“Continuano le aggressioni al carcere di Cuneo: feriti 5 Agenti della Polizia Penitenziaria”

26 novembre 2022 | 12:41
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“Continuano le aggressioni al carcere di Cuneo: feriti 5 Agenti della Polizia Penitenziaria”

La denuncia delle organizzazioni sindacali del comparto sicurezza della Polizia penitenziaria SAPPE, SINAPPE, OSAPP, UILPA P.P., USPP, FSN CISL, C.G.I.L. P.P. F.P e FSA CNPP: “Il nuovo governo non può non attenzionare questa gravissima e drammatica situazione che deve necessariamente inserire in un piano di emergenza nazionale senza ulteriore ritardo. Invitiamo il ministro Nordio e il sottosegretario a recarsi in Piemonte con urgenza”

Scrivono le organizzazioni sindacali del comparto sicurezza della Polizia penitenziaria SAPPE, SINAPPE, OSAPP, UILPA P.P., USPP, FSN CISL, C.G.I.L. P.P. F.P e FSA CNPP.

“Nella giornata di giovedì 24 novembre nella prima mattinata all’atto in cui il personale di Polizia penitenziaria si è recato nella sezione detentiva per eseguire la perquisizione ordinaria di routine tre detenuti di nazionalità straniera si sono opposti all’ingresso nella propria cella del personale di polizia Penitenziaria. A nulla è valsa l’opera di persuasione tanto che i detenuti si sono armati di bombolette di gas utilizzate per i fornellini consentiti in cella, e hanno minacciato ripetutamente il personale di Polizia che lo avrebbero fatto saltare in aria. Successivamente i detenuti hanno preso a calci e pugni i poliziotti presenti che dovevano eseguire l’attività istituzionale.

Gli agenti feriti sono stati trasportati al pronto soccorso di Cuneo e sono stati dimessi con una prognosi che va dai tre ai sette giorni per ferite e escoriazioni multiple. La situazione sta divenendo davvero difficile e drammatica in Piemonte sopratutto a Cuneo, Torino e altri istituti penitenziari. E’ necessario che il personale in occasione di fatti di evidente violenza con uso di armi come i fornellini di gas, usati in modo improprio per ustionare i poliziotti, abbia direttive operative chiare e trasparenti da seguire che prevedano il necessario utilizzo dei mezzi di coercizione e dell’equipaggiamento già in dotazione per fronteggiare tali eventi senza subire tali gratuite lesioni.

Il nuovo governo non può non attenzionare questa gravissima e drammatica situazione che deve necessariamente inserire in un piano di emergenza nazionale senza ulteriore ritardo. Invitiamo il ministro Nordio e il sottosegretario a recarsi in Piemonte con urgenza”.