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Il Buongiorno di Cuneo24

14 agosto 2022 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1893 nasceva la targa automobilistica

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:27 e tramonta alle 20:42. Durata del giorno quattordici ore e quindici minuti.

Santi del giorno
San Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire.
Sant’Alfredo, vescovo.
Sant’Arnolfo di Soissons, vescovo.

Avvenimenti
1385 – I castigliani vengono sconfitti dai portoghesi nella battaglia di Aljubarrota.
1415 – I portoghesi, guidati dal principe Enrico il Navigatore, conquistano la città di Ceuta.
1480 – La battaglia di Otranto. Termina la battaglia di Otranto, che ha visto contrapposti per due settimane gli invasori turchi, sbarcati in una baia chiamata poi “dei turchi”, e gli otrantini del Regno d’Aragona. Sul colle della Minerva vengono giustiziati 800 otrantini che si erano rifiutati di rinnegare la fede cristiana. Le loro spoglie, dei Beati Martiri di Otranto, sono conservate nella cattedrale della città otrantina. Oltre alle numerose perdite umane, vengono distrutti abitazioni ed edifici storici, tra cui il monastero di San Nicola di Casole, che ospitava una delle biblioteche più ricche d’Europa. Seguirà una lunga e sanguinosa guerra di liberazione che si concluderà il 10 settembre 1481, con la resa dei turchi che riconsegneranno la città al duca Alfonso di Calabria.
1893 – Nasce la targa automobilistica. Nel pieno della Seconda rivoluzione industriale (1870-1920) e a sette anni dalla presentazione della prima automobile con motore a scoppio (la storica Patent Motorwagen di Karl Benz), a Parigi si avvertì la necessità di regolare la crescente circolazione di veicoli a motore. Fu così che, il 14 agosto del 1893, l’amministrazione comunale emanò un’ordinanza di polizia, con cui si rendeva obbligatorio, per tutte le vetture pubbliche, l’utilizzo di una targa di riconoscimento. Si trattava di una placca in metallo, con numeri bianchi su sfondo nero. Tre anni dopo vennero adottate anche in Germania, mentre nel 1898 l’Olanda fu il primo paese ad introdurre una targa nazionale. Provvedimenti simili si erano registrati prima del 1893 nella stessa Francia e nei domini dello Stato Pontificio, ma avevano riguardato mezzi trainati da cavalli, come calessi e carri. In Italia un primo sistema di immatricolazione si ebbe con il Regio Decreto 416 del 28 luglio 1901, che limitava l’obbligo delle targhe alle automobili in servizio pubblico. Tuttavia forma, contenuto numerico e dimensioni erano a discrezione dei proprietari. Nel 1905 si provò a fare ordine citando nella targa la provenienza geografica: in pratica ogni serie era aperta da un numero di colore rosso (distinto dagli altri bianchi) che identificava la provincia di appartenenza. Quest’ultima, dal 1927, venne indicata con una sigla, eliminata nel 1994 e riammessa (in dimensioni più piccole) dal 1999. La personalizzazione della targa è ammessa in alcuni paesi, in particolare negli Stati Uniti d’America, a condizione che non contenga messaggi blasfemi e osceni.

Nati in questo giorno
Raoul Bova – Nato a Roma, è un attore considerato tra i più affascinanti del panorama italiano. Da adolescente si affaccia al mondo del nuoto e durante il servizio militare riveste l’incarico di istruttore di nuoto. Successivamente segue corsi di recitazione per diventare attore, esordisce in TV in alcune miniserie fino ad ottenere la fama con il film di Carlo Vanzina Piccolo grande amore (1993). Ottiene poi ruoli rilevanti, su tutti quello del commissario Breda in La Piovra e del Capitano dei Carabinieri Ultimo, e compare in numerose fiction e mini serie TV. Nel 2003 recita insieme a Giovanna Mezzogiorno nel film La finestra di fronte, diretto da Ferzan Ozpetek. Tra le pellicole più rinomate in cui figura: Scusa ma ti chiamo amore, Baarìa, Out of the Night, The Tourist. Attivo in ambito sociale, è socio fondatore della Fondazione Capitano Ultimo Onlus contro l’attività della criminalità organizzata e per la legalità. È stato nominato Ambasciatore di buona volontà della FAO. Nel 2013 recita in Buongiorno papà di Edoardo Leo, che gli fa ottenere una nomination al Nastro d’argento. Nel 2016 debutta come produttore con la serie TV “Fuoco amico TF45 – Eroe per amore”, in cui recita accanto a Megan Montaner. Nel 2018 è papa Sisto IV nella serie TV I Medici Festeggia 51 anni.
Susanna Camusso: Nata a Milano, è la prima donna a guidare il maggiore sindacato italiano, la CGIL, rappresentando i diritti degli oltre 5 milioni e mezzo di iscritti. Si avvicina al sindacato durante gli anni universitari e già a 22 anni si ritrova dirigente locale della FIOM milanese, sindacato dei metalmeccanici della CGIL, mantenendo il ruolo per vent’anni. Nel 2001 sale ai vertici regionali della CGIL, assumendo la carica di segretario generale della Lombardia. Nove anni più tardi sale alla ribalta nazionale, con l’elezione a vicesegretario generale vicario che le apre la strada alla massima carica della CGIL, raggiunta cinque mesi dopo: il 3 novembre del 2010, con il 79% dei voti, viene eletta segretario generale, subentrando a Guglielmo Epifani. Riceve un secondo mandato dal congresso di maggio 2014. Per la prima sigla sindacale italiana si apre una nuova linea, che grazie alla Camusso va intercettare maggiormente i disagi delle donne, rispetto alle condizioni lavorative e alla dignità come persona; problematiche che la stessa Camusso affronta attraverso il movimento delle donne e l’associazione “Usciamo dal Silenzio”, di cui è promotrice. Rimane in carica fino al 24 gennaio 2019, quando viene eletto segretario generale Maurizio Landini. Compie 67 anni.

Eventi sportivi
2004 – Nella sciabola, oro per Montano. Alle Olimpiadi di Atene 2004, nella gara di sciabola individuale maschile, Aldo Montano conquista l’oro. Nella gara a squadre, invece, contribuisce al secondo posto del team azzurro. Nella sua carriera Montano vince altre due medaglie olimpiche, due bronzi, sempre nelle competizioni a squadre a Pechino 2008 e a Londra 2012.

Proverbio/Citazione
Chi vuole buon mosto zappi la vigna d’Agosto e chi vuol l’uva grossa zappi la proda e scavi la fossa.
“Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere” Enzo Ferrari