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Il Buongiorno di Cuneo24

22 novembre 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1968 primo bacio interrazziale nella storia della televisione negli USA

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:30 e tramonta alle 17:02. Durata del giorno nove ore e trentadue minuti.

Santi del giorno
Santa Cecilia, vergine e martire, è la protettrice di musicisti, liutai, poeti e cantanti.
San Pedro Esqueda Ramirez, martire messicano.
Santi Filemone ed Appia, sposi e martiri, discepoli di San Paolo.

Avvenimenti
1963 – John Kennedy assassinato a Dallas. «Interrompiamo questo programma per trasmettervi questo rapporto speciale della ABC Radio. C’è un rapporto speciale da Dallas, Texas. Tre colpi d’arma da fuoco hanno colpito il corteo del Presidente Kennedy oggi in centro a Dallas, Texas. Questa è la ABC Radio». È Don Gardner della ABC Radio network a informare la nazione, un’ora dopo, del dramma che si è consumato a Dallas nella tarda mattinata di venerdì 22 novembre. Il presidente degli Stati Uniti d’America, John Fitzgerald Kennedy, e il governatore del Texas, John Connally (quest’ultimo, ferito gravemente, se la caverà), sono rimasti vittime di un attentato, nel corso di una visita ufficiale in vista delle prossime elezioni. Poco prima delle tre del pomeriggio arriva la notizia della morte di Kennedy, a quel punto cala il silenzio sulle trasmissioni regolari e gli spazi commerciali, che riprenderanno soltanto il martedì seguente. Nel frattempo attraverso le testimonianze della gente si cerca di ricostruire l’accaduto. Al passaggio del corteo presidenziale nell’affollatissima Dealey Plaza sono stati uditi tre spari, forse quattro, per alcuni testimoni provenienti da una collinetta erbosa sul lato della strada, per altri (in maggioranza) dal deposito di libri della Texas School. È qui che al sesto piano, nascosto tra gli scatoloni, gli agenti trovano un fucile modello Carcano 91 (di fabbricazione italiana) e, in corrispondenza di una finestra affacciata sul luogo dell’attentato, due bossoli. In quel momento, risulta assente ingiustificato dal posto di lavoro l’operaio Lee Harvey Oswald, fermato più tardi in un cinema (dov’è entrato senza pagare), perché sospettato di aver ucciso un poliziotto nelle ore successive all’attentato. Dagli archivi del FBI spunta un fascicolo su di lui: ex marine, trasferitosi in Unione Sovietica e da lì ritornato negli USA, sposato a una donna russa, è sotto osservazione da tempo per le sue idee marxiste. Le impronte trovate sull’arma, compatibili con le sue, sembrano incastrarlo definitivamente, anche se Oswald si dichiara un «capro espiatorio». Non arriverà a dimostrare la sua tesi al processo: due giorni dopo l’attentato, durante il trasferimento alla prigione della contea, verrà assassinato da Jack Ruby, un gestore di night club vicino ad ambienti di potere legati alla mafia, che una perizia medica dichiarerà affetto da turbe psichiche. Questa è la verità ufficiale ricostruita, grazie anche a un video amatoriale girato dal sarto Abraham Zapruder (che sarà il punto di partenza di tutte le indagini sul caso JFK), dalla commissione Warren istituita da Lindoln Johnson, nel frattempo succeduto a Kennedy, per fare luce sui fatti di Dallas. Ma una larga parte dell’opinione pubblica disconoscerà tale risultato, optando per la teoria del complotto. Numerose inchieste giornalistiche, la più autorevole delle quali è del cronista Chris Plumley, suffragheranno questa tesi; studi successivi, in primis quello della United States National Academy of Sciences smonteranno in gran parte le prove “tecniche” del complotto, non riuscendo tuttavia a sgomberare il campo da sospetti e dubbi sulla verità ufficiale. Nuovi elementi sono emersi nell’ottobre del 2017, quando sono diventati pubblici quasi tutti i documenti ancora coperti dal segreto di Stato. Una verità storica è che con la morte di Kennedy, la cui rielezione era data per certa, si chiuderà un’epoca di nuovi e importanti cambiamenti sul piano della politica estera e di quella interna. Dal punto di vista mediatico l’assassinio di Dallas, seguito da una diretta non-stop per quattro giorni, segnò un primato nella storia televisiva, superato soltanto nel 2001 da quella successiva all’attacco terroristico alle Torri gemelle di New York.
1968 – Primo bacio interrazziale nella storia della televisione negli USA, in un episodio di Star Trek.
1974 – I Genesis pubblicano l’album The Lamb Lies Down on Broadway.
1975 – Juan Carlos viene dichiarato re di Spagna a seguito della morte del dittatore Francisco Franco.

Nati in questo giorno
Scarlett Johansson – Sensualità e fascino sono la marcia in più che fanno di lei una delle attrici più ammirate della nuova generazione. Nata a New York, il nome completo, Scarlett Ingrid Johansson, tradisce le lontane origini danesi, per parte di padre. Dopo le delusioni nel vedersi scavalcare dal fratello nella scelta delle agenzie pubblicitarie, a otto anni debutta a teatro con la pièce Sofistry, accanto ad Ethan Hawke. Due anni più tardi compare qua e là sul grande schermo, in alcune commedie leggere, compiendo un salto di qualità nel 1998 con L’uomo che sussurrava ai cavalli di Robert Redford. L’anno della svolta è il 2003, con due pellicole d’autore, Lost in Translation – L’amore tradotto e La ragazza con l’orecchino di perla, che le consegnano due candidature ai Golden Globe, rispettivamente come “migliore attrice in un film commedia o musicale” e “migliore attrice in un film drammatico”. Determinante per la sua maturazione è la collaborazione con Woody Allen, che si traduce in tre film “Match Point” (che le vale un’altra nomination ai Golden Globe 2006), “Scoop” (2006) e “Vicky Cristina Barcelona” (2008). Molto apprezzato dalla critica e dal pubblico è il ruolo di Vedova Nera in “Iron Man 2” e nella saga “The Avengers”. Nel 2017 è la protagonista in Ghost in the Shell, adattamento dell’omonimo manga. Nel 2018 è nel cast di Avengers: Infinity War e, l’anno dopo, nel seguito Avengers: Endgame. Dal 6 dicembre 2019 è su Netflix il film Storia di un matrimonio, in cui è protagonista con Adam Driver. In Black Widow, uscito nel luglio 2021, interpreta Natasha Romanoff, per la prima volta protagonista. Festeggia 38 anni.
Boris Becker – Nato a Leimen (Germania), è un celebre campione di tennis dal 1984 al 1999. Nel 1985, a soli 17 anni, ha vinto il torneo di Wimbledon, diventando il più giovane vincitore del torneo inglese, record ancora imbattuto. Si è ripetuto anche nel 1986 e nel 1989.

Nel circuito del Grande Slam ha vinto 2 volte gli Australia Open, 3 volte il Roland Garros e una volta gli US Open. Ha conquistato inoltre due volte la Coppa Davis (1988 e 1989). Compie 55 anni.

Eventi sportivi
1956 – Iniziano i Giochi Olimpici 1956. A Melbourne, in Australia, inizia la XVI Olimpiade. È la prima volta che la più importante manifestazione sportiva mondiale si tiene nell’emisfero australe. Fino all’8 dicembre, durante l’estate di quella parte del mondo, più di 3.300 atleti si confronteranno in 145 gare di 17 sport. La Germania si presenta con un’unica delegazione (sarà così fino ai Giochi del 1964.

Proverbio/Citazione
A novembre si lasciano campi e orti per dedicarsi più ai nostri morti.
“Por qué no te callas? (espressione spagnola che significa Perché non taci)” Juan Carlos