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Il Buongiorno di Cuneo24

28 luglio 2022 | 08:05
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1896 veniva fondata la città di Miami

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:08 e tramonta alle 21:05. Durata del giorno quattordici ore e cinquantasette minuti.

Santi del giorno
Santi Nazario e Celso, martiri.
Sant’Innocenzo I, papa.
Santi Procoro, Nicanore, Timone, Parmenas e Nicola, diaconi.

Avvenimenti
1896 – Fondata la città di Miami. Città tra le più cosmopolite degli Stati Uniti d’America, Miami è considerata la terza porta d’ingresso della Confederazione dopo New York e Los Angeles, meta di una crescente immigrazione dai paesi latinoamericani. Recenti statistiche (2015) parlano di circa 441mila abitanti, mille volte quelli che contava nel 1896, quando venne fondata ufficialmente. La sua nascita maturò grazie all’iniziativa di una ricca proprietaria terriera, Julia Tuttle, che convinse il magnate delle ferrovie, Henry Flagler, a prolungare in quell’area la linea della Florida East Coast Railroad. Incerti se chiamarla Flagler, alla fine gli abitanti optarono per la versione americanizzata dell’antico nome Mayaimi, utilizzato dai nativi americani per indicare l’attuale Lago Okeechobee.
1914 – Scoppia la Grande Guerra. Un mese dopo l’assassinio a Sarajevo dell’arciduca d’Austria Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia Chotek, per mano del rivoluzionario bosniaco Gavrilo Princip, l’Austria dichiara guerra alla Serbia. Quella che inizialmente appare come una crisi isolata, si trasforma in poco tempo nel più grande e drammatico conflitto della storia, noto come Prima guerra mondiale. Vari fattori concorrono a far precipitare gli eventi: la forte ostilità tra Francia e Germania; la frenetica corsa agli armamenti tra il 1908 e il 1913; la rivalità tra le potenze colonialiste. Sul campo si danno battaglia i grandi imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero Ottomano e Bulgaria) e le potenze alleate (Francia, Regno Unito, Impero Russo, Serbia). Con queste ultime si allea a guerra in corso l’Italia, dopo un aspro dibattito interno tra interventisti e neutralisti che spaccherà in due l’opinione pubblica. L’entrata in guerra avviene con il patto di Londra del 26 aprile 1915; un mese dopo iniziano i primi scontri sul versante alpino tra l’esercito italiano, guidato dal generale Luigi Cadorna, e quello austro-ungarico. Due anni più tardi, l’ingresso degli Stati Uniti fa definitivamente pendere le sorti del conflitto a favore delle potenze alleate. La guerra termina l’11 novembre del 1918 con un bollettino spaventoso: oltre 9 milioni di vittime militari, circa 7 milioni di vittime civili provocate sia dagli scontri, sia dalle gravi carestie e malattie che ne derivarono. Accanto alle morti e alle mutilazioni provocate dai nuovi armamenti ultramoderni (compaiono per la prima volta carri armati, lanciafiamme, mitragliatrici e gas tossici), vanno ricordati veri e propri crimini di guerra commessi nei confronti degli ebrei, degli armeni e del popolo belga.
1985 – La mafia uccide il commissario della squadra mobile di Palermo, Beppe Montana.
1987 – Alluvione in Valtellina. Alle 7.27 un boato spaventoso e un fianco del monte Zandila frana giù sotto la pioggia incessante, cancellando gli abitati di due paesi della provincia di Sondrio: Sant’Antonio Morignone e Aquilone, oggi frazioni del comune di Valdisotto. Nel tragico evento perdono la vita 7 operai e alcuni abitanti, i soli che non erano stati fatti evacuare in precedenza perché ritenuti erroneamente fuori pericolo. È il triste epilogo di un’odissea che la provincia di Sondrio comincia a vivere dieci giorni prima, con l’inizio di una catastrofica alluvione che provoca smottamenti, allagamenti ed esondazioni. Il bollettino finale conta 53 vittime, migliaia di sfollati e danni ingentissimi. L’episodio riporta al centro del dibattito pubblico la questione del rischio idrogeologico, rispetto al quale negli anni successivi si accumuleranno ritardi su ritardi, causando ulteriori disastri lungo tutta la penisola.

Nati in questo giorno
Marco Ferradini – Nato a Como, è un popolare cantautore di musica pop, formatosi nell’ambiente musicale milanese degli anni Settanta. Le doti canore gli aprono da giovane numerose collaborazioni come corista, in famosi jingles pubblicitari per la radio e la TV e in celebri sigle di cartoni animati, su tutti Ufo Robot e Capitan Harlock. Nel 1978 presenta il pezzo Quando Teresa verrà al Festival di Sanremo, tornandovi una seconda volta cinque anni dopo con “Una catastrofe bionda”. La sua consacrazione nel panorama pop italiano avviene con la famosissima Teorema, lanciata nel 1981 con l’album “Schiavo senza catene” e diventata subito un tormentone per tutte le radio. Insegna musica all’Istituto Superiore Statale “Martin Luther King” di Muggiò, in provincia di Monza. Compie 73 anni.
Riccardo Muti – Nato a Napoli, direttore d’orchestra e direttore musicale della Chicago Symphony Orchestra, è considerato un ambasciatore della cultura italiana nel mondo. Ha diretto l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che ha fondato nel 2004 ed è stato direttore principale della Philharmonia Orchestra di Londra e Music Director della Chicago Symphony Orchestra. Tra gli altri incarichi di prestigio, ha ricoperto il ruolo di direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Filadelfia e dell’Orchestra Filarmonica della Scala. Nel 2000 e nel 2004 ha avuto l’onore di dirigere l’Orchestra Filarmonica di Vienna, tra le più note e prestigiose al mondo, in occasione del concerto di Capodanno. Chiamato a rinverdire i grandi capolavori di Giuseppe Verdi nei palcoscenici più prestigiosi, nel 2014 ha diretto il Requiem al Teatro Real di Madrid. Festeggia 81 anni.

Eventi sportivi
1984 – Olimpiadi di Los Angeles 1984. Con la cerimonia di apertura, iniziano i XXIII Giochi Olimpici di Los Angeles 1984. Non vi partecipano, fatta eccezione per la Romania, i paesi del blocco sovietico. Gli atleti, in rappresentanza di 140 paesi, sono poco più di 6.800 e saranno impegnati in 221 competizioni di 23 sport.

Proverbio/Citazione
Luglio dal gran caldo, bevi ben e batti saldo.
“La musica non è solo intrattenimento, ma è una necessità dello spirito” Riccardo Muti