A Palazzo Samone una mostra sulle città nell’ambito del Festival dei Luoghi Comuni

28 settembre 2022 | 13:00
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A Palazzo Samone una mostra sulle città nell’ambito del Festival dei Luoghi Comuni

Dal 7 al 30 ottobre, la rassegna curata da Marco Aime e dal direttore di Limes Lucio Caracciolo, proporrà anche una mostra di ritratti fotografici di alcune delle più rappresentative città del mondo.

Cuneo. “Città” è una delle parole chiave da cui parte la quarta edizione del Festival dei Luoghi Comuni, iniziativa ideata e organizzata dall’Associazione culturale CUADRI con la curatela dell’antropologo Marco Aime e di Lucio Caracciolo, Direttore di Limes. Un’edizione, quella del 2022, in cui le città, assieme ai “colori” e ai “punti di vista”, sono le grandi protagoniste.

Le città sono anche le protagoniste della mostra “Imagine All the People. Città, colori e punti di vista”, personale del torinese Pierpaolo Rovero allestita nelle sale espositive al primo piano di Palazzo Samone dal 7 al 30 ottobre e iniziativa collaterale del Festival.
La mostra propone infatti una cinquantina di ritratti di città realizzati a partire da un elemento caratterizzante, che potremmo definire un vero e proprio luogo comune.

Ogni opera è concepita come un racconto che parte dal titolo, che è per lo più un’azione (Londra beve il tè, Mumbai balla) o, altre volte, un elemento identitario (la cioccolata calda di Torino, il carnevale di Rio, i tappeti di Yazd), e dove la narrazione viene fatta attraverso la ripetizione continua dello stesso (oggetto o azione che sia) attraverso i vari personaggi che animano la scena, sia nelle strade, ma soprattutto sui balconi e all’interno delle finestre. Queste, infatti, sono per Pierpaolo Rovero le vere e proprie anime delle città: le luci accese al loro interno mettono in scena le persone che vi abitano e che, facendo tutte la stessa cosa, definiscono l’essenza delle città stesse.
Ogni città è animata dai personaggi reali o immaginari che l’hanno resa famosa e da una moltitudine di persone “anonime” ma altrettanto fondamentali e senza le quali la narrazione non esisterebbe nella sua essenza. C’è la tre volte santa Gerusalemme che prega, la stilosa Milano che fa shopping, Buenos Aires che balla il tango, Firenze cucina, Sana’a sorseggia il caffè, Hong Kong lavora, Padova studia, Napoli canta, Mosca gioca a scacchi, c’è Port-au-Prince che si rialza, Los Angeles che recita, Madrid fa l’amore, Chicago suona il blues, Venezia seduce, Bruxelles fa colazione. E poi c’è Cuneo che “bogia nen”.

Il ritratto che l’artista torinese dedica a Cuneo parte proprio dal famoso soprannome, ma la sua visione svela fin da subito come la presunta immobilità dei cuneesi – suggerita dalla traduzione letteraria dello stesso – non sia altro che un luogo comune.
Il quadro, inedito e realizzato appositamente per la mostra, verrà presentato dall’artista in occasione dell’inaugurazione venerdì 7 ottobre alle ore 18.30. La mostra sarà visitabile dal 7 al 30 ottobre, dal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 18.30.