Esequie “europee” stamani venerdì 14 ottobre a Dronero

14 ottobre 2022 | 20:26
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Esequie “europee” stamani venerdì 14 ottobre a Dronero
Sizia Luigia in Massimo

L’ultimo saluto a Sizia Luigia, per tutti “Luisella”, in Massimo, moglie di Luigi

Un ultimo saluto che sa d’Europa quello di stamani 14 ottobre a Dronero.

Che arriva sul sagrato dei SS Andrea e Ponzio e che è partito da Aix en Provence e da Casa Massimo.

L’antico edificio, sobrio all’esterno ma caldo di secoli passati all’interno, è all’inizio di via Senatore Lombardi angolo via IV Novembre. Una grande costruzione a prima vista silenziosa, come in effetti è per molti periodi dell’anno, i suoi abitanti residenti in molti luoghi di Europa.

Oggi però questa parte di Dronero che ne porta bene nel mondo il nome è tornata: è mancata due settimane fa ad Aix en Provence Sizia Luigia in Massimo. Per tutti “Luisella”, moglie di Luigi Massimo, molto noto in città e non solo. Una vita con la moglie fra Europa e Usa funzionario delle Nazioni Unite, ma sempre legato alle sue origini (vedi la raccolta di un secolo di immagini sul sito escarton.it, i libri “Chaminar per borgate in Valle Maira”, ed. Ecomuseo Valle Maira, “Emanuele Massimo, Cronache di un notaio” ed. Coumboscuro).

Alle 10.30 di oggi le esequie in parrocchia e poi la collocazione dell’urna funeraria nella grande tomba della famiglia Massimo, all’ingresso del camposanto.

Luisella è nata nelle Langhe che con il marito Luigi, conosciuto in Inghilterra, ha percorso il mondo, ovunque lasciando un esempio di servizio, benevolenza ed accoglienza, testimoniato dagli amici che a Dronero l’hanno accompagnata per un ultimo saluto, narrando di lei con affetto. Una mamma “italiana” nel senso più aperto del termine, una mamma che è stata madre e chioccia, ma soprattutto volano per i suoi figlio partiti lontano, dove hanno trovato successo professionale ed apprezzamento. Luisella, esile esperta di cucina e nello stesso tempo saldo arco che sa lanciare le sue frecce lontano, per poi sempre raccoglierle, legame e perno di famiglia.
Oggi chi è andata lontano è lei.

“Ciao Luisella, averti conosciuta è bello, perché pensarti fa nascere un sorriso sereno” conclude Demetrio Zema, autore della descrizione che abbiamo riportato qui sopra.