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Il Buongiorno di Cuneo24

29 ottobre 2022 | 08:06
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Il Buongiorno di Cuneo24

235 anni fa Il Don Giovanni di Mozart debuttava a Praga

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:59 e tramonta alle 18:28. Durata del giorno dieci ore e ventinove minuti.

Santi del giorno
Sant’Ermelinda, vergine nel Brabante.
San Narciso di Gerusalemme, vescovo.
Sant’Onorato di Vercelli, vescovo.

Avvenimenti
1675 – Leibniz utilizza per la prima volta il simbolo dell’integrale (∫).
1787 – Il Don Giovanni di Mozart debutta a Praga. La grande prima di uno dei maggiori capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart ebbe luogo al Teatro degli Stati di Praga e da qui divenne leggenda nella storia della lirica mondiale. Strutturato come un dramma giocoso diviso in due atti, il Don Giovanni è la seconda delle tre opere italiane (le altre sono Nozze di Figaro e Così fan tutte), che il celebre compositore austriaco scrisse in collaborazione con il librettista trevigiano Lorenzo da Ponte. Quest’ultimo si era rifatto a un precedente libretto di Giovanni Bertati, a sua volta ispirato al dramma “Il seduttore di Siviglia e il convitato di pietra” dello scrittore spagnolo Tirso de Molina. Incentrato sulle imprese da incallito seduttore del protagonista, l’opera venne commissionata a Mozart dall’imperatore Giuseppe II e, dopo l’esordio praghese, rappresentata a Vienna il 2 maggio del 1788.
1969 – Collegamento remoto tra computer. In questa data, alle 22,30, lo studente Charley Kline effettuò il primo collegamento remoto tra due computer, in funzione rispettivamente presso l’università della California e lo Stanford Research Institute. Il suo tentativo di inviare un messaggio, digitando come testo il termine login, s’interruppe bruscamente e al destinatario arrivarono soltanto le prime due lettere. L’evento fu salutato come la nascita di Arpanet, la prima rete di trasmissione dati realizzata dal Darpa (agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti) esclusivamente per scopi militari. Tutto era partito dall’esigenza di rispondere con efficacia allo smacco del lancio dello Sputnik, con cui l’Unione Sovietica aveva affermato la sua supremazia in campo tecnologico. Gli USA risposero creando l’Arpa (Advanced Research Projects Agency) nel 1958, con il principale scopo di costituire una complessa rete di comunicazione militare, in grado di resistere a un attacco nucleare. A coordinare il progetto fu incaricato Paul Baran, in collaborazione con le università più rinomate nel campo scientifico. Il grande ostacolo che Baran si trovò ad affrontare fin da subito era l’impossibilità di scambiare files tra i computer delle diverse università e anche tra quelli di una stessa stanza, a causa dei diversi formati di archiviazione utilizzati dai singoli computer. Di qui si arrivò nel 1966 al progetto Arpanet, ideato da Bob Taylor, per il quale fu stanziato un milione di dollari. Sette anni dopo si delineò la struttura della futura “internet” e si istituì il protocollo di controllo trasmissione (TCP), essenziale per la comunicazione tra reti di computer. Verso la fine degli anni ’80 il progetto perse definitivamente la sua valenza nell’ambito militare, rimanendo appannaggio delle sole università che ne fecero un valido strumento di relazione e condivisione delle conoscenze scientifiche. Con l’inizio degli anni ’90 arrivò la svolta con l’invenzione del World Wide Web da parte di Tim Berners-Lee e il cambio di nome da Arpanet a Internet, che diventò in poco tempo un fenomeno di massa.
1985 – Il general maggiore Samuel K. Doe viene annunciato come vincitore delle prime elezioni multipartitiche in Liberia.

Nati in questo giorno
Luciana Littizzetto – Nata a Torino, con la sua satira pungente è dagli anni Novanta tra i beniamini del pubblico televisivo italiano. Diplomatasi nel 1984 in pianoforte presso il conservatorio di Torino, diventa maestra di musica e intanto inizia a scrivere articoli irriverenti ed ironici su “Gioventù Operaia”, il mensile della GiOC (Gioventù Operaia Cristiana). Si laurea in materie letterarie presso la facoltà di Magistero e frequenta la scuola di recitazione dell'”Istituto d’Arte e Spettacolo”. Tra cabaret e piccole parti in film, Luciana si ritaglia uno spazio in TV diventando popolare grazie a trasmissioni storiche, come Mai dire gol (1998-2000) e “Quelli che il calcio” (2000-2001), in cui mostra tutta la propria verve ironica e scanzonatoria. Negli stessi anni pubblica libri per Mondadori e diventa speaker prima per Radio 2 e poi per Radio Deejay, dove dal 2004 conduce “La Bomba”. Dal 2005 entra a far parte del cast di “Che tempo che fa” e inaugura una felice collaborazione con Fabio Fazio, che affianca anche nella conduzione del Festival di Sanremo 2013. Premiata nel 2014 come “miglior personaggio femminile dell’anno” con il premio Regia Televisiva, da gennaio 2015 è chiamata a far parte della giuria del talent show Italia’s Got Talent. Festeggia 58 anni.
Fausto Leali – Anima romantica e voce blues (da cui il soprannome “negro bianco”) fanno di lui uno degli artisti più stimati della storia della musica leggera italiana. Ha solo 14 anni quando intraprende la carriera di cantante a livello professionistico, entrando due anni dopo nell’orchestra del fisarmonicista jazz Wolmer Beltrami. Passa dai Beatles al soul trovando “pane per i suoi denti”. La voce graffiante ricorda i grandi interpreti della musica “nera” e s’impone sulla scena nel 1967 grazie al primo successo di A chi (cover dell’americana “Hurt”), quattro volte disco d’oro con oltre 4 milioni di copie vendute nel mondo. Il suo palcoscenico prediletto è quello sanremese, dove vi sale tredici volte ottenendo da solo un 4° e 5° posto, rispettivamente con Io amo e Mi manchi, e trionfando in coppia con Anna Oxa nel 1989, grazie al brano Ti lascerò. In occasione dei cinquant’anni di carriera pubblica, in collaborazione con il critico musicale Massimo Poggin, l’autobiografia Notti piene di stelle. Compie 76 anni.
Rino Gaetano (1950/1981) – Il cantore del nonsense, della canzone solo in apparenza scanzonata, in realtà con una forte valenza ironica legata alla realtà politica e sociale del tempo. Nella storia della musica italiana, così viene celebrato Salvatore Antonio Gaetano, in arte Rino Gaetano. Nativo di Crotone, completò gli studi nella Capitale e qui si avvicinò prima al teatro e poi alla musica, promettendo al padre che se entro un anno non avesse sfondato, avrebbe accettato di lavorare in banca. Al primo 45 giri “I love you Marianna” del 1972 seguirono i successi di Il cielo è sempre più blu e “Berta filava”. La partecipazione al Festival di Sanremo 1978 gli diede la definitiva celebrità, con il terzo posto di Gianna, suo cavallo di battaglia più noto. Altri brani come “Nuntereggaepiù”, “Spendi spandi effendi” e “Io ci sto”, sembravano promettere una carriera ad alti livelli, stroncata troppo presto da un incidente stradale che lo strappò alla vita nel 1981.

Eventi sportivi
2019 – Il nepalese Nirmal (Nimsdai) Purja e il suo team compiono l’impresa di scalare i 14 ottomila (le 14 montagne più alte del mondo) in soli 6 mesi e sei giorni, battendo il precedente record che era di 7 anni.

Proverbio/Citazione
Ottobre di vendemmia empie le tina.
“Ci sono persone pagate per dare notizie, altre per tenerle nascoste, altre per falsarle. Io non sono pagato per far niente di tutto questo” Rino Gaetano