martedì 25 ottobre |
Altre News
/
Società
/

Il Buongiorno di Cuneo24

25 ottobre 2022 | 08:03
Share0
Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1955 la Tappen, azienda statunitense di elettrodomestici,
lancia nei negozi di Mansfield (nell’Ohio) il primo forno a microonde ad uso domestico, cambiando per sempre le abitudini culinarie di milioni di persone

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:53 e tramonta alle 18:34. Durata del giorno dieci ore e quarantuno minuti.

Santi del giorno
San Crispino, martire, è il protettore di calzolai, sellai, guantai, conciatori.
Santa Daria, martire.
San Gaudenzio, vescovo di Brescia.

Avvenimenti
1955 – Primo forno a microonde domestico. Fu la Tappen, azienda statunitense di elettrodomestici, a lanciare nei negozi di Mansfield (nell’Ohio) il primo forno a microonde ad uso domestico, cambiando per sempre le abitudini culinarie di milioni di persone. Costruito in acciaio inox, con ripiano in
vetro, aveva due velocità di cottura (500 e 800 watt) e un’alimentazione a 220 volt. Il prezzo di 1.295 dollari (equivalenti ai 10.500 di oggi, in euro 9.400 circa) impedì che divenisse in poco tempo un oggetto di largo consumo, rimandandone la diffusione di massa negli anni Settanta. Il Radarange (così venne chiamato all’inizio) nacque come strumento di alta tecnologia, risultato di una ricerca destinata a ben altri scopi. Tutto ebbe inizio in Inghilterra, dove nel corso della Seconda guerra mondiale venne messo a punto il Magnetron, un sistema a microonde che applicato ai radar permetteva di intercettare gli aerei nemici. L’invenzione arrivò nei laboratori della Raytheon, una delle principali società che tuttora operano per la Difesa americana, dove venne messa a disposizione dell’ingegnere Percy LeBaron Spencer. Costui si accorse che, lavorando a contatto con il Magnetron, la tavoletta di cioccolato che conservava in tasca si era sciolta. Provò allora con il mais e le uova, restando sbalordito dalla velocità con cui si cuocevano. Di qui la decisione di commercializzarlo con il nome di Radarange.
1971 – Le Nazioni Unite accolgono la Repubblica Popolare Cinese ed espellono la Repubblica di Cina.
1976 – Va in onda l’Almanacco del giorno dopo. «Buonasera domani è il 26 ottobre. La Chiesa ricorda…». È l’incipit de ”L’Almanacco del giorno dopo”, rubrica curata dalla redazione giornalistica del Tg1 (Giorgio Ponti, Diana De Feo e Flora Favilla) che va in onda alle 19,45, prima delle previsioni del tempo. La conduttrice Paola Perissi, che rimarrà il volto storico della striscia quotidiana fino al 1987, presenta il giorno seguente partendo dal santo festeggiato dalla Chiesa cattolica e dagli orari in cui sorge e tramonta il sole e si leva e cala la luna. Di qui si passa al cuore del programma con la sezione “Domani avvenne”, che passa in rassegna i fatti storici del giorno seguente attraverso brevi filmati. A chiudere, a turno, piccoli spazi di esperti dedicati all’arte culinaria, al fai da te, al giardinaggio e agli animali. Più avanti, dopo il passaggio alla versione a colori nel febbraio del 1977, il programma si arricchirà di nuove rubriche (tra cui la famosissima “Conosci l’italiano” di Cesare Marchi) lasciando la chiusa ad aforismi e citazioni famose declamate da noti speaker della Rai. La versione storica dell’Almanacco andrà in onda fino al 1992, per essere ripresa in una forma rivisitata successivamente all’interno di altri programmi televisivi e radiofonici, come Geo & Geo (nel 1995). Nonostante la definitiva soppressione alla fine degli anni ‘90, resterà uno dei programmi più amati della TV pubblica, anche e soprattutto per le accattivanti sonorità medievaleggianti della storica sigla Chanson Balladée, composta dal maestro Antonino Riccardo Luciani. Molto apprezzate anche le raffigurazioni dei mesi dell’anno, tratte dalle antiche stampe dell’incisore bolognese Giuseppe Maria Mitelli, che scorrono sulla sigla d’apertura. Diverse le parodie ispirate dall’almanacco, la più nota è quella messa in scena dal Trio (Marchesini-Lopez-Solenghi), all’interno del varietà Tastomatto (seconda metà degli anni ‘80).
2007 – Primo volo commerciale dell’Airbus A380.

Nati in questo giorno
Katy Perry – Nuova eroina del pop mondiale e icona fashion e sexy per il suo stile stravagante nel vestire e per le forme da pin-up. Con sei album all’attivo vanta oltre 45 milioni di copie vendute nel mondo e 135 milioni di singoli venduti sulle piattaforme digitali. Numeri impressionanti per una giovane californiana di Santa Barbara, sui documenti Katheryn Elizabeth Hudson, che esalta le doti canore nel coro della chiesa e debutta a 15 anni nel mondo discografico come artista gospel. Cambiato il nome d’arte in Katy Perry (assumendo il cognome della madre), nel 2008 sbanca le classifiche con l’album One of the Boys, disco di platino negli Stati Uniti, trascinato dalle hits I kissed a girl, “Hot n Cold” e “Thinking of You”. Pluripremiata per successi mondiali come Roar, “California Gurls” e “Firework”, è l’utente con più follower su Twitter (prima a superare la soglia dei 50 milioni), davanti a Justin Bieber, Barack Obama e Lady Gaga. Nel 2017 pubblica il quinto album, Witness, anticipato dal singolo “Chained to the Rhythm”. Nell’agosto 2020 arriva il sesto album: Smile. Festeggia 38 anni.
Pablo Picasso (1881/1973) – Un genio dell’arte in assoluto e tra i grandi maestri della pittura del Novecento. Nato a Málaga, nel sud della Spagna, e morto a Mougins nell’aprile del 1973, Pablo Picasso è una figura chiave nella storia dell’arte, per l’evoluzione delle forme che segnò con la sua produzione, influenzando profondamente le epoche successive. Considerato il padre del cubismo, i suoi lavori artistici si dividono in diversi periodi, corrispondenti a diversi momenti della propria vita: “periodo blu”, “periodo rosa”, “periodo africano”, “cubismo analitico” e “cubismo sintetico”. Alcuni ritengono che Picasso sia riuscito a realizzare i suoi quadri perché affetto da emicrania, ritenendo che i volti sproporzionati e tagliati in verticale siano effetto delle visioni spezzate che hanno coloro che soffrono di questa patologia. L’opera con cui viene maggiormente identificato è Guernica, che ricorda il bombardamento subito dalla popolazione civile dell’omonima città basca, durante la Guerra civile spagnola. Il dipinto è conservato al Museo nacional centro de arte reina Sofia di Madrid.

Eventi sportivi
1972 – Ciclismo, nuovo record dell’ora. A Città del Messico, grazie anche ai vantaggi dell’altura (circa 2.300 metri), è stato stabilito il nuovo record dell’ora di ciclismo dal campione Eddy Merckx che ha percorso 49,431 km. Il record verrà più volte battuto e sarà anche l’occasione per sperimentare nuove soluzioni offerte dalla ricerca tecnologica. Nel 1984, infatti, Francesco Moser batterà per primo il record di Merckx, utilizzando una bicicletta con le “ruote lenticolari” (ovvero senza raggi ma a disco pieno).

Proverbio/Citazione
Sono così felice di vivere in un mondo in cui esiste il mese di ottobre. Lucy Maud Montgomery
“Se dipingete, chiudete gli occhi e cantate” Pablo Picasso