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Il Buongiorno di Cuneo24

17 ottobre 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:43 e tramonta alle 18:47. Durata del giorno undici ore e quattro minuti.

Santi del giorno
Sant’Ignazio di Antiochia, vescovo e martire.
San Fiorenzo di Orange, vescovo.
Santi Catervio, Severina e Basso, martiri.

Avvenimenti
1931 – Al Capone condannato per evasione fiscale. «Approfittatene ora, perché non mi rivedrete per un pezzo». Così Al Capone si rivolse ai cronisti che lo attendevano fuori dal tribunale, dopo che fu emessa nei suoi confronti la sentenza di condanna a 11 anni di carcere per evasione fiscale e al pagamento di un’ammenda di 80mila dollari. Si chiudeva così la carriera di uno dei più grandi criminali della storia americana. Alphonse Gabriel Capone, noto anche con il soprannome di Scarface (lo “sfregiato”, per una cicatrice che portava sulla guancia sinistra), era stato il capo indiscusso del crimine organizzato nella Chicago degli anni Venti, diventando in poco tempo il “nemico pubblico” numero uno. Figlio di immigrati italiani (il vero cognome era Caponi, modificato per errore dall’anagrafe statunitense), aveva iniziato prestissimo la carriera di gangster. Astuto negli affari e spietato con i nemici, Big Al riuscì in pieno proibizionismo ad accumulare ingenti ricchezze con il business degli alcolici, grazie alle protezioni politiche di cui godeva. Ciononostante, per il fisco risultava “nullatenente”, casa e automobile erano intestati alla moglie. Pertanto, vista l’impossibilità a reperire prove per incriminarlo degli omicidi commessi, si decise di incastrarlo proprio sulle tasse. Ad una squadra di agenti federali del Dipartimento del Tesoro, coordinati da Eliot Ness – noti come gli “Intoccabili” – fu affidato il compito di scandagliare la vita di Capone e dei suoi contabili alla ricerca di un pur piccolo indizio che portasse a lui. A incastrare il gangster un piccolo foglietto recante il suo nome, su cui fu costruito il piano accusatorio per incriminarlo di evasione fiscale, commessa tra il 1925 e il 1929. Si arrivò al processo che durò sei giorni e dove la difesa di Capone tentò l’ultima disperata carta corrompendo la giuria: quest’ultima venne cambiata la sera prima della sentenza e per “Big Al” non ci fu scampo. Ebbe il massimo della pena prevista e fu rinchiuso dapprima nel carcere di Atlanta e successivamente in quello di massima sicurezza di Alcatraz. Qui si ammalò di sifilide, che lo portò a una condizione di demenza e lo consumò fino alla morte, nel gennaio del 1947. Alla sua vita, e in particolare all’episodio del processo, sono stati dedicati numerosi film, tra cui resta celebre Gli Intoccabili del regista Brian De Palma, con Robert De Niro nella parte di Capone.
1973 – I paesi dell’OPEC iniziano un embargo del petrolio contro alcune nazioni occidentali ritenute responsabili di aver aiutato Israele nella sua guerra contro la Siria.
1977 – Autunno tedesco: quattro giorni dopo il dirottamento, il volo 181 della Lufthansa atterra a Mogadiscio, Somalia, dove una commando di GSG-9 libera tutti gli ostaggi rimasti a bordo.
1987 – Il 17 ottobre ricorre la giornata mondiale del rifiuto della miseria. Questa ricorrenza è stata indetta, per la prima volta, nel 1987, a Parigi, quando centomila persone che volevano difendere i diritti umani di ogni paese, condizione e origine, diretti dal padre Joseph Wresinski, si riunirono sul Sagrato dei Diritti dell’Uomo, al Trocadéro. Nel 1992 l’ONU diede ufficialità alla ricorrenza e da quell’anno, sempre il 17 ottobre, si ricorda quest’evento. Il padre Wresinski sintetizzò il senso di questa ricorrenza con queste parole: ”Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro”.

Nati in questo giorno
Fabri Fibra – Beniamino di migliaia di teenager e amanti del rap, Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, è considerato un po’ l’Eminem italiano, sia per i successi raccolti, sia per i contenuti forti e provocatori dei suoi testi. Nato a Senigallia, in provincia di Ancona, ha fatto il suo ingresso nel panorama rap underground verso la metà degli anni Novanta, suonando in una band e raggiungendo la notorietà da solista nel 2004 con l’album “Mr. Simpatia”. Vincitore di 7 dischi di platino e 2 dischi d’oro, raccolti con 7 album, ha tra i brani più popolari: “Applausi per Fibra”, “Bugiardo”, “In Italia” (con Gianna Nannini), Tranne te e “Le donne”. Nel 2011 si è misurato con la scrittura, pubblicando per Rizzoli il saggio Dietrologia – I soldi non finiscono mai, con la prefazione di Marco Travaglio. S’intitola Fenomeno, il nono album pubblicato nel 2017 e trascinato dall’omonimo singolo. Compie 46 anni.
Salvo D’Acquisto (1920-1943) – Uomo simbolo della secolare storia dell’Arma dei Carabinieri ed eroe nazionale, Salvo D’Acquisto nacque a Napoli da un’umile famiglia del quartiere Vomero. Arruolatosi nell’Arma a 19 anni, combatté sul fronte libico e, dopo essere rimasto ferito, venne destinato, in qualità di vicebrigadiere, alla stazione dei Carabinieri di Torrimpietra (oggi frazione del Comune di Fiumicino). Il 23 settembre 1943 andò incontro al suo tragico destino: si autoaccusò dell’attacco esplosivo contro i soldati tedeschi, scagionando 22 persone e facendosi fucilare al loro posto. Un sacrificio eroico che gli valse la medaglia d’oro al valor militare e il titolo di Servo di Dio, riconosciutogli nell’ambito del processo di beatificazione avviato da papa Giovanni Paolo II. Sepolto nella Basilica di Santa Chiara, a Napoli, ha ispirato alcune trasposizioni cinematografiche, tra cui una pellicola nel 1974 (protagonista Massimo Ranieri) e una miniserie televisiva (2003).

Eventi sportivi
1907 – Fondata l’Atalanta. Nel mese di ottobre del 1907, alcuni studenti liceali fondano la Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici “Atalanta”. Atalanta è il nome di una dea della mitologia greca. Nel 1913 nasce la sezione calcio e il 1914 è l’anno del riconoscimento ufficiale della società calcistica. Negli stessi anni la Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma assorbe il Football Club Bergamo e nel marzo 1913 inizia l’attività ufficiale. La federazione nazionale nel 1919 pone fine, però, alla crescente rivalità tra Bergamasca e Atalanta, imponendo l’esistenza nella città di Bergamo di una sola squadra nella prima categoria. Uno spareggio in campo neutro decide che sarà l’Atalanta a rappresentare i tifosi orobici nel mondo del calcio. Nel febbraio 1920, comunque, i due sodalizi si fondono, arrivando nel tempo alla definitiva denominazione di “Atalanta Bergamasca Calcio”. Anche la maglia di gioco diventa neroazzurra, prendendo il nero dalla bianconera a fasce dell’Atalanta e l’azzurro dalla Bergamasca. La storia del sodalizio sportivo è di tutto rispetto: è la squadra di una città non capoluogo di regione con il maggior numero di partecipazioni in serie A, da qui il titolo di “Regina delle Provinciali”; raggiunge la semifinale di Coppa delle Coppe nel 1988 e vince la Coppa Italia nel 1963; conquista 13 promozioni in serie A, di cui sei vincendo il torneo cadetto. Il terzo posto in classifica al termine del campionato 2018/19 costituisce il miglior piazzamento in serie A e qualifica i bergamaschi per la prima volta all’UEFA Champions League. Traguardi che l’Atalanta raggiunge anche nel campionato successivo.

Proverbio/Citazione
Tuoni d’ottobre, verrà un inverno caldo.
“Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!” Salvo D’Acquisto