“Per secretare l’interpellanza di Sturlese era meglio non ammetterla”

30 luglio 2022 | 08:52
Share0
“Per secretare l’interpellanza di Sturlese era meglio non ammetterla”
Il disappunto di Ugo Sturlese per la secretazione della discussione sull'interpellanza durante il consiglio comunale

La riflessione di Armanda Bellazzini (presidente dell’associazione “Di Piazza in Piazza”): “Chiedo se questa gestione della questione non sia poco rispettosa del cittadino, se non lasci adito a sospetti e mi chiedo se ci sarà qualcuno fra la Sindaca, il consigliere coinvolto, il presidente del consiglio comunale, che voglia rimediare comunicando le conclusioni di quella seduta secretata”

Scrive Armanda Bellazzini, presidente dell’associazione “Di Piazza in Piazza”.

“Scrivo in riferimento al consiglio comunale del 25 ultimo scorso ed in particolare all’interpellanza secretata in quanto contenente riferimenti a persone singole e giuridiche coinvolte in procedimento giudiziario
Premetto di non essere interessata al perché e per come delle vicende giudiziarie del consigliere in questione, ma semplicemente e solo a trovare un finale sensato a quella seduta segreta.

Prima della trasmissione on line del consiglio, leggo dal sito del comune i documenti che si riferiscono ai lavori ed è lì che trovo l’interpellanza alla Sindaca del consigliere Sturlese, scopro la spiacevole situazione giudiziaria di un consigliere, e mi interesso a quale sarà la posizione della prima cittadina sull’opportunità di avere in amministrazione persone con qualche problema giudiziario, caso non isolato in giro per l’Italia. Con perplessità seguo la secretazione dei lavori del consiglio proprio nel momento in cui dovrebbero arrivare le risposte al quesito, ascolto le motivazioni del presidente del consiglio, che allontana il pubblico
presente e chiude il collegamento youtube , mi dico che possono essere plausibili ed attendo la ripresa del collegamento.

Le parole del presidente del consiglio che annunciano la ripresa dei lavori con l’argomento successivo, mi lasciano di stucco: non il minimo report su quanto successo nella seduta secretata, non il minimo accenno sulle conclusioni alle quali si era giunti.Cosa ne pensi sull’argomento la Sindaca,cosa di grande interesse pubblico, i consiglieri presenti lo sapranno, ma non noi pubblico, non i giornali, ma che modo è? E la trasparenza? Si è creata una domanda senza provvedere alla risposta.

Concludo che sarebbe stato meglio non ammettere proprio l’interpellanza del consigliere Sturlese, meglio sarebbe stato non pubblicarla sul sito del comune. Visto che la conclusione della prima fase dell’iter giudiziario a carico del consigliere coinvolto è della fine di giugno, che i giornali non avevano pubblicato la notizia, il PD cuneese non ne aveva parlato, che l’interessato non aveva sentito il bisogno di spiegarsi con il suo elettorato, perché sollevare il problema proprio con la pubblicazione sul sito del comune dell’interpellanza del consigliere Sturlese così circostanziata per poi lasciarla senza risposta pubblica?

Chiedo se questa gestione della questione non sia poco rispettosa del cittadino, se non lasci adito a sospetti e mi chiedo se ci sarà qualcuno fra la Sindaca, il consigliere coinvolto, il presidente del consiglio comunale, che voglia rimediare comunicando le conclusioni di quella seduta secretata,non perché ci sia una norma che lo imponga, ma perché i personaggi pubblici, come tali, accettano di rinunciare ad una parte della loro privacy, perché accettando i voti sottoscrivono implicitamente l’impegno a dar conto delle loro scelte agli elettori, perché non ci si può sempre trincerare dietro le norme. Aspetto chiarimenti e con me tante altre persone che hanno seguito la vicenda, sicuramente”.