Le immagini della festa dei Santi Coronati a Fontanelle di Boves

Boves. La festa dei «Santi Coronati» (scalpellini cristiani martiri), la principale «Patronale» di Fontanelle di Boves, a cura della Pro Loco frazionale, è ripartita dopo «pausa pandemica» (in cui il gruppo, comunque, solo ha ridotto, non azzerato, l’attività sociale, sin alla, partecipata, «Festa della Madonna» di luglio), con il suo abituale programma, diviso in due fine settimana.

Se tra venerdì 7 e domenica 9 ottobre ha dovuto affrontare un tempo diventato «autunnale», con piogge, nel secondo si è trovata due giorni molto intensi, tra sabato 15 e domenica 16, in cui non solo vi era il «richiamo» della, parimenti tornata, e partecipatissima, sagra cuneese della castagna, del «marrone», ma, anche, la «beatificazione» bovesana dei «Preti Martiri».

Un gruppo coeso ed affiatato, guidato da Stefano Bosio, ha retto, grazie al riparo offerto da capannoni riscaldati, ad apprezzate proposte gastronomiche (partite dalla «Bagna caoda» con tante verdure cotte e crude delle prime sere e completate dalla deliziosa «oula au fourn», davvero DOC, della cena della sera del 15), a momenti religiosi, ai colori degli sbandieratori fossanesi (nel pomeriggio di domenica 16), alle caldarroste ed al vin brulè finali, alle musiche occitane di «Robi e Davide» e dei «Cel Dobert».

Resta una delle poche feste locali davvero «complete», anche con esposizioni (ortofrutticola la prima domenica, di foto dei forni frazionali, sessanta scatti, la domenica successiva), tra cui sempre tanto colpisce il vero e proprio «museo» di macchine della nostra tradizione contadina allestito da Luigi Varrone.

Varrone è sempre attento a mostrare le sue ultime acquisizione agli interessati visitatori: son tutte attrezzature otto-novecentesche perfettamente restaurate e funzionanti, siano imbottigliatrici, che seghe da ferro automatiche, con le loro manovelle.