Silvio Bessone raddoppia: dopo il successo su La7 torna in TV mercoledì su Rete4

9 ottobre 2022 | 07:33
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Silvio Bessone raddoppia: dopo il successo su La7 torna in TV mercoledì su Rete4
Silvio Bessone

Il prossimo 12 ottobre sarà nella trasmissione televisiva di attualità condotta da Veronica Gentili per portare la voce delle piccole aziende. “Riusciremo a far sentire le nostre ragioni?”.

Silvio Bessone, noto “chef chocolatier” e ristoratore di Vicoforte, già candidato sindaco di Mondovì, sta diventando un personaggio televisivo.

Martedì scorso era in televisione nella trasmissione di Giovanni Floris “DiMartedì” e adesso raddoppia con una partecipazione a “Controcorrente”, altra popolare trasmissione del mercoledì sera su Rete4.

«Martedì – dice il leader delle partite Iva – il mio intervento a La7 ha colpito. Ascolti alti nella mia parte (+1,9%) sulle precedenti puntate. Oggi mi ha chiamato la redazione di Controcorrente di Rete 4, mi vogliono in studio, in diretta mercoledì sera alle 22,45 per uno o due blocchi. Che sia la volta buona che riusciamo a far sentire le nostre ragioni?».

Il suo annuncio è seguito da un post scriptum che sottolinea come l’imprenditore vicese sia libero da costrizioni: «Per fortuna non mi serve il lasciapassare del gerarca, del Prefetto e nemmeno del Capò di turno. Chi rosica, se ne faccia una ragione».

La sua apparizione su La7 è stata molto apprezzata perché Bessone è molto diretto e non manda a dire le cose, ma parla apertamente. La sua battuta “Il più scemo di Trastevere a governare avrebbe fatto meno danni di Draghi” è stata replicata milioni di volte su tutti i canali social e su tutte le piattaforme di comunicazione.

«Purtroppo – sostiene ancora Bessone – se vuoi stare lì e far sentire la tua voce e portare in TV le istanze delle imprese devi andare nella direzione necessaria. Ho la fortuna che le “cazzate”, intese come slogan, mi escono senza doverle pensare prima. A volte escono meglio, a volte meno, ma è come battere un rigore, nemmeno i rigoristi li buttano tutti dentro».

Il tema della trasmissione di Floris del 4 ottobre era di estrema attualità: il caro bollette che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese. Bessone aveva sostenuto che la gente elogia continuamente Mario Draghi come se fosse una personalità dotata di “SuperPoteri”, ma – è il suo pensiero – se si provasse a chiedere ai titolari di imprese, direbbero che chiunque – anche il più scemo di Trastevere – avrebbe fatto minori danni del presidente del consiglio uscente.

«Oggi siamo in una dittatura finanziaria, le imprese sono alla canna del gas, stanno violando l’art. 41 della costituzione, ad agosto la mia azienda era sull’orlo della chiusura, abbiamo pagato bollette dell’energia elettrica per 10 mila euro invece di 2.500. Adesso potrebbe arrivare a 20 mila euro, ma per pagare una cifra simile quanto devo incassare? Non c’è libertà di mercato, siamo sotto una dittatura di mercato».

«Ho portato il dolore delle imprese – rimarca oggi  – . Serve un cambio di passo. Ora speriamo che il nuovo governo riesca a fare almeno il bene del popolo. Poi per i finanzieri ci penseranno dopo».