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Il Buongiorno di Cuneo24

31 ottobre 2022 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1941 dopo 14 anni di lavoro, viene completato il monumento del Monte Rushmore

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:01 e tramonta alle 17:26. Durata del giorno dieci ore e venticinque minuti. Fase lunare: primo quarto.

Santi del giorno
Sant’Alfonso Rodriguez, vedovo, religioso gesuita, è il protettore dei portieri.
Santa Lucilla di Roma, vergine e martire.
San Quintino di Vermand, martire.

Avvenimenti
1892 – Doyle pubblica “Le avventure di Sherlock Holmes“. Ingaggiato dal re di Boemia per recuperare una foto compromettente per lo stesso monarca prossimo alle nozze, Holmes, aiutato dall’inseparabile Watson, riesce a rintracciare l’avventuriera Irene Adler che ricatta il re. Una donna astuta che il detective non dimenticherà più per tutta la sua vita. È il primo dei dodici racconti inclusi ne Le avventure di Sherlock Holmes, che Conan Doyle pubblicò riprendendo le storie già apparse sulla rivista britannica Strand Magazine. Fu l’inizio della scalata al successo del personaggio che impose Doyle sulla scena letteraria, riscattandolo dalle delusioni per la mancata carriera di medico. Da quest’ultima esperienza professionale, in particolare dagli insegnamenti universitari del dr Joseph Bell (che basava ogni diagnosi sulla minuziosa osservazione dei dettagli seguita dalla raccolta di prove inconfutabili), trasse ispirazione per la creazione dell’astuto e onnisciente detective londinese, che abita in un elegante appartamento al 221B di Baker Street. Dimora che più avanti condividerà con il dr John Watson (una sorta di alter ego di Doyle), cui spetterà il compito di narrare le avventure del suo eccezionale coinquilino, che alle spiccate doti investigative unisce diverse abilità manuali: ottimo schermidore, alla pratica del pugilato a mani nude affianca quella del bartitsu, arte marziale giapponese derivata dal jujitsu. Nemico acerrimo è il professor Moriarty, definito dallo stesso il Napoleone del crimine. La saga di Holmes ispirò a Doyle 4 romanzi e 56 racconti, alcuni dei quali scritti dopo un presunto ultimo episodio, in cui si alludeva alla sua presunta morte e che l’autore fu costretto a smentire, per le proteste dei lettori che reclamavano altre storie. Il debutto al cinema non tardò ad arrivare, con il primo film muto proiettato nel 1902. Molti altri ne seguirono, insieme ad adattamenti teatrali che contribuirono a costruire un’immagine in parte falsata del personaggio originale: in nessun romanzo o racconto di Doyle si legge del noto intercalare «Elementare, Watson», né lo si descrive con il cappellino tipico del cacciatore o con la pipa ricurva (in realtà fuma indifferentemente pipa, sigarette e sigari). A lui si rifaranno autori di celebri investigatori, tra cui Agatha Christie (per Hercule Poirot) e Umberto Eco (per Guglielmo da Baskerville). Una curiosità: il numero civico 221B di Baker Street, inventato da Doyle (a quell’epoca la numerazione si fermava a 100), più tardi fu assegnato a un edificio in cui aveva sede una società immobiliare. Quest’ultima, approfittando del fatto che iniziavano ad arrivare lettere indirizzate ad Holmes, sfruttò la cosa per farsi pubblicità. In seguito il numero civico fu assegnato, nonostante le proteste della società, al Museo di Sherlock Holmes (sito 13 numeri più avanti) dove tutt’oggi viene recapitata la posta dei fan.
1970 – Attivata la teleselezione in Italia. «Pronto signorina, mi dia questo numero» è la frase che apriva ogni telefonata degli italiani prima di questa data, quando ci si doveva mettere in contatto con un utente che aveva un prefisso diverso dal proprio. Il collegamento poteva avvenire solo tramite il centralino, dove rispondeva solitamente una voce femminile. Il 31 ottobre 1970, con l’entrata in funzione della teleselezione, le chiamate tra prefissi diversi divennero dirette, mandando in pensione le storiche “centraliniste” della SIP (il gestore unico del servizio di telecomunicazione in Italia, dal 1994 trasformata in Telecom Italia spa). Questo nuovo sistema ampliò notevolmente il traffico telefonico, migliorando i contatti da un punto all’altro dello Stivale e proiettando l’Italia (6° paese al mondo ad adottare la teleselezione) tra le realtà più tecnologicamente avanzate.
2000 – Viene spento l’ultimo Multics.
2002 – Crollo scuola San Giuliano. Alle 11,30 di giovedì 31 ottobre 2002, i 57 bambini della scuola elementare Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia siedono tranquilli nei loro banchi, ad ascoltare le lezioni delle quattro insegnanti che li seguono. Tre minuti dopo accade l’irreparabile. Un scossa sismica dell’ottavo grado della scala Mercalli fa crollare il solaio sulle loro teste e su quelle dei due bidelli impiegati nel’istituto. È una strage: perdono la vita 27 bambini e una maestra, i sopravvissuti vengono estratti da sotto le macerie di una struttura, che si scoprirà in seguito non essere a norma con i più elementari standard di sicurezza. Non è il terremoto ad averli uccisi ma l’infame piaga dell’abusivismo edilizio. I colpevoli saranno individuati in cinque persone – costruttori, progettista, tecnico comunale e sindaco – condannati in via definitiva nel 2010. L’evento incentiverà sul territorio nazionale un’attività di mappatura di tutte le strutture pubbliche a rischio.

Nati in questo giorno
Kim Rossi Stuart – È una star del cinema italiano contemporaneo, molto apprezzata anche all’estero. Romano di Roma, scopre il talento di attore a cinque anni, girando piccole parti in TV. La fama arriva con Fantaghirò (1991-94), famosa serie televisiva, mentre al cinema, dopo pellicole “leggere” (tra cui tre capitoli de “Il ragazzo dal kimono d’oro”), passa a ruoli più impegnati che lo consacrano come attore completo. Da un lato il filone “familiare” che lo vede vestire i panni del padre in “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio (2004) e “Anche libero va bene” (2005), che lo vede debuttare alla regia, conquistando un David di Donatello come “miglior regista esordiente”. Dall’altro la lunga serie di “cattivi”, inaugurata con Romanzo criminale (con cui vince il Nastro d’argento 2006) e proseguita con “Vallanzasca – Gli angeli del male” (2010), entrambi diretti da Michele Placido. Nel 2006 riceve al Quirinale, per mano del presidente Giorgio Napolitano, il Premio Vittorio De Sica. Compie 53 anni.
Bud Spencer (1929/2016) – È stato il gigante buono più amato dal pubblico di tutte le età ed insieme con l’amico Terence Hill ha formato una coppia leggendaria nella storia del cinema, premiata nel 2010 con il David di Donatello alla carriera. Nato a Napoli, Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer (scelto per omaggiare l’attore Spencer Tracy e la birra Bud), come compagno di banco è il massimo che si possa desiderare dalla vita e lo scrittore e filosofo Luciano De Crescenzo, che con lui ha fatto le scuole elementari, ne sa qualcosa. Dopo i trionfi nel nuoto, opta per la carriera artistica con piccoli ruoli, in cui compare ancora col vero nome, e scrivendo testi per Ornella Vanoni e Nico Fidenco. Nel 1967 comincia una seconda vita come Bud Spencer, debuttando in Dio perdona… io no! insieme all’allora già affermato Mario Girotti, che da questo momento si fa chiamare Terence Hill. Insieme girano 17 film, conquistando gli spettatori di diversi paesi: dal genere western di Lo chiamavano Trinità… (1970) a commedie come “Nati con la camicia” (1983), è un tripudio di comicità, scazzottate e di eterna lotta tra bene e male. Nel nuovo millennio Bud interpreta alcune serie televisive, tra cui “I delitti del cuoco”, trasmessa su Rai Uno nel 2010. Nel 2014 esce in libreria con Mangio ergo sum, mix di filosofia e gastronomia. Due anni più tardi, il 27 giugno, si spegne nella sua residenza romana.

Eventi sportivi
2002 – Partita finita 149 a 0!. L’ultima giornata del campionato di calcio del Madagascar mette di fronte AS Adema e SO de l’Emyrne, due squadre in lotta per il primo posto. Un match destinato ad entrare nella storia per il risultato finale: i padroni di casa s’impongono per 149 a 0! A realizzare lo stratosferico scarto di reti sono gli stessi giocatori del SO de l’Emyrne, che tirano ripetutamente nella propria porta per protestare contro un “torto” arbitrale subito nel precedente incontro. Terminata tra le legittime proteste del pubblico pagante, la partita avrà conseguenze pesanti per gli autori della clamorosa protesta: l’allenatore verrà squalificato per tre anni e anche i difensori, rei di aver provocato gli autogol, subiranno simili provvedimenti disciplinari.

Proverbio/Citazione
Didot in Otubar si cjape il luiar.
“Non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo” Bud Spencer