Gli ospedali di Alba e Bra diventeranno “Cittadelle della Salute”

28 ottobre 2022 | 07:33
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Gli ospedali di Alba e Bra diventeranno “Cittadelle della Salute”

Sottoscritto tra il presidente regionale Cirio, l’assessore alla sanità Icardi, i sindaci di Alba e Bra e il direttore generale dell’azienda sanitaria CN2 un’intesa del valore di 46 milioni che eviterà la vendita delle due strutture dismesse nel 2020, trasformandole in Ospedali di Comunità

«Gli ex ospedali San Lazzaro di Alba e Santo Spirito di Bra diventeranno cittadelle della salute con le altre 91 case di cura e gli altri 29 ospedali di comunità che stiamo realizzando in tutto il Piemonte». È questo in sintesi il discorso che ha fatto nel tardo pomeriggio di ieri (27 ottobre)  nell’aula magna del nuovo ospedale di Verduno il governatore del Piemonte Alberto Cirio incontrando, insieme all’assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi,  i sindaci di Alba Carlo Bo e di Bra Gianni Fogliato e moltissimi degli amministratori di Langhe e Roero facenti parte dell’ASL CN2.

I quattro, insieme al direttore generale dell’azienda sanitaria CN2 Massimo Veglio, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede un abbuono di 46 milioni di euro che la ASL avrebbe dovuto restituire alla Regione vendendo i due immobili dismessi a seguito del trasferimento all’ospedale “Ferrero” di Verduno nell’estate del 2020.

In questo modo le strutture di Via Pierino Belli ad Alba e di Via Vittorio Emanuele a Bra saranno recuperate e diventeranno Ospedali di Comunità. Sono poi previste della Case di Comunità ad Alba, Bra, Canale, Cortemilia e Santo Stefano Belbo.

«A solo un anno dal nostro insediamento – ha ancora detto Cirio – siamo riusciti ad aprire l’ospedale di Verduno, che sembrava un’opera interminabile, ma con impegno e determinazione abbiamo concluso. Oggi diamo finalmente una soluzione anche agli edifici di Alba e Bra che ospitavano i vecchi ospedali, riempendoli di servizi sanitari per dare la giusta salute sotto casa alle richieste dei cittadini di Langhe e Roero per le prestazioni quotidiane meno complesse. In questo modo recuperiamo anche i due immobili, garantendo la vita nei centri storici di Alba e Bra».