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Fossano, nella casa di reclusione si presenta il libro “Senza sbarre”

21 ottobre 2022 | 09:00
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Fossano, nella casa di reclusione si presenta il libro “Senza sbarre”

Il volume, scritto da Cosima Buccoliero e Serena Uccello e pubblicato da Einaudi, è un’analisi sulle problematiche delle carceri e sulle misure da prendere per risolverle.

Fossano. Sarà una presentazione interamente dedicata ai detenuti quella che si svolgerà martedì 25 ottobre alle 15 presso la casa circondariale cittadina. Il volume che verrà presentato è “Senza sbarre”, scritto da Cosima Buccoliero e Serena Uccello (Giulio Einaudi Editore). Un libro che parla di carcere e di gestione dei detenuti, cercando di rispondere alle domande: può esistere un modello virtuoso di carcere? Un carcere diverso, dove si trova un’umanità che non ti aspetti, dove la pena mira al reinserimento e non si riduce alla sola punizione. Un carcere modello o un modello di carcere?

Con le autrici, Cosima Buccoliero Direttrice della Casa Circondariale di Torino e Serena Uccello giornalista del “Sole 24ore”, intervengono Assuntina Di Rienzo Direttrice, Ivana Tolardo Assessore del Comune di Fossano, Michela Revelli Garante dei Detenuti della Città di Fossano, Bruno Mellano Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Piemonte. Alla presentazione nel carcere, ne seguirà un’altra aperta alla cittadinanza, sempre martedì prossimo alle 17,45 presso Palazzo Sacco Hostello.

Molto soddisfatto dell’iniziativa Bruno Mellano, che ha dichiarato: “Ritengo molto significativo il fatto che le autrici abbiano potuto cogliere il mio invito e quello dell’Amministrazione pentenziaria fossanese a ben due presentazioni del volume “Senza sbarre” qui nella nostra Fossano. La Casa di Reclusione a custodia attenuata “Santa Catlina” ha intrapreso un percorso virtuoso per un carcere davvero “costituzionale”, un istituto che tenda sempre di più al recupero e al renserimento dei detenuti. L’esperienza di Bollate si è configurata, sin dalla sua apertura, come nuovo istitutto penitenziario “modello”, in un contesto sociale e territoriale ricco di opportunità come Milano.

L’esperienza di Fossano, con il restauro dell’inizio degli anni 2000 e con la trasformazione da Casa Circondariale a Casa di Reclusione a custodia attenuata, si sta configurando come un “modello” di carcere, nel nostro contesto piemontese ma anche nel quadro dei 190 carceri italiani. Il dialogo con gli attuali detenuti, con gli operatori penitenziari, ma anche con gli enti locali e la società esterna può essere un momento di confronto interessante e fecondo per prosegueri con convinzione sulla strada intrapresa”.