Corte d’Assise a carico di Mario Roggero

Nuova udienza questa mattina, 21 dicembre, ad Asti, di fronte alla Corte d’Assise, a carico del gioielliere di Gallo di Grinzane Cavour Mario Roggero, 68 anni, accusato dell’uccisione di due uomini, Andrea Spinelli, 44 anni, e Giuseppe Mazzarino, 58 anni, e del ferimento di un terzo complice, Alessandro Modica, 35 anni, nel corso di una rapina avvenuta il 21 aprile 2021.

La corte ha ammesso la proiezione del video predisposto dal consulente tecnico Giuseppe Dezzani che, dopo aver acquisito tutti i filmati di videosorveglianza disponibili, quelli della gioielleria ma anche quelli esterni di altri negozi e dell’ufficio postale, ha ricostruito la rapina e la fuga finita con gli spari.

Sono otto minuti in tutto, un tempo breve, ma che ha determinato un silenzio assoluto nell’aula gremita di avvocati, parti civili, giornalisti e curiosi. Nel video si vede l’arrivo dell’automobile dei rapinatori, una Ford bianca, che si ferma nella via che si affaccia su un’uscita secondaria del negozio. Scende un rapinatore che entra nella gioielleria, dove sono la moglie e la figlia di Roggero, e si fa mostrare alcuni gioielli. Poco dopo entra il secondo rapinatore, che minaccia le due donne con uno strumento a punta, un coltello o un taglierino. Nel frattempo il primo rapinatore estrae una pistola, poi risultata un’arma giocattolo ma senza tappo rosso. Legano i polsi  della due donne con fascette di plastica e vanno verso il retro dove è presente Roggero. Il retro non è inquadrato ma funziona sempre la camera della gioielleria e inquadra la figlia che cerca, pur con le mani legate, di avvicinarsi al lato del banco di vendita e premere ripetutamente con il piede sinistro un allarme. Poi si scoprirà che il sistema collegato con la vigilanza privata e i carabinieri non era funzionante. .

Poco prima era entrato anche il terzo rapinatore con uno zaino dentro il quale vengono messi gioielli per un valore commerciale di circa 70 mila euro. I tre si vedono uscire dalla porta secondaria per raggiungere l’auto parcheggiata, ma Roggero esce subito dopo di loro e si avvicina all’automobile sparando prima ad uno di loro, poi ad un altro e infine insegue il terzo. Spara prima al posto del guidatore, mandando in frantumi il finestrino, poi si sposta sull’altro lato della vettura e spara ancora. Il primo rapinatore, Giuseppe Mazzarino, cade subito a terra, dietro l’auto. Andrea Spinelli prova a fuggire ma cade sul marciapiede, Qui Roggero lo raggiunge e gli sferra qualche calcio alla testa, lui reagisce, si rialza, hanno una breve colluttazione. Poi cade a terra, esanime. La fuga riesce solo al terzo rapinatore, Alessandro Modica, che percorrerà a piedi diverse centinaia di metri prima di chiedere un passaggio ad un automobilista che lo porterà fino ad Alba.

Nel frattempo moglie e figlia di Roggero escono sulla soglia dell’uscita secondarie e Roggero rientra sempre dalla stessa parte, ancora con la pistola in mano. Sarà lui a chiamare i carabinieri del 112: «Venite, vi sto aspettando. Ci sono due morti, uno è scappato ma ne sono morti due”.