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Il Buongiorno di Cuneo24

24 ottobre 2022 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 2003 l’aereo di linea supersonico Concorde effettua il suo ultimo volo di linea da New York a Londra

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:52 e tramonta alle 18:36. Durata del giorno dieci ore e quarantaquattro minuti. Fase lunare: luna nuova.

Santi del giorno
Sant’Antonio Maria Claret, vescovo.
San Maglorio, vescovo, abate.
San Luigi Guanella, sacerdote.

Avvenimenti
1917 – Disfatta di Caporetto. Nella storia dell’esercito italiano è ricordata come la madre di tutte le sconfitte, assimilata nella lingua nazionale come sinonimo di “disastro” e “pesante sconfitta”. L’episodio segnò una fase drammatica della Prima guerra mondiale, che vide prevalere temporaneamente le truppe austro-ungariche sulle potenze alleate (Francia, Gran Bretagna, Impero russo e Regno d’Italia). I fatti si svolsero lungo la valle dell’Isonzo, al confine con la Slovenia, teatro delle maggiori operazioni belliche dell’esercito guidato dal comandante Luigi Cadorna. Dopo undici scontri in quella stessa area, alle due di notte del 24 ottobre 1917 gli Austro-ungarici tentarono l’assalto al bunker di Caporetto, con un’astuta strategia. Distraendo gli avversari con l’artiglieria pesante, sfondarono a nord e a sud della linea difensiva italiana, piombando su Caporetto alle 3 del pomeriggio di quello stesso giorno. Il bilancio finale fu catastrofico per gli Italiani: 11mila morti, 30mila feriti e circa 300mila prigionieri. Numeri che spinsero il presidente del Consiglio dei Ministri, Vittorio Emanuele Orlando, a rimuovere Cadorna dall’incarico e a sostituirlo con il generale napoletano Armando Diaz. Fu quest’ultimo a guidare la storica resistenza lungo la linea del Piave e le altre vittoriose battaglie della Grande Guerra.
1929 – Crollo di Wall Street. In un tranquillo giovedì di ottobre, nel pieno di un periodo di grande prosperità economica per il paese, l’America si risvegliò bruscamente dal sogno di ricchezza per ritrovarsi a vivere uno dei peggiori incubi della sua storia. Per questo fu battezzato il giovedì nero della borsa. In questa data si materializzò l’inizio della crisi di Wall Street, culminato nel definitivo crollo del 29 ottobre (“martedì nero”). A determinarlo fu la corsa sfrenata alla vendita di azioni che bruciò il valore dei titoli, portando al collasso il mercato. In pochi giorni andarono in fumo gli investimenti di un milione di americani, per molti di essi i risparmi di una vita. Molti non ressero allo shock e si tolsero la vita gettandosi dai balconi del palazzo della borsa. Furono i primi tragici effetti della grande bolla speculativa che si era materializzata negli anni precedenti, in cui banchieri e speculatori senza scrupoli avevano falsato il mercato gonfiando il valore dei titoli e promettendo, con la complicità di consulenti disonesti, enormi guadagni ai piccoli investitori. Quelle poche sirene contrarie erano state messe alla gogna con l’accusa di antipatriottismo. Per gli Usa e l’Occidente ebbe inizio una drammatica stagione di disoccupazione e impoverimento che passerà alla storia con il nome di Grande Depressione. Al di qua e al di là dell’oceano si vedevano le stesse immagini: negli Usa, in Germania, in Gran Bretagna e in Italia milioni di disoccupati a marciare per protesta (le cosiddette “marce contro la fame”) e altrettanti disperati in fila per un tozzo di pane. Uno scenario che contribuì ad aumentare il consenso dei movimenti nazionalistici, portando al potere governi dittatoriali, in particolare in Germania. Negli Usa invece sul piano politico le elezioni portarono alla sconfitta dei repubblicani e all’elezione come presidente del democratico Franklyn Delano Roosvelt.
Il suo vasto piano di riforme noto come New Deal risanò l’economia e, da convinto sostenitore del “welfare state”, garantì ai cittadini diritti indispensabili (casa, istruzione, salute, reddito minimo). In quegli anni di crisi molti emigranti europei preferirono lasciare l’America e ritornare nel vecchio continente, tra questi la famiglia del noto presentatore televisivo Mike Buongiorno (episodio raccontato dallo stesso nella sua autobiografia “La versione di Mike”).
1980 – Il governo polacco legalizza il sindacato Solidarność.
2003 – L’aereo di linea supersonico Concorde effettua il suo ultimo volo di linea da New York a Londra.

Nati in questo giorno
Ezio Mauro – Cuneese di Dronero, è un esponente di primo piano del giornalismo italiano contemporaneo, per un decennio al timone di uno dei maggiori quotidiani nazionali: la Repubblica! Si forma alla testata torinese Gazzetta del Popolo, scrivendo numerosi articoli sul terrorismo nero degli anni di piombo, motivo per il quale finisce nel mirino del brigatista Patrizio Peci, in vista di un attentato che poi non ha luogo. Nel 1981 è corrispondente dagli Stati Uniti d’America per “La Stampa” (quotidiano che dirige dal 1992 al 1996) e nel 1988 inviato a Mosca per “la Repubblica”. Infine Eugenio Scalfari lo chiama a dirigere il suo storico giornale dal 1996 al gennaio 2016, quando a subentrargli è Mario Calabresi. Festeggia 74 anni.
Bob Kane (1915/1998) – La storia lo celebra come papà di Batman, ossia del secondo supereroe (dopo Superman) più popolare di tutti i tempi, fonte inesauribile per il cinema. Nato a New York, Robert Kahn buttò giù le prime storie di fumetti per la rivista Wow, What A Magazine nel 1936, approdando due anni dopo alla prestigiosa “National Comics”, poi ribattezzata DC Comics. Qui presentò la sua rivoluzionaria figura di supereroe, più freddo e spietato di Superman, privo di poteri straordinari ma con spiccate doti investigative esaltate da armi supertecnologiche. Investito a 23 anni da un successo planetario e da ricchi guadagni, accanto all’attività di fumettista coltivò parallelamente quella di pittore, riuscendo a vendere numerose tele a prezzi altisonanti. Chiamato a collaborare alla sceneggiatura di alcuni film (“Batman” del 1989 e “Batman Forever” del 1995) sull'”uomo pipistrello” di Gotham City, morì a Los Angeles nel novembre del 1998.

Eventi sportivi
1964 – Chiudono le Olimpiadi di Tokyo. La cerimonia di chiusura ha mandato in archivio i XVIII Giochi Olimpici di Tokyo 1964, i primi svoltisi nel grande continente asiatico. Vi hanno preso parte oltre 5.500 atleti in rappresentanza di 94 nazioni.
La pallavolo ha fatto il suo ingresso tra gli sport olimpici; i primi vincitori sono stati i sovietici in campo maschile e le giapponesi in quello femminile. Anche la tecnologia ha dato una mano. L’emisfero settentrionale per la prima volta ha benificiato dell’utilizzo del satellite statunitense Syncom III per la diffusione delle immagini delle gare. La pista di atletica ha finalmente otto corsie ed è stato adottato ufficialmente il cronometraggio elettrico. Sono stati migliorati moltissimi primati olimpici, però dopo le Olimpiadi verrà deciso di effettuare controlli medici più accurati. A Tokyo 1964, tra gli sport olimpici, ha fatto il suo ingresso il judo e il Giappone ha vinto tre categorie su quattro. Nella finale dei pesi massimi di pugilato il futuro campione Joe Frazier ha vinto nonostante la mano sinistra fratturata. L’Italia è quinta nel medagliere con 10 ori, 10 argenti e 7 bronzi. Nella ginnastica, Franco Menichelli ha vinto tre medaglie: oro nel corpo libero, argento agli anelli e bronzo alle parallele.

Proverbio/Citazione
Ottobre seminatore:
in terra il seme sogna il fiore,
sotterra il buio germoglio sa
che il sole domani lo scalderà. Gianni Rodari
“Il segreto della bellezza consiste nell’essere interessante.” Christian Dior