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Il Buongiorno di Cuneo24

20 novembre 2022 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1985 Microsoft lancia la prima versione di Windows

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:28 e tramonta alle 17:03. Durata del giorno nove ore e trentacinque minuti. Fase lunare: primo quarto.

Santi del giorno
San Benigno, vescovo.
Sant’Ottavio, martire.
Sant’Edmondo, re e martire.

Avvenimenti
1183 – Baldovino V di Gerusalemme viene incoronato re di Gerusalemme.
1492 – Ercole I d’Este accoglie a Ferrara gli Ebrei esuli cacciati dalla Spagna.
1945 – Inizia il processo di Norimberga. L’ultimo atto ufficiale – la resa del Giappone (2 settembre 1945) – che aveva posto fine alla Seconda guerra mondiale era stato scritto due mesi e mezzo prima, ma il mondo intero chiedeva giustizia per tutti gli orrori commessi nei confronti del popolo ebraico, di altre etnie (Rom, Sinti, Polacchi, Slavi) e degli omosessuali. Non si poteva lasciare impunita la ferocia del nazismo e, al contempo, occorreva segnare una linea di demarcazione nella politica internazionale tra il recente passato e gli scenari futuri, creando efficaci strumenti di prevenzione e contrasto a qualsiasi tentativo di sterminio e pulizia etnica. Questa vergognosa pagina di storia non sarebbe dovuta ripetersi. Da queste premesse ideologiche nacque l’esigenza di istituire un tribunale internazionale, il cui atto di nascita fu sancito nell’incontro di Londra dell’8 agosto 1945 tra Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica. I “tre grandi” sottoscrissero uno statuto cui successivamente aderirono 19 paesi di tutti i continenti. Fu scelta come sede Norimberga innanzitutto per ragioni pratiche, perché era l’unico centro abitato della Germania risparmiato in parte dai bombardamenti, e che, pertanto, potesse offrire strutture agibili e adatte ad ospitare quel tipo di evento. Non meno importanti le motivazioni simboliche, dato che nella seconda città della Baviera si erano tenuti i riti ufficiali del regime hitleriano e sempre qui erano state emanate le leggi discriminatorie verso gli ebrei e le razze “inferiori”. Si arrivò così al 20 novembre 1945, giorno di apertura del processo di Norimberga che metteva alla sbarra ventidue tra i più alti gerarchi nazisti, come Hermann Göring, il numero due della Germania nazista e ideatore della Gestapo (la potente polizia segreta del regime); Joachim von Ribbentrop, ministro degli esteri e ideatore dell’omonimo patto con l’URSS per spartirsi l’Europa centro-orientale; Julius Streicher, insegnante elementare, autore della spietata propaganda antiebraica. Mancano all’appello figure di rilievo come Goebbels ed Himmler, che preferirono suicidarsi emulando il Führer, e tutti quelli che fuggirono in Argentina accolti dal regime peronista. Quattro i capi d’accusa contestati agli imputati e tra questi per la prima volta nella storia si parla di «crimini contro l’umanità»; gli altri tre sono «complotto», «crimini contro la pace», «crimini di guerra». Dichiaratisi «non colpevoli», disconoscendo l’autorità del tribunale, gli imputati vennero sottoposti, nel corso del processo, a esami psichiatrici e psicologici (i risultati sono stati resi noti negli ultimi anni) atti a indagarne la personalità e rispondere all’unanime quesito sull’incompatibilità tra il loro essere individui “sani di mente” e l’efferatezza dei crimini commessi. Meno di un anno dopo, il 1° ottobre 1946, si arrivò al verdetto: 12 condanne a morte, tre ergastoli, due pene a 20 anni di carcere, una pena a 15 anni, una a 10 e 2 assoluzioni. Criticato da numerosi giuristi e osservatori che contestavano il fatto che fosse organizzato dai vincitori del conflitto, il processo di Norimberga segnò una svolta politica e culturale, introducendo nel lessico comune, oltre che giuridico, termini come “crimini di guerra”, “diritti umani”, genocidio (neologismo coniato nel 1933 dallo studioso polacco Raphael Lemkin, che unisce il greco genos, “razza o etnia”, con il latino cidium, “uccidere”). In questo contesto si delineò il moderno diritto internazionale, alla base di importanti istituzioni come l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Tribunale Internazionale dell’Aia, quest’ultimo chiamato poi a giudicare i crimini commessi nell’ex Jugoslavia (1993) e in Ruanda (1994).
1985 – Microsoft lancia la prima versione di Windows. Menu a discesa, barre di scorrimento e finestre di dialogo che attraverso l’impiego di un mouse accelerano e semplificano l’utilizzo dei programmi. Si presentava così Windows 1.0, l’innovativo sistema operativo messo in commercio dalla Microsoft a novembre del 1985. Il progetto partì nel 1982, due anni dopo il lancio del rivoluzionario software MS-DOS, utilizzato sui computer IBM. Il linguaggio complesso del MS-DOS era un limite non da poco per chi masticava poco d’informatica, per cui si progettò un sistema operativo più accessibile alla massa. Inizialmente venne chiamato Interface Manager, ma per mettere in risalto il peculiare aspetto delle finestre, che consentivano di lavorare su più programmi contemporaneamente, si optò per Windows (in italiano “finestre”). Tra i programmi in dotazione: Paint, Windows Writer, Blocco note, Calcolatrice e Othello (versione online di un popolare gioco da tavolo). L’1.0 non riscosse grande successo, a differenza del 2.0, lanciato nel 1987, che consentiva di sovrapporre le finestre e di superare i 640 KB di memoria, oltre ad introdurre le “icone” e i tasti di “scelta rapida”. La svolta si ebbe con le versioni 3.0 e 3.1 che vendettero 10 milioni di copie nei primi anni Novanta, facendo di Windows il sistema operativo più diffuso. Con Windows, aggiornato nel 2012 con le versioni 8 ed RT, Microsoft domina attualmente il settore dei sistemi operativi per desktop e laptop, controllando il 90% del mercato. Nel luglio 2015 viene rilasciato Windows 10. Nell’ottobre 2021 arriva Windows 11.

Nati in questo giorno
Kristian Ghedina – Nato a Pieve di Cadore (in provincia di Belluno), è un ex sciatore alpino e pilota automobilistico, allenatore. Nella storia della Coppa del mondo di sci alpino, Ghedina è lo specialista italiano della discesa libera con il maggior numero di vittorie. Ai Mondiali, dal 1989, conquista due argenti e un bronzo. Nei campionati italiani vince 12 ori, 5 argenti e 6 bronzi. Nel 2006 diventa anche pilota automobilistico, correndo per alcuni anni nella specialità superturismo. Compie 53 anni.
Bob Kennedy (1925/1968) – Settimogenito della potente, quanto sfortunata, stirpe dei Kennedy, è stato un protagonista della politica americana negli anni Sessanta. Nato a Brookline, nel Massachusetts, e morto a Los Angeles nel 1968, si laureò in Legge ad Harvard, dedicandosi tutta la vita ai temi della giustizia e del diritto. Durante la presidenza del fratello John Fitzgerald fu ministro della giustizia. Destinato a raccogliere l’eredità del fratello, nel 1968 si candidò alle elezioni per il Partito Democratico, ma fu ucciso in un attentato proprio il giorno dopo la sua vittoria alle primarie in California e nel South Dakota. L’autopsia sul corpo di Bob rivelò un foro di uscita del proiettile nella tempia destra, mentre il presunto assassino si presentò davanti a Kennedy. Di qui si fece largo l’ipotesi che a sparare fosse stato un membro del suo staff, coperto dal gesto plateale del presunto attentatore, tale Sirhan B. Sirhan, giordano di origine palestinese.

Eventi sportivi
1992 – Mondiali di ritmica di Bruxelles 1992. Sono partiti a Bruxelles i XVI Campionati mondiali di ginnastica ritmica sportiva. Fino al 22 novembre saranno disputate 8 gare. L’Italia conquisterà una medaglia d’argento nella gara di gruppo con 6 nastri e di bronzo in quella di gruppo con 3 palle e 3 funi.

Proverbio/Citazione
Novembre incoronato, c’ha la festa da piedi e da capo.
“Il problema del potere è come ottenere il suo usoresponsabile piuttosto che il suo uso irresponsabile ed indulgente – ovvero come fare in modo che gli uomini di potere vivano per il pubblico piuttosto che contro il pubblico” Bob Kennedy