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Il Buongiorno di Cuneo24

29 novembre 2022 | 08:05
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Il Buongiorno di Cuneo24

75 anni fa l’Onu dava vita allo stato di Israele

rCuneo. Il sole è sorto alle 7:39 e tramonta alle 16:57. Durata del giorno nove ore e diciotto minuti. Fase lunare: primo quarto.

Santi del giorno
San Saturnino di Tolosa, vescovo e martire, è il protettore delle corride.
San Demetrio di Veroli, martire.

Avvenimenti
1223 – Papa Onorio III approva la Regola definitiva di San Francesco d’Assisi, in seguito detta bollata.
1549 – Ha inizio il Conclave del 1549-1550.
1947 – L’Onu dà vita allo stato di Israele. Con ancora negli occhi gli orrori del Secondo conflitto mondiale, terminato due anni prima, le istituzioni internazionali si trovarono impegnate in una complessa fase di ridefinizione della geografia di alcuni territori, che avrebbe segnato profondamente gli equilibri politici dei successivi decenni. In questo scenario maturò la risoluzione n° 181, adottata il 29 novembre 1947 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la quale si stabiliva un piano di spartizione della Palestina che dava luogo alla nascita di uno stato arabo e di uno ebraico, mentre Gerusalemme veniva posta sotto il controllo internazionale. Fu la premessa alla nascita di Israele, che sarebbe avvenuta ufficialmente il 14 maggio dell’anno dopo. Il provvedimento dell’Onu, approvato con 33 voti a favore, 13 contrari e 10 astenuti, recepì le conclusioni dell’Unscop, un comitato formato dai rappresentanti di 11 Stati (Australia, Canada, Guatemala, India, Iran, Paesi Bassi, Perù, Svezia, Cecoslovacchia, Uruguay, Jugoslavia) e incaricato di studiare la migliore soluzione per il nuovo assetto dei territori palestinesi, su cui il Regno Unito aveva rinunciato al proprio mandato, rimettendolo nelle mani dell’Onu. Questo aveva scatenato una feroce contesa tra la popolazione araba (in quel momento in maggioranza con 1.200.000 unità) e quella ebraica (che contava 600.000 abitanti), che l’Unscop – pur sottolineando l’impossibilità di soddisfare le richieste di entrambe – tentò di risolvere prospettando due opzioni: 1) la suddivisione in due stati indipendenti con Gerusalemme sotto egida Onu; 2) la creazione di un unico stato federale che comprendesse le due etnie. Accettata a maggioranza la prima opzione, si arrivò alla risoluzione Onu che, dopo due sedute a vuoto (per mancanza del quorum necessario), fu approvata grazie soprattutto all’opera diplomatica degli Stati Uniti d’America e al sostegno nondimeno influente dell’Unione Sovietica. A votare contro in blocco tutti i paesi arabi, che giudicarono il piano penalizzante nei confronti dei villaggi palestinesi, cui veniva riconosciuto una porzione di territorio minore e senza alcuno sbocco sul Mar Rosso e sul Mare di Galilea. Dopo un ricorso respinto dalla Corte Internazionale di Giustizia, gli Stati arabi del Vicino Oriente (tra cui Egitto e Siria) dichiararono guerra ad Israele, inviando truppe a sostegno della popolazione palestinese. Il conflitto arabo-israeliano conobbe diverse fasi, giungendo a termine nel marzo del 1949 con la vittoria di Israele, che nel frattempo si era ritrovata ad occupare un territorio più ampio di quello disegnato dalla risoluzione del 1947.
L’aspetto più drammatico di quegli eventi fu la diaspora di 711mila palestinesi (stima Onu), costretti a fuggire o sgomberati con la forza, cui corrispose la fuga di 800mila ebrei dagli altri paesi arabi per il diffondersi di sentimenti anti-ebraici. Fu solo il primo atto di una lunga scia di guerre e attentati terroristici, che insanguineranno successivamente l’intera area mediorientale, e l’inizio di una crisi politica ma soprattutto umanitaria (per le condizioni del popolo palestinese) tuttora insoluta.
1975 – Il nome “Micro-soft” (da microcomputer e software) viene usato da Bill Gates in una lettera a Paul Allen, per la prima volta.

Nati in questo giorno
Joel Coen – Per lui produrre, scrivere e dirigere un film è questione di famiglia. Insieme con il fratello Ethan formano una coppia di “registi da Oscar”, creatori di un cinema sofisticato e grottesco che conquista e divide. Nato St. Louis Park, nel Minnesota, Joel si laurea in cinematografia alla New York University, prima di intraprendere la carriera professionale, nel corso della quale non si separerà mai dal fratello minore, rendendo in molti casi impossibile distinguere il lavoro dell’uno da quello dell’altro. L’esordio dietro alla macchina da presa, nel 1984, è vincente: con “Blood Simple – Sangue facile” raccolgono immediato consenso dalla critica, affascinata dal loro originale registro narrativo che rimane inconfondibile nei vari generi affrontati in seguito, dalla commedia noir al thriller, dal western alle pellicole di mafia. I loro capolavori assoluti restano Fargo (con cui vincono nel 1996 il primo Oscar per la “miglior sceneggiatura originale”), Il grande Lebowski (1998) e Non è un paese per vecchi (che porta a casa tre statuette, su tutti quella di “miglior film”). Premiati più volte al Festival di Cannes (l’ultima nel 2013 per “A proposito di Davis”), vantano tredici nomination agli Oscar. Nel 2015 firmano la sceneggiatura de Il ponte delle spie, thriller diretto da Steven Spielberg e con protagonista Tom Hanks, con cui ottengono una nomination agli Oscar come “migliore sceneggiatura originale”. Festeggia 68 anni.
Jacques Chirac (1932/2019) – Protagonista per quasi mezzo secolo della scena politica francese, è nato a Parigi e da qui è partita la carriera istituzionale, con la carica di sindaco della Capitale ricoperta dal 1977 al 1995. È considerato un “padre nobile” dai conservatori francesi, in quanto fondatore dei due principali partiti di centrodestra, Raggruppamento per la Repubblica e Unione per un Movimento Popolare (UMP). Dopo due esperienze come primo ministro, la sua ascesa ha toccato il vertice con l’elezione a Presidente della Repubblica francese nel 1995. Tra i principali atti assunti in quegli anni, l’ammissione delle responsabilità dello Stato francese nell’aver favorito la politica antisemita dell’occupante nazista e l’abolizione del servizio militare obbligatorio. Rieletto nel 2002 alla massima carica istituzionale, il secondo mandato lo ha visto protagonista in negativo di scelte discutibili e insuccessi elettorali del centrodestra, fino alle inchieste giudiziarie che, nel 2011, hanno portato alla sua condanna a due anni di reclusione per diversi reati, tra cui “sviamento di fondi pubblici” e “abuso di potere”. È stato membro del Consiglio costituzionale, incarico assegnato di diritto a tutti gli ex presidenti della Repubblica. Colpito da un ictus, dopo diversi ricoveri in ospedale, è scomparso il 26 settembre 2019.

Eventi sportivi
1998 – L’Italvolley campione del mondo. Vincere per la terza volta consecutiva il titolo mondiale di uno sport assai diffuso, come la pallavolo, vuol dire scrivere una pagina indelebile della storia dello sport mondiale. L’Italvolley, guidato da Bebeto, ha battuto per 3-0 la Jugoslavia, conquistando il terzo oro mondiale nella pallavolo maschile. Medaglia di bronzo per Cuba che ha superato il Brasile. Primo Mondiale dopo l’introduzione del libero, è stato l’ultimo prima del passaggio al nuovo sistema di punteggio Rally Point System (RPS), con i set a 25 punti senza cambio palla. Questi grandi cambiamenti non impediranno agli azzurri di raccogliere altri grandi e prestigiosi successi anche nei due decenni successivi. Nel 2022 la Nazionale maschile italiana ha riconquistato il vertice della pallavolo mondiale.

Proverbio/Citazione
A San Saturnino la neve sul camino.
“L’effetto farfalla sempre in azione, ovunque: ecco cos’è la globalizzazione” Jacques Chirac