Nuovo ospedale, Boselli: “sindaco chieda a Regione tempi certi e piano copertura finanziaria”

5 luglio 2022 | 18:35
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Nuovo ospedale, Boselli: “sindaco chieda a Regione tempi certi e piano copertura finanziaria”

“Lo faccia come credo sia il caso in una situazione ormai di emergenza, in Consiglio Comunale, confidando nell’appoggio di tutte le forze responsabili dell’Assemblea”, chiede il consigliere comunale capogruppo degli Indipendenti

Scrive Giancarlo Boselli, consigliere comunale del gruppo Indipendenti.

Gentile Direttore,

domani e dopo, due importanti convegni metteranno ancora una volta sotto i riflettori la grave situazione della sanità cuneese. Pensare di poter separare la questione dell’immediato, cioè lo stato di crisi attuale dell’Ospedale, dalla necessita di realizzare al più presto la nuova struttura ospedaliera scegliendo dove costruirla è un errore. 

L’abbandono, che sembra inarrestabile, dei medici verso altre realtà, dipende si da una carenza amministrativa e organizzativa della attuale Direzione, completamente abbandonata a se stessa ma è soprattutto l’incertezza sul futuro del Santa Croce che pesa. È una struttura, che così com’è ha un tempo di vita ormai limitato e spinge al fuggi fuggi. 

Com’è potuto accadere che si sia arrivati a questo punto? Che oltre 30 milioni di euro stanziati per l’adeguamento antisismico e antincendio siano stati bloccati in attesa del nuovo ospedale che è a punto zero? Che non si sia data priorità nel piano regionale al nostro Ospedale? Che a tutt’oggi, nei bilanci di Regione e altri enti, al di là di ridicole dichiarazioni dell’Assessore Regionale Icardi, non ci sia un euro per il nuovo Ospedale? Presto in Consiglio Comunale riapriremo la discussione che qualcuno ha voluto liquidare in fretta e cercheremo di capire meglio alla luce della situazione dove dovrà essere seriamente collocato il nuovo edificio.

Ci sono delle responsabilità precise? Oppure nessuno è responsabile di una mancata seria programmazione? La realtà è comunque di una emergenza accertata. 

Che fare, come riavviare un’inversione di tendenza? Due cose servono adesso: il Sindaco chieda alla Regione di intervenire subito con un segno forte di attenzione, cambiando la Direzione con una più adeguata ad affrontare le emergenze immediate, seguendola da vicino e supportandola con attenzione. Occorre ricreare un clima di collaborazione con i responsabili dei reparti, riaprire il confronto con i sindacati dei medici, infermieri personale amministrativo, fare azione di indirizzo con la controllata AMOS. Il Sindaco chieda in modo chiaro e netto un impegno alla Regione entro fine settembre sui tempi certi di realizzazione del nuovo ospedale e del piano di copertura finanziaria. Lo faccia come credo sia il caso in una situazione ormai di emergenza, in Consiglio Comunale, confidando nell’appoggio di tutte le forze responsabili dell’Assemblea.