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Quad, tre piloti cuneesi alla 72 Heures de Pont de Vaux

9 ottobre 2022 | 11:31
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Quad, tre piloti cuneesi alla 72 Heures de Pont de Vaux

Si tratta di Avalle-Dalmasso-Avalle hanno concluso in cinquantaquattresima posizione

Si è disputata in Francia a Pont de Vaux, cittadina situata nel dipartimento dell’Ain della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, la prova unica mondiale di Quad, giunta alla sua trentacinquesima edizione, approvata dalla Federazione Motociclistica Francese,
alla quale hanno preso parte anche alcune squadre italiane.

La manifestazione parla di 72 ore, che sono quelle che comprendono l’intera tre giorni di gare, mentre quella riservata ai quad ha avuto una durata di dodici ore, con manche da quattro.

Una delle squadre italiane era composta dal rossanese Daniel Dalmasso, da Avalle Alberto ed Avalle Bryan, padre e figlio di Murazzo (Frazione di Fossano) alla guida di un quad Yamaha YFZ costruito ed allestito dallo stesso Dalmasso.

Al sabato, dopo aver staccato il quarantanovesimo tempo nelle prove, su circa cento equipaggi iscritti, come era stato deciso dal team, il primo ad effettuare la spettacolare partenza “tipo Le Mans”, con quad schierati da una parte e piloti dall’altra, per correre verso i loro mezzi e prendere il via, è stato Dalmasso. In partenza Daniel è riuscito subito a recuperare una decina di posizioni poi, dopo circa mezz’ora, problemi di pescaggio del carburante man mano che si svuotava il serbatoio (riscontrato anche da altri equipaggi), con il quad che andava a singhiozzo, il rossanese ha pensato di uscire per cercare di risolvere il problema. Rientrato in pista senza esservi riuscito del tutto, Daniel ha lascito dopo mezzora la guida ad Alberto, che guidando più pulito, è riuscito a proseguire, lasciando poi il manubrio a Bryan, sinché il motore ha smesso di funzionare del tutto, costringendo il pilota al ritiro. Risultato prima manche: sessantottesimi!

Il quad è stato portato al parco chiuso, come prevede il particolare regolamento e mentre gli altri equipaggi si recavano al via della seconda manche, Dalmasso ha potuto mettere le mani sul mezzo, sostituendo il motore con uno che aveva portato di scorta. Dopo le due ora circa perse per i lavori di smontaggio e rimontaggio, è partito Bryan Avalle, che ha dato forfait dopo pochi giri a causa del mal di schiena, lasciando il mezzo nelle mani di Alberto, che ha guidato per circa un’ora e mezza, lasciandolo poi a Dalmasso, che ha chiuso la manche in notturna, partita alle ore 20.30 e terminata alle 00.30. Nella classifica finale della seconda manche i tre erano sessantatreesimi, a causa del tempo perso per la sostituzione del motore. La terza ed ultima manche è stata disputata nella mattina della domenica, portata finalmente a termine senza problemi. Partito per primo Bryan, al termine del suo turno è stato rilevato da Alberto che, dopo quasi due ore, ha lasciato il posto a Daniel il quale, dopo il rifornimento, ha guidato per l’ultima ora e mezza, portando il suo team in trentottesima posizione.

La gara è stata vinta dall’equipaggio misto Randy Naveaux (Belgio), Antoine Bheurlin (Francia) e Silvain Petit (Francia), alla guida di un quad Yamaha YFZR, seguito da quello composto da Harry Walker (GB), Christopher Tveraen (NO) e Patrick Turrini (Italia), su mezzo PSR By Rapport, mentre sul terzo gradino del podio è salita la terna francese composta da Clément Bruni, Baptiste Bruni e Lylian Leger (Yamaha YFZ). Primo equipaggio italiano, classificatosi in ottava posizione, è stato quello composto da Mattia Ioli, Nicolò Roagna e Majcol Porracin, in sella ad un Yamaha YFZ. Leonardo Anzani, Alessandro Fontanazzi e Minuzzo, su Kawasaki KFX sono stati cinquantunesimi mentre Dalmasso ed i due Avalle hanno terminato in cinquantaquattresima posizione, su settantasei equipaggi classificati.

“E’ stata una bella esperienza che, problemi meccanici e fisici a parte, ci ha permesso di terminare la gara – ha riferito Daniel Dalmasso -. Personalmente ho provato una bella emozione passando sotto alla bandiera a scacchi dell’ultimo giro. E’ una grande soddisfazione riuscire a partire ed a portare a termine la gara, anche se gli imprevisti sono sempre in agguato. Come nella vita, nel lavoro ed anche alla 72h Pont de Vaux, c’è sempre da imparare, quest’anno non abbiamo portato a casa un gran risultato, ma sicuramente tanta esperienza ed insegnamenti in più, per ritornare più organizzati il prossimo anno. Ringrazio MotoASI che ci ha rilasciato i nulla osta per poter partecipare alla gara, senza obbligarci a prendere la licenza giornaliera francese, Paoletti Racing, Edil Art, Graphicart One e La Vie en Images per le foto”.