Tornano gli incontri “Resistenze di oggi” presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC

18 ottobre 2022 | 09:00
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Tornano gli incontri “Resistenze di oggi” presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC

Gli appuntamenti, a cura del centro culturale “Don Aldo Benevelli” dell’associazione partigiana Ignazio Vian, vedrà tra i protagonisti dei tre appuntamenti di quest’anno anche il giornalista Domenico Quirico.

Tornano gli appuntamenti  di “Resistenze di Oggi – Informare per Resistere” del Centro culturale “Don Aldo Benevelli” dell’Associazione Partigiana Ignazio Vian, nello Spazio Incontri della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in Via Roma 15 a  Cuneo .

Il Centro Culturale “Don Aldo Benevelli” continua nell’impegno della riflessione e del dialogo tra persone  che hanno voglia di incontrarsi per  vincere nei diritti civili , per vincere nella libertà, per vincere soprattutto nell’educazione dei giovani, per crescere insieme in una società aperta  capace di migliorare nelle diversità. Il nuovo ciclo di incontri ha come tema “la solitudine e l’indifferenza in cui muoiono ammazzati donne, uomini, bambini” .

Il primo dei tre incontri in programma quest’anno si terrà sabato 29 ottobre 2022 ore 21 e si intitola “Gli anni di piombo. Diario di una lotta”. Protagonista della serata Domenico Di Petrillo, già Comandante della Sezione speciale anticrimine dei Carabinieri di Roma formata dal Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, è un Uomo di Stato, un carabiniere leale e profondamente legato alla Costituzione italiana; nel 1992 è tra i fondatori della DIA come Direttore del centro operativo di Roma. Nel 1995 è al SISDE  come Direttore della Divisione controterrorismo. Nel 1996 lascia l’Arma, costituisce e dirige per 10 anni la sicurezza del gruppo ENI. L’ondata di violenza che ha investito il nostro Paese dalla bomba di Piazza Fontana all’assassinio di Aldo Moro, è stata anche un processo di degrado e di distruzione di tutto quanto faticosamente costruito dopo la seconda guerra mondiale. Con il suo diario operativo, quasi un diario di guerra, Domenico Di Petrillo , detto Baffo, ci offre un contributo storico per difendere la memoria degli anni in cui ha combattuto i terroristi rappresentando lo Stato, gli anni di  lotta dell’esercito clandestino legale che sono  stati una seconda Resistenza nel nostro paese. Una grande riconoscenza verso il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, il comandante che formò tutti i suoi uomini e che poi cadde a Palermo su un altro fronte , quello della mafia, nell’attentato di 40 anni fa, il  3 settembre 1982, dove perse la vita insieme alla seconda moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo.

Sabato 5 novembre 2022 ore 21 si terrà lìincontro“Uomini soli in unaPalermo in guerra” con Bianca Stancanelli, giornalista,  ha iniziato come cronista al quotidiano L’Ora di Palermo, occupandosi soprattutto di mafia e politica, per poi diventare inviato speciale del settimanale Panorama; autrice di diverse pubblicazioni tra cui “A testa alta. Don Giuseppe Puglisi : storia di un eroe solitario” che ha vinto l’Aquila d’oro al Premio Estense 2003; e Attilio Bolzoni giornalista, considerato uno dei massimi esperti di mafia, ha collaborato con il quotidiano L’Ora di Palermo, poi corrispondente di La Repubblica dove ha  lavorato per 41 anni; dal 2021 collabora con Domani. Solitudine e Indifferenza. Uomini esemplari lasciati in solitudine dal loro stesso mondo e isolati anche dalle Istituzioni. Uomini che facevano paura al potere. Uomini che avevano il silenzio attorno. Italiani speciali, troppo diversi e troppo soli per avere una sorte diversa da quella dell’assassinio di mafia. Il gen. Carlo Alberto dalla Chiesa. Pio La Torre. Giovanni Falcone. Paolo Borsellino. Padre Pino Puglisi.

Venerdì 11 novembre 2022 ore 21 il gran finale della rassegna con l’incontro “Dentro il conflitto. L’Afghanistan e le altre guerre ” con
Domenico Quirico, giornalista e scrittore. E’ reporter  per il quotidiano La Stampa . E’ stato corrispondente da Parigi e inviato di guerra. Il suo lavoro è stato quello di vedere il mondo da vicino e raccontarlo per tutta la vita. Ha seguito le primavere arabe, i contesti ostili e l’Africa. Ha attraversato il mediterraneo su una barca di migranti.  E’ stato sequestrato dai soldati di Gheddafi in Libia nel 2011 e dai jihadisti siriani nel 2013. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, il mondo ha continuato a soffrire per la guerra: circa 300 i conflitti. I morti forse decine di milioni. Forse il conto supera quello della seconda guerra mondiale. L’Africa è il continente con il maggior numero di conflitti, seguito dall’Asia, la nostra Europa, il Medio Oriente. Ancora oggi per milioni di persone nel mondo i diritti stabiliti dalla Dichiarazione Universale sono solo sulla carta.  Ancora troppi i governi che continuano a calpestare i diritti dei loro cittadini per mantenere il potere e i privilegi di pochi. Per fortuna c’è chi la guerra non la dimentica e porta il proprio aiuto: soccorritori, medici, infermieri, volontari che si occupano di feriti, affamati, orfani, profughi. E c’è chi rischia la vita per raccontare con ostinazione la realtà della guerra, in Afghanistan, Siria, Iraq, Yemen, Ucraina e molti altri posti.