Nuova sfida per Diego Colombari: record di velocità su handbike

30 agosto 2022 | 11:31
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Dal 6 al 20 settembre sarà l’unico cuneese in gara in Nevada per tentare l’impresa

Il campione Diego Colombari si sta preparando per una nuova sfida.

In questi giorni Diego si è allenato per l’ultima avventura che lo vedrà impegnato in Nevada dal 6 al 20 settembre prossimi.

Di cosa si tratta? Del WHPSC (World Human Powered Speed Challenge), per battere il record di velocità su handbike.

Un progetto per il quale era già stato contattato dal Politecnico di Torino nel 2020 poi il Covid ha fermato tutto.

Il team studentesco formato da circa 60 persone, progetta appunto veicoli a propulsione umana. La competizione si svolge a Battle Mountain, in Nevada (U.S.A.), da 21 anni. L’evento ospita team studenteschi e privati provenienti da diverse parti del mondo che si sfidano per raggiungere velocità da record grazie alla sola pedalata umana: nessuna batteria, cella solare o supporto motore è permesso. Questa gara contro ogni limite è resa possibile proprio dalle caratteristiche della cittadina americana: Battle Mountain presenta infatti uno dei rettilinei più lunghi e regolari del pianeta. A 1408 metri sul livello del mare, 5 miglia di strada asfaltata permettono ai rider di accelerare il più possibile prima della trappola di 200 metri in cui viene misurata la loro velocità. Nel corso degli anni i prototipi si sono evoluti enormemente e nel 2016 Todd Reichart, su Eta, ha raggiunto l’incredibile velocità di 144.17 km/h (89.59 MPH), superando ogni record e mantenendolo imbattuto fino al giorno d’oggi.

La corsa è divisa in quattro fasi principali:
Start
I prototipi sono portati allo start, dove ogni team aiuta i propri ciclisti a partire. Il prototipo può essere spinto da una sola persona per non più di 15 metri e questa è una fase cruciale per evitare il ribaltamento.

Run
I ciclisti iniziano la loro rincorsa lunga 8 chilometri. Il profilo di potenza da seguire viene opportunamente calcolato tramite degli algoritmi di analisi delle performance e questa corsa richiede una performance fisica davvero dura: il rider deve pedalare con forza in uno spazio angusto e con poca aria di ricircolo, spesso vedendo fuori solamente tramite degli schermi collegati a telecamere, o attraverso piccoli plexiglass nella carena.

Timing
Una volta percorsi gli 8 chilometri di rincorsa i ciclisti passano attraverso la trappola di velocità, un tratto di strada lungo 200 metri e contiene dei rilevatori laser che percepiscono il passaggio dei veicoli calcolandone la velocità media. Il risultato verrà preso in considerazione solo sotto determinate condizioni del vento.

Catching
Dopo aver opportunamente diminuito la loro velocità in frenata, i rider vengono aiutati a fermarsi e fatti uscire dal prototipo. La run è conclusa.

Quella del 2022 vedrà per la prima volta partecipare la categoria dei diversamente abili appunto rappresentata dal nostro Diego Colombari. Di recente ha potuto provare il prototipo sul Circuito sperimentale Balocco e poi a Stupinigi.

Cerberus è il primo prototipo a propulsione a braccia del Team Policumbent. Progettato con l’intenzione di battere l’attuale record del mondo di 83,46 km/h e di tentare di raggiungere la straordinaria velocità di 100 km/h. Ha 3 ruote, come il numero di teste della bestia mitologica dalla quale ha preso il nome.

Diego ha riferito a Cuneo24 di esser pronto per questa nuova prova che ama definire “un’opportunità di affrontare una sfida diversa”. La sua presenza vuole anche esser in onore del padre che aveva fortemente voluto per lui una bici in carbonio.

“Buona fortuna Diego, tifiamo per te!” è il messaggio arrivato per questa nuova avventura dal comitato paralimpico del Piemonte.