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Il Buongiorno di Cuneo24

27 novembre 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1895 istituito il Premio Nobel

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:36 e tramonta alle 16:58. Durata del giorno nove ore e ventidue minuti.

Santi del giorno
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San Virgilio di Salisburgo, vescovo.
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Avvenimenti
1895 – Istituito il Premio Nobel. «…il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità». Sono le ultime volontà del chimico svedese Alfred Nobel (già famoso per l’invenzione della dinamite), che firma il suo testamento mercoledì 27 novembre 1895. Questa data segna la nascita ufficiale del Premio Nobel, destinato a diventare il massimo riconoscimento per coloro che, con la loro opera, hanno aperto nuove frontiere all’umanità nel campo della ricerca scientifica, degli studi umanistici e della convivenza tra i popoli. Nelle stesse volontà testamentarie vengono indicati cinque campi specifici per il nuovo premio, unitamente ai soggetti incaricati di assegnarlo: 1) per la scoperta o l’invenzione più importante nel campo della fisica; 2) per la scoperta più importante o il più grosso incremento nell’ambito della chimica (assegnato insieme a quello della fisica dall’Accademia Reale Svedese delle Scienze); 3) per la maggior scoperta nel campo della fisiologia o della medicina (dal Karolinska Instituet di Stoccolma); 4) per il lavoro di tendenza idealistica più notevole nell’ambito della letteratura (dall’Accademia di Stoccolma); 5) per il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l’incremento di congressi per la pace (da una commissione di cinque persone eletta dal Parlamento norvegese). Fondamentale anche l’universalità del riconoscimento su cui Alfred insiste, sottolineando che nella sua attribuzione non avrà alcuna influenza la nazionalità dei candidati, «siano essi scandinavi o meno». I motivi che abbiano spinto il chimico svedese a destinare gran parte del proprio patrimonio (più di 30 milioni di corone svedesi, pari oggi a circa 340 milioni di euro) all’istituzione del premio, sono da ricondurre a un episodio legato alla morte del fratello. Un giornale francese, scambiandolo per Alfred, aveva scritto un feroce necrologio, in cui, alludendo alla sua invenzione della dinamite, si ricordava che era diventato ricco, trovando un modo veloce per uccidere più persone in una sola volta. Deluso da queste parole e preoccupato da come sarebbe stato ricordato dopo la morte, Alfred ha iniziato a maturare l’idea di un premio filantropico intitolato alla sua memoria. Il Nobel è assegnato per la prima volta nel 1901 e da allora la cerimonia di consegna è fissata al 10 dicembre, anniversario della morte del fondatore. Ai premiati viene consegnata una medaglia, un diploma e un premio in denaro. Il primo italiano a ricevere il Nobel sarà Giosuè Carducci (per la letteratura) nel 1906. Dal 1969 alle discipline classiche verrà aggiunta l’economia, con giudizio affidato alla Banca centrale svedese.
1940 – In Romania, le Guardie di Ferro del generale Ion Antonescu arrestano e giustiziano oltre 60 degli aiutanti del re in esilio Carlo II di Romania, compresi ex ministri e il noto storico Nicolae Iorga.
1941 – Con la resa di Gondar, l’Italia perde l’Africa Orientale.
2002 – Primi casi di SARS (Severe acute respiratory syndrome).

Nati in questo giorno
Roberto Mancini – Nato a Jesi (in provincia di Ancona), è stato calciatore e poi allenatore di grandi club non solo italiani. Dal 1981 al 2000 ha indossato la maglia di Bologna, Sampdoria e Lazio. In 19 stagioni ha raggiunto ben 541 presenze in serie A, posizionandosi decimo nella classifica di tutti i tempi. Con 156 reti nella massima serie, come Gigi Riva e Filippo Inzaghi, è ventunesimo nella graduatoria dei marcatori. Ha vinto due scudetti con la Sampdoria nel 1990/91 (celebre la coppia con Gianluca Vialli) e con la Lazio nel 1999/00, ben sei volte la Coppa Italia, due edizioni della Supercoppa italiana e due edizioni della Coppa delle Coppe. In Nazionale ha giocato 36 volte (4 le reti), conquistando il terzo posto ai Mondiali di Italia ’90. Di grande prestigio anche la carriera di allenatore. Nel 2001, a soli 37 anni, ha allenato la Fiorentina. In seguito è andato alla Lazio e all’Inter dove ha vinto tre scudetti consecutivi (di cui uno assegnato per lo scandalo di calciopoli) e due volte la Coppa Italia. Nel 2009 è stato chiamato sull’importante panchina del Manchester City, vincendo un campionato e una Coppa d’Inghilterra. Sollevato dall’incarico a maggio 2013, dal successivo mese di settembre è diventato l’allenatore della squadra turca del Galatasaray, fino all’abbandono del giugno 2014. Il 14 novembre 2014 è ritornato sulla panchina dell’Inter, sostituendo l’esonerato Mazzarri, rimanendovi fino all’8 agosto 2016. Dal primo giugno 2017 è diventato l’allenatore dello Zenit San Pietroburgo. Nel maggio dell’anno dopo ha lasciato il club russo per assumere l’incarico di commissario tecnico della Nazionale. L’Italia di Mancini con 37 risultati utili consecutivi ha stabilito il nuovo primato di imbattibilità, ha vinto il campionato europeo 2020 ma non si è qualificata per i Mondiali di Qatar 2022.
Jimi Hendrix (1942/1970) – Per gran parte dei critici e degli addetti ai lavori è il più grande chitarrista di tutti i tempi, primato riconosciutogli anche dalla prestigiosa rivista Rolling Stone nel 2011. Nato a Seattle, nello stato di Washington, e morto a Kensington nel 1970, il nome di battesimo Johnny Allen Hendrix fu cambiato dal padre in James (da cui il diminutivo “Jimi”) Allen Hendrix, in onore del fratello defunto. La povertà patita nell’infanzia non gli impedì di coltivare la passione per la chitarra, arrivando a costruirne una rudimentale con una scatola da sigari e un elastico. Dopo gli esordi nel 1961 con i King Kasuals, guadagnò la ribalta della scena rock tra il 1967 e il 1970, con tre album in studio e due live registrati con la band The Jimi Hendrix Experience. Nell’ambito di questo progetto sperimentò nuove sonorità del rock psichedelico, dimostrando le allora sconosciute potenzialità della chitarra elettrica e in ciò facendo scuola nell’utilizzo dello strumento. Restò memorabile la sua esibizione al festival di Woodstock del 1969, durante la quale eseguì l’inno nazionale americano in modo, provocatoriamente, distorto. Nel 1992, a cinquant’anni dalla nascita, gli fu assegnata una stella nella Rock and Roll Hall of Fame (il più importante museo del rock del mondo) di Cleveland.