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Saluzzo, la replica di Calderoni alla minoranza: “non ci sono soluzioni facili, ricette miracolose o bacchette magiche”

28 ottobre 2022 | 16:15
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Saluzzo, la replica di Calderoni alla minoranza: “non ci sono soluzioni facili, ricette miracolose o bacchette magiche”
Saluzzo, la replica di Calderoni alla minoranza: “non ci sono soluzioni facili, ricette miracolose o bacchette magiche”
Saluzzo, la replica di Calderoni alla minoranza: “non ci sono soluzioni facili, ricette miracolose o bacchette magiche”

Oggetto della “discordia” due fabbricati saluzzesi, l’Ex Fassino e l’Ex Albergo Falcone

Il primo cittadino di Saluzzo ha risposto all’interpellanza della minoranza riguardo due fabbricati saluzzesi, l’Ex Fassino e l’Ex Albergo Falcone.

Scrive: “Ho letto con attenzione l’interpellanza dei consiglieri Bachiorrini, Andreis, Scaletta, Piano e Demarchi (in rigoroso ordine di firma) e li ringrazio per aver voluto fare la loro parte nel richiamare l’attenzione della comunità cittadina su due edifici molto importanti che sembrano al momento esclusi da quel recente “rinascimento” del nostro centro storico, reso possibile da ingenti incentivi statali e dall’intraprendenza di pochi e coraggiosi imprenditori. Da parte nostra abbiamo fatto ogni sforzo per stimolare questi interventi sia semplificando le procedure di competenza comunale, che riducendo l’incidenza dei tributi locali connessi all’attività edilizia nelle aree vincolate poiché i costi di intervento sono decisamente più alti e la valenza pubblica di un bene storico è certamente patrimonio collettivo. Nello specifico del fabbricato denominato “Ex Fassino”, non si contano gli interventi di sollecitazione nei confronti della proprietà finalizzati al recupero edilizio attraverso incontri e confronti verbali, sin dall’approvazione del vigente PRGC nel 2008. Giova inoltre ricordare che nel 2015 era stata depositata domanda di autorizzazione paesaggistica, procedimento successivamente archiviato per inadempimento della committenza rapportato anche a ricorso amministrativo promosso avanti al T.A.R. Piemonte dalla proprietà avverso gli atti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Nel 2017, su sollecitazione dell’Amministrazione, è stato fatto un intervento di messa in sicurezza per la tutela della pubblica incolumità. Da ultimo è stata depositata in data 10-10-2022 prot. 38493 una relazione storico documentale relativa alla dimostrazione della legittimità dell’immobile, atto propedeutico alla presentazione di nuova istanza di titolo abilitativo per la riqualificazione sismica, estetica e funzionale del fabbricato. Per l’edificio denominato “Ex Albergo Falcone” invece si è intervenuto con ordinanza a novembre del 2011, intimando l’esecuzione di lavori di messa in sicurezza ed in opera di intervento conservativo, attività che ha fruttato lavori di sistemazione della copertura e di messa in sicurezza puntuali. Nel corso degli anni l’Amministrazione ha prestato costante attenzione circa il mantenimento delle condizioni di sicurezza e di conservazione del bene con ripetute richieste di monitoraggio indirizzate alla proprietà (p 38697 del 22-11-2017, p 40973 del 24-10-2019, p 9019 del 03-03-2021 e p. 33579 del 12-09-2022) e numerosi incontri con l’intera compagine proprietaria di cui l’ultimo, richiesto con nota prot. 12307 del 31-03-2022, si è tenuto il 13-04-2022. Il riferimento all’ordinanza per il rispetto dei valori paesaggistici invece non è corretto poiché il 1^ edificio ricade all’interno della perimetrazione del Centro Storico, ma non è individuato quale edificio tutelato art. 24 della L.R. 56/1977 dalla Tavola 1 dell’Allegato 1 allo Strumento Urbanistico Generale, mentre il 2^ ricade all’esterno della perimetrazione del centro storico, parimenti non è individuato quale edificio tutelato art. 24 della L.R. 56/1977. Pertanto non trova applicazione la possibilità di ordinanza a tutela dei valori paesaggistici. E in conclusione una tirata d’orecchie agli esponenti dell’opposizione. La situazione è decisamente complessa ed il Comune non ha molte frecce al proprio arco. Se Saluzzo forse non “può permettersi un degrado edilizio così evidente e penalizzante”, certamente nessuno di noi amministratori può banalizzare questioni delicate che investono l’immagine di una comunità, ma anche l’osservanza delle norme, la tutela della proprietà privata, la libertà dell’iniziativa imprenditoriale. Un equilibrio di interessi, a volte contrapposti, che una buona amministrazione ha il dovere di tutelare e stimolare, proprio come cerchiamo sempre di fare, ma non ci sono soluzioni facili, ricette miracolose o bacchette magiche”.