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Il Buongiorno di Cuneo24

18 settembre 2022 | 08:04
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1851 usciva il primo numero del New York Times

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:08 e tramonta alle 19:40. Durata del giorno dodici ore e trentadue minuti.

Santi del giorno
San Giuseppe da Copertino, sacerdote, è il protettore dell’aeronautica, di astronauti, esaminandi e studenti.
Santa Riccarda, imperatrice.
Santa Sofia, martire.

Avvenimenti
1837 – Inaugurato il primo negozio Tiffany. Le sue creazioni sono l’oggetto del desiderio di tutte le donne che si fermano a fantasticare davanti alle sue luccicanti vetrine, proprio come la Holly Golightly del celebre film “Colazione da Tiffany”, che consacrò Audrey Hepburn tra le star di Hollywood. Eppure, il negozio che Charles Lewis Tiffany inaugurò nel 1837, al n° 259 di Broadway, era tutt’altro che una boutique esclusiva; al contrario si presentava più simile a un bazar dove si potevano acquistare vari articoli. Undici anni dopo ebbe inizio la fama dei diamanti di Tiffany, in seguito all’acquisto dei Gioielli della Corona francese annunciato a grandi titoli sulla stampa. Da allora si costruì un alone di mito attorno alla gioielleria newyorchese, alimentato dalla letteratura e dal cinema, nonché dalle donne famose che indossarono nel tempo sue creazioni: da Jacqueline Kennedy a Liz Taylor, passando per la già citata Hepburn. In Italia conta nove negozi, tra cui tre a Roma e altrettanti a Milano.
1851 – Primo numero del New York Times. Un trio di reporter di prim’ordine diede inizio all’avventura editoriale che avrebbe segnato la storia del giornalismo americano e non solo: The New York Times. In realtà, quando il 18 settembre del 1851 apparve per la prima volta in edicola, recava il nome di “The New York Daily Times” e solo sei anni più tardi avrebbe preso la dicitura definitiva, senza il “Daily”. Calato nel clima dell’America pre “guerra civile”, il nuovo quotidiano nacque su iniziativa di Henry Raymond (primo direttore, in carica fino al 1869), George Jones e E.B. Wesley. Espressione dell’area “liberal”, il “NYT” fu il primo giornale della “grande mela” a meritarsi un edificio costruito appositamente per ospitarlo e che finì per dare nome a quella che è ancora oggi una delle piazze più famose (per via anche delle suggestive celebrazioni del capodanno) della metropoli: Times Square. Trasferita la sede nel 2007 in un grattacielo di 52 piani firmato da Renzo Piano, il quotidiano ha una diffusione media, tra versione cartacea e digitale, di 1.865.318 copie al giorno. Con oltre 100 premi Pulitzer vinti, non ha eguali nel panorama editoriale statunitense, mentre la versione online è la più letta al mondo.
1939 – Lo show radiofonico Germany Calling inizia la propaganda nazista.
1964 – Sugli schermi arrivano gli Addams. Un ispettore scolastico bussa alla porta di una villa in stile vittoriano, dominata da un’atmosfera sinistra. È lì per portare tra i banchi di scuola i due ragazzi della famiglia, ma ben presto si accorgerà di essere finito in una gabbia di matti dandosela a gambe levate. Così debutta sugli schermi dell’ABC la serie televisiva della Famiglia Addams. L’umorismo nero della grottesca famiglia, ispirata all’omonimo fumetto ideato negli anni Trenta da Charles Addams, conquista presto un pubblico di tutte le età, rendendo celebri i personaggi della funerea casa di 001 Cemetery Lane. Ad accogliere il malcapitato ospite di turno è il fosco maggiordomo Lurch, una sorta di barcollante Frankenstein (non a caso to lurch significa “barcollare”). Tra cappi penzolanti, pelli di animali ruggenti e quadri spettrali, vivono i due bambini Mercoledì e Pugsley, uniti dalla passione per i giochi più sadici e pericolosi. I genitori sono Gomez, distinto ed eccentrico gentleman, e Morticia, pallida e seducente dark lady innamorata della sua pianta carnivora. Il più rappresentativo della famiglia è senza dubbio zio Fester, uno scapolone grassoccio e completamente calvo, che al terrificante aspetto simile al vampiro Nosferatu unisce l’animo giocherellone di un inguaribile Peter Pan. Completano il quadro personaggi secondari che resteranno ugualmente impressi nella memoria collettiva: dalla nonna al cugino Itt (un essere tutto ricoperto di capelli che parla un incomprensibile “grammelot”), passando per Mano, una mano mozza maschile che sbuca da scatole e cofanetti e dalla cassetta della posta. Al successo contribuirà non poco l’inconfondibile sigla scritta da Vic Mizzy, al ritmo di fischi e schiocchi di dita. La serie originale sarà trasmessa per due stagioni successive, ispirando due serie animate (nel 1973 e nel 1992) e tre film di discreto successo (1991, 1993, 1998).

Nati in questo giorno
Marco Masini – Nato a Firenze, è un cantautore salito alla ribalta negli anni Novanta, grazie al Festival di Sanremo che gioca un ruolo centrale in tutta la sua carriera. Si avvicina alla musica per caso, sin da piccolo e per seguire questa passione abbandona la scuola e studia musica. Dopo aver collaborato con Giancarlo Bigazzi alla realizzazione di colonne sonore (“Mediterraneo”, “Mery per sempre”, “Ragazzi fuori”), nel 1990 vince la categoria “nuove proposte” del Festival di Sanremo, con il brano Disperato incluso nell’album d’esordio Marco Masini. L’anno seguente torna sul palco dell’Ariston e conquista il terzo posto con Perché lo fai, aprendosi la strada al successo che si arresta nel 2000, quando decide improvvisamente di ritirarsi dalle scene, sentendosi perseguitato dai giudizi della critica e dalla “fama di jettatore”, affibbiatagli nell’ambiente musicale. Nel 2004 riparte da Sanremo che vince con la canzone L’uomo volante, tornando tra i protagonisti della platea musicale. Tra i cavalli di battaglia: T’innamorerai, Bella stronza, Ci vorrebbe il mare e Ti vorrei. Nel 2020 si classifica al quindicesimo posto al Festival di Sanremo con il brano Il confronto. Compie 58 anni.
Greta Garbo (1905/1990) – Icona universale della storia del cinema, celebre per il fascino e la classe del suo modo di recitare, che le fecero meritare l’appellativo di Divina. Nata a Stoccolma, Greta Lovisa Gustafsson, il vero nome, si trovò a 16 anni a passare dal lavoro di commessa a quello di comparsa in un film comico. Cambiato il nome in Greta Garbo (ispirandosi al re ungherese Bethlen Gabor, XVII secolo), debuttò come protagonista nel film “La leggenda di Gösta Berling” del 1924. Qui diede il primo assaggio di quel talento drammatico che toccò le punte più alte nella stagione d’oro degli anni Trenta, in pellicole come “Anna Christie”, “Romanzo”, “Margherita Gauthier”, “Ninotchka” (questi primi quattro le valsero altrettante nomination agli Oscar) e Anna Karenina (1935). Insignita dell’Oscar alla carriera nel 1955, la Garbo si spense al Medical Center di Manhattan, il 15 aprile del 1990.

Eventi sportivi
2011 – Argento, l’Italvolley torna sul podio. Agli Europei di pallavolo maschile 2011, la Nazionale italiana ritorna sul podio, dopo due edizioni sfortunate (6° posto nel 2007 e 10° nel 2009) e non all’altezza del magnifico e forse irripetibile periodo 1989-2005: nove edizioni sempre nei primi tre posti. È un argento perché in finale gli azzurri perdono per 3 a 1 contro la Serbia.

Proverbio/Citazione
Di settembre o porta via i ponti o secca le fonti.
“L’amore non è mai straniero
non è irregolare
non chiede un permesso” Marco Masini