Il Terzo Paradiso: la dinamica del numero Tre secondo Michelangelo Pistoletto

15 ottobre 2022 | 08:31
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Il Terzo Paradiso: la dinamica del numero Tre secondo Michelangelo Pistoletto
Il Terzo Paradiso
Il Terzo Paradiso: la dinamica del numero Tre secondo Michelangelo Pistoletto
Il Terzo Paradiso: la dinamica del numero Tre secondo Michelangelo Pistoletto
Il Terzo Paradiso: la dinamica del numero Tre secondo Michelangelo Pistoletto

L’installazione del celebre artista inaugurata ieri a Cuneo di fronte al Rondò dei Talenti raffigura il segno della Trinamica, conosciuto in tutto il mondo con il none di Rebirth. «La vita, che sia di uomo o di mosca, di albero o di civiltà, ha un inizio e una fine: il tempo di ciascuna è una durata».

E` stata inaugurata ieri (14 ottobre) a Cuneo una grande scultura denominata “Il Terzo Paradiso dei Talenti”, realizzata dall’artista di fama internazionale Michelangelo Pistoletto.

L’opera è stata appositamente studiata per l’area di fronte al Rondò dei Talenti; misura 13 metri di lunghezza per 7 di altezza e raffigura “Il Terzo Paradiso”, conosciuto in tutto il mondo anche con il nome Rebirth o segno della Trinamica,  il simbolo dell’infinito con un cerchio nel mezzo. Su di essa vi sono oltre 120 serigrafie in metallo su cui sono rappresentati i disegni di bambini di alcune scuole cuneesi.

A spiegare l’opera l’autore stesso: «È fatta con tre cerchi che rappresentano i cerchi del Terzo Paradiso, il “Mondo artificiale”, il “Mondo naturale” e al centro il “Nuovo Mondo”, la nuova società del futuro, quella equilibrata e sostenibile. I bambini dovranno sviluppare questo Terzo paradiso, sono loro che con la loro creatività dovranno dare forma alla nuova società».

Alla base dell’opera di Pistoletto vi è la Trinamica, ossia la dinamica del numero Tre. «Si tratta della combinazione di due unità – spiega il Maestro – che dà vita a una terza unità distinta e inedita. Nella Trinamica, il Tre rappresenta sempre una nascita, che avviene per combinazione, fortuita o voluta, fra due soggetti».
«Con il Triplo Cerchio – dice  l’artista famoso e premiato in tutto il mondo – ho inteso creare il simbolo della vita, cioè del finito, ovvero ciò che nasce e muore. Questo non poteva essere fatto senza tener conto del simbolo dell’infinito, in quanto quest’ultimo precede ogni nascita e segue ad ogni morte. La vita, che sia di uomo o di mosca, di albero o di civiltà, ha un inizio e una fine: il tempo di ciascuna è una durata. Essa dà confini all’infinito. La durata è rappresentata dal cerchio centrale della Trinamica, compresa fra i due cerchi laterali che rappresentano l’infinito. La durata non è mai statica. È una creazione continua e si svolge nella connessione di separati elementi. Dunque la vita è creazione. Il Triplo Cerchio, segno/formula della Trinamica, integra la vita nell’infinito».

Il progetto è stato ideato e finanziato dalla Fondazione CRC per celebrare il suo 30° compleanno. La realizzazione è avvenuta in collaborazione con il Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea.