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Il Buongiorno di Cuneo24

6 agosto 2022 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1932 apre la mostra del cinema di Venezia: il primo festival della storia dedicato al cinema

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:18 e tramonta alle 20:54. Durata del giorno quattordici ore e trentasei minuti.

Santi del giorno
Trasfigurazione del Signore.
San Salvatore.
San Cremete, abate.

Avvenimenti
1919 – Esordio dell’eroe Zorro. Nella California della prima metà dell’800, costellata di missioni e ranchos, il popolo vive sotto il giogo dei dominatori spagnoli, tra povertà e ingiustizia. Qui vive Don Diego Vega assieme al suo servitore sordomuto Bernardo e all’innamorata Lolita Pulido. Don Diego nella vita di tutti i giorni si comporta come un nobile ricco e lezioso. Quando c’è da aiutare la povera gente e scombinare i piani dell’infido capitano Ramon, però, si trasforma in un eroe mascherato e dal mantello nero, abile spadaccino e astuto come una volpe. Richiamandosi alle qualità di questo animale, lo scrittore pulp statunitense Johnston McCulley decide di chiamare Zorro (traduzione spagnola di “volpe”) l’eroe del suo romanzo d’esordio, La maledizione di Capistrano, pubblicato in cinque puntate sulla rivista pulp Argosy All Story Weekly, a partire dal 6 agosto 1919. Il romanzo sarà pubblicato con un nuovo titolo, Il segno di Zorro (“The mark of Zorro” nella versione originale), dopo l’uscita dell’omonimo film muto – nel novembre dell’anno successivo – che segnerà l’inizio del successo del supereroe mascherato. Seguiranno numerose serie televisive, fumetti, cartoni animati e oltre venti film, tra cui i più celebri vedranno avvicendarsi nei panni del protagonista grandi attori del calibro di Tyrone Power (1940), Guy Williams (1958), Alain Delon (1975) e Antonio Banderas (1998). A lui si ispireranno autori di altri supereroi, su tutti Bob Kane creatore negli anni Trenta del celebre Batman, la cui storia inizia con i genitori brutalmente assassinati dopo aver visto al cinema Il segno di Zorro. Sulla presunta storicità del personaggio saranno avanzate diverse ipotesi, alcune intrise di elementi fantastici come quella raccontata dalla celebre scrittrice Isabelle Allende nel suo romanzo Zorro. L’inizio della leggenda; più accreditata e basata su fonti storiche la tesi del paleografo italiano Fabio Troncatelli, che fa risalire il personaggio all’avventuriero irlandese William Lamport, sottolineando la comune appartenenza alla massoneria e all’anticlericalismo.
1932 – Apre la mostra del cinema di Venezia: il primo festival della storia dedicato al cinema apre i battenti sulla terrazza dell’Hotel Excelsior di Venezia. La manifestazione – nata su iniziativa di Luciano De Feo, capo dell’Istituto del cinema educativo, e del conte Giovanni Volpi di Misurata, presidente della Biennale – raccoglie dal 6 al 21 agosto attori e registi di fama mondiale e 300 giornalisti accreditati da diverse nazioni. L’edizione inaugurale non si presenta come una competizione vera e propria, tant’è che non sono previsti premi. Tuttavia partecipano film destinati a diventare grandi classici del cinema. Gli Stati Uniti fanno la parte del leone con 12 pellicole presentate, più staccati Francia, Italia e Germania. Il primo film proiettato è Dr. Jekyll and Mr. Hyde di Rouben Mamoulian. Dopo un intervallo “danzante” nei lussuosi saloni dell’Excelsior, viene proiettato il primo film italiano, Gli uomini, che mascalzoni… di Camerini, che lancia come divo Vittorio De Sica. Tra le opere di maggior pregio in concorso: Proibito del celebre regista americano Frank Capra e Frankenstein (il primo in assoluto) di James Whale. Accanto a queste passano sullo schermo le recenti pellicole di mostri sacri della regia (quali Raoul Walsh, Ernst Lubitsch, Howard Hawks etc), che riuniscono i principali divi dell’epoca, come Greta Garbo, Clark Gable, John Barrymore e Joan Crawford. Non sarà una giuria, bensì un referendum indetto tra il pubblico presente alla rassegna, ad assegnare i riconoscimenti ufficiali. Tra i premiati: il russo Nikolai Ekk (“miglior regista” per Il cammino verso la vita), Fredric March (“migliore attore” per Dr. Jekyll and Mr. Hyde), Helen Hayes (“miglior attrice” per Il fallo di Madelon Caudet). Con la seconda edizione, nel 1934, sarà introdotta la Coppa Mussolini per il miglior film, a partire dalla terza la Coppa Volpi premierà i migliori attori di ogni edizione. Bisognerà attendere il 1949 per vedere istituito il premio Leone di San Marco (simbolo della città), che diverrà definitivamente Leone d’oro dal 1950 in poi. Per quanto riguarda la sede della mostra, nel 1937 sarà inaugurato al Lido il Palazzo del cinema, destinato a rimanere la sede istituzionale della rassegna.
1945 – L’atomica su Hiroshima. Alle 8 di mattina le cucine di Hiroshima sono in piena attività per preparare il primo pasto della giornata. Le scuole sono pronte ad accogliere gli studenti (agosto in Giappone non è un mese festivo) e centinaia di operai varcano i cancelli della Mazda, nota casa automobilistica fondata qui nel 1920. Poco prima la stazione radar ha captato tre velivoli americani entrati nello spazio aereo giapponese. Un numero ritenuto esiguo dalle autorità militari, che decidono di non dare l’allarme aereo. Alle 8.15 circa il bombardiere B-29 Superfortress, ribattezzato Enola Gay (dal nome della madre) dal pilota Paul Tibbets, sgancia Little Boy nome in codice della bomba nucleare all’uranio. Quarantatré secondi dopo, a meno di 600 metri dal suolo, l’ordigno esplode provocando un lampo di luce accecante e un enorme fragore (i giapponesi lo ricordano con l’espressione pika-don, ossia “luce-tuono”). Una potenza esplosiva pari a 13mila tonnellate di tritolo, che in pochi istanti annienta 68mila vite umane e ne ferisce mortalmente circa 76mila. Di alcuni corpi rimane soltanto l’ombra impressa sulle pareti; altri finiscono bruciati, martoriati dalla pioggia radioattiva o sepolti dalle macerie dei 70mila edifici distrutti (il 90% del totale). È il tragico bollettino del primo bombardamento atomico della storia cui, 3 giorni dopo, seguirà quello su Nagasaki. Un’apocalisse che proseguirà con gli hibakusha, i sopravvissuti, il 20% dei quali rimarrà affetto da avvelenamento da radiazioni e da necrosi, portando il numero delle vittime a più di 200mila (solo per Hiroshima). Le autorità giapponesi non si accorgono subito di quanto è accaduto (anche a causa del black out dei collegamenti radio) e solo dopo un volo di ricognizione sulla città si prende coscienza del disastro: un silenzio cupo regna su Hiroshima completamente rasa al suolo e avvolta dalle fiamme. La tesi dell’attacco atomico come unica opzione possibile, per non sacrificare ulteriori vite umane in una complicata operazione militare, sostenuta per anni dagli USA sarà smentita da documenti emersi successivamente. Tra questi, il telegramma inviato da Tokio da un diplomatico tedesco – intercettato dai servizi segreti americani ma tenuto segreto – in cui si parlava di «situazione disperata» e della volontà delle forze armate giapponesi di arrendersi anche a condizioni dure. Ciò sembra suffragare un’altra tesi, secondo cui la decisione di utilizzare l’atomica è stata dettata da ragioni politiche, tese a dimostrare la forza bellica degli Stati Uniti agli occhi degli, allora, “alleati” sovietici. Contro l’orrore delle bombe atomiche si pronunceranno scienziati di fama mondiale, su tutti Albert Einstein che insieme al filosofo Bertrand Russel presenterà a Londra, nel 1955, un manifesto introdotto dalla celebre frase «Ricordatevi della vostra umanità, e dimenticate il resto».
1991 – Inizia l’era di internet. Il 34enne Tim Berners-Lee, ricercatore del Cern, trova la soluzione al problema di come condividere i documenti tra studiosi, sviluppando un software basato sul concetto di ipertesto, che lui stesso battezza come World Wide Web. Il sito che mette in rete è il primo della storia e inaugura ufficialmente l’era di internet. «Il web è più un’innovazione sociale che un’innovazione tecnica. L’ho progettato perché aiutasse le persone a collaborare, e non come un giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del Web è migliorare la nostra esistenza reticolare». Con queste parole Tim ricorda lo scopo principe della sua invenzione, nata per essere utilizzata soltanto dalla comunità scientifica. Le sue intuizioni su url, http e linguaggio html spianano la strada ai successivi perfezionamenti, in particolare dopo la decisione del Cern, nell’aprile del 1993, di rendere pubblica la tecnologia alla base del Web, rinunciando ai diritti d’autore. Il passo successivo sarà la nascita del primo browser, Mosaic (1993), e del primo motore di ricerca, che permette a chi è connesso di poter “navigare” in rete.

Nati in questo giorno
Geri Halliwell – Nata a Watford, nel sud-est dell’Inghilterra, è una cantautrice britannica tra le più note del genere pop. Dopo aver iniziato come modella, nel 1994 rispondendo a un annuncio diviene un componente delle Spice Girls, band tutta al femminile composta da Melanie C, Melanie B, Emma Bunton e Victoria Beckham. Con loro, in soli quattro anni, raggiunge il tetto del mondo: oltre 75 milioni di dischi venduti e primato del gruppo femminile di maggior successo di tutti i tempi. Nel 1998 si lancia come solista e anche qui il successo non si fa attendere: il primo album Schizophonic vende 3 milioni di copie e conquista il doppio Disco di platino nel Regno Unito. Fino al 2001 staziona ai primi posti delle classifiche di tutto il mondo con brani come Look at Me, Mi Chico Latino, Lift Me Up, It’s Raining Men. Intrapresa dal 2007 la carriera di scrittrice di racconti per bambini, Geri Halliwell torna alla ribalta nel 2013 con il singolo Hall of Me, che anticipa il quarto album, e nel 2017 con il brano Angels In Chains. Festeggia 50 anni.
Alexander Fleming (1881/1955) – Nato a Lochfield, nella regione scozzese dello Ayrshire Orientale, viene ricordato come una delle figure più eminenti della storia della medicina. La scoperta della penicillina, condotta in qualità di medico, biologo e farmacologo, contribuì a salvare milioni di vite. Laureatosi in Medicina a Londra, si formò al Saint Mary’s Hospital, risultando lo studente più brillante. Destinato a una carriera di chirurgo, l’incontro con il noto batteriologo Almroth Wright, nel 1902, gli cambiò la vita. Costui lo convinse a entrare all’Inoculation Department del Saint Mary Hospital. L’obiettivo di Wright era di passare dalla vaccinazione preventiva a quella terapeutica. Fleming mostrò la strada giusta nel 1928, riuscendo a isolare la sostanza antibiotica penicillina dal fungo Penicillium notatum. Tredici anni dopo, il patologo australiano Howard Walter Florey e il collega tedesco Ernst Boris Chain, entrambi studiosi dell’Università di Oxford, testarono per la prima volta la penicillina su un paziente terminale. Nel 1945, Fleming e i due studiosi di Oxford furono insigniti del Nobel per la Medicina, «per la scoperta della penicillina e dei suoi effetti curativi in molte malattie infettive». Nominato Rettore dell’Università di Edimburgo nel 1951, quattro anni dopo morì a Londra e venne sepolto nella cripta di Saint-Paul, onore riservato a ben pochi sudditi di “Sua Maestà”.

Eventi sportivi
1985 – Matt Biondi sotto i 49”. Il continuo miglioramento dei tempi nelle prestazioni sportive a volte trova dei limiti che per un periodo sembrano invalicabili. Matt Biondi, famoso nuotatore statunitense che al termine della sua carriera avrà vinto 11 medaglie olimpiche (di cui otto ori!), riesce a scendere sotto i 49 secondi nei 100 metri stile libero: 48”95, in occasione degli USA Summer Nationals. Nel corso degli anni successivi questo primato verrà migliorato più volte, due volte dallo stesso Biondi (48″42 il 10 agosto 1986) fino ad arrivare ai 46″91 del brasiliano César Cielo Filho, record stabilito il 30 luglio 2009, durante i Mondiali di Roma.

Proverbio/Citazione
Di agosto, le campane non si ascoltano.
“A volte si trova ciò che non si cerca.” Alexander Fleming