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Il Buongiorno di Cuneo24

9 luglio 2022 | 08:04
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Il Buongiorno di Cuneo24

L’Italia vince i Mondiali di Germania 2006

Cuneo. Il sole è sorto alle 5:50 e tramonta alle 21:20. Durata del giorno quindici ore e trenta minuti. Fase lunare: gibbosa crescente.

Santi del giorno
Santa Veronica Giuliani, vergine.
San Teodorico Balat, martire.
Santa Faustina, martire.

Avvenimenti
1357 – A Praga inizia la costruzione del Ponte Carlo. Il fascino immortale del centro storico di Praga, disegnato in varie epoche, cominciò a prendere forma nella seconda metà del XIV secolo, quando il re di Boemia Carlo IV divenne Imperatore del Sacro Romano Impero e spostò qui la capitale dell’impero. Una delle prime opere che commissionò fu la costruzione di un ponte che collegasse le due sponde del fiume Moldava. Incaricato del progetto l’architetto Petr Parler, il sovrano presenziò alla posa della prima pietra, di quello che sarebbe diventato uno dei luoghi simbolo della storia della città e il monumento più popolare in assoluto. Visitato da quattro milioni di turisti all’anno, il Ponte Carlo, lungo più di 500 metri e largo 10, conserva la struttura originaria in stile gotico, poggiante su 16 arcate. Cerniera tra la Città Vecchia e il quartiere di Malà Strana, ospita abitualmente artisti di strada, musicisti e piccole bancarelle.
1958 – L’onda anomala più alta. Un tremendo terremoto e il collassamento di un intero fianco di montagna originano un’onda anomala, alta 524 metri, che si abbatte sulla baia di Lituya Bay (piccolo fiordo dell’Alaska). Lo straordinario evento, catalogabile come megatsunami, causa la morte di due persone oltre alla distruzione di due navi e allo sradicamento di alberi e suolo di un versante della baia. Tra gli tsunami più catastrofici del XXI secolo, si ricordano quello in Indonesia (230mila morti) del 2004 e quello in Giappone (15mila vittime) del 2011; quest’ultimo, scatenato da un sisma sottomarino di magnitudo 9.0 della scala Richter, provoca un disastroso incidente alla centrale nucleare di Fukushima.
1962 – Prima mostra di Andy Warhol a New York. Dopo essersi formato in arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Technology e aver fatto le prime esperienze sulle principali riviste glamour, come Vogue, il 34enne Andy Warhol scoprì quasi per caso che l’immagine di una “lattina di zuppa” sarebbe diventata il manifesto di una nuova corrente artistica: la Pop Art. Quando gli venne offerta l’occasione di fare una prima mostra personale alla galleria Ferus di Los Angeles, l’idea giusta che lo avrebbe reso popolare gli fu suggerita dalla gallerista Muriel Latow. Quest’ultima gli suggerì di puntare su qualcosa che avrebbe trasmesso alla gente il senso più autentico della quotidianità. Il giovane artista di Pittsburgh sviluppò l’idea realizzando 32 dipinti con altrettante lattine di zuppa di una nota marca, nei diversi gusti e colori. Fu così che quando il 9 luglio del 1962 la mostra venne inaugurata, i visitatori vennero catturati dal Campbell’s Soup Cans ed ebbero la sensazione di trovarsi tra gli scaffali di un supermercato. Una percezione che avrebbe accompagnato per sempre la produzione di Warhol e della Pop Art, che con lui divenne celebre in tutto il mondo. Un’arte popolare perché di massa, cioè prodotta in serie e utilizzando le forme d’espressione più consuete della società dei consumi: dai fumetti alla pubblicità. Il celebre dipinto Campbell’s Soup Cans che all’epoca Warhol vendette per mille dollari, quando nel 1996 fu acquisito dal Museo d’Arte Moderna di New York (dove tuttora è esposto), venne valutato 15 milioni di dollari.
1981 – Donkey Kong arriva nelle sale giochi. Jumpman è un carpentiere piccoletto e baffuto, con salopette e berretto di colore rosso, chiamato a una difficile missione: salvare la fidanzata Pauline, tenuta prigioniera in cima a un edificio in costruzione, schivando gli oggetti lanciati da un gorilla alquanto dispettoso. Sono i protagonisti del videogame Donkey Kong, lanciato come arcade (“macchina a gettoni” diffusa nelle sale giochi a partire dalla fine degli anni Settanta) da Nintendo nel luglio del 1981. Ideato da Shigeru Miyamoto, nacque come ripiego per il flop di Radar Scope e su di esso gli sviluppatori non nutrivano grandi aspettative. In realtà si dimostrò un grande successo, facendo entrare nell’immaginario collettivo due personaggi storici della casa giapponese, come il gorilla Donkey Kong (protagonista di numerose versioni del videogioco, la più recente è “Donkey Kong: Tropical Freeze” del 2014) e il piccolo carpentiere Jumpman, che quattro anni dopo il mondo avrebbe conosciuto con il nuovo nome di Super Mario Bros, oggi simbolo indiscusso del marchio Nintendo.

Nati in questo giorno
Tom Hanks – Nato a Concord, città della California, è una delle star di Hollywood, dove da trent’anni è attivo come attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Il talento davanti alla telecamera esplode all’inizio degli anni Ottanta, con la serie televisiva Henry e Kip (titolo originale “Bosom Buddies”). Tre anni dopo ottiene il primo ruolo da protagonista nella favola romantica Splash – Una sirena a Manhattan di Ron Howard (l’ex Richie Cunningham della serie TV Happy Days). Gli anni Novanta lo consacrano come attore, portandogli due Oscar consecutivi come “miglior attore protagonista” (record in precedenza detenuto da Spencer Tracy) per i film Philadelphia del 1994 e Forrest Gump del 1995. Altri capolavori di questo periodo: Apollo 13 (1995) e Salvate il soldato Ryan (1998) di Steven Spielberg. Apprezzato per la versatilità nell’interpretare personaggi diversissimi tra loro, è tra le star più pagate del cinema mondiale. Nel suo palmarès numerosi riconoscimenti, tra cui 4 Golden Globe e altrettanti Emmy Awards, cui si aggiunge il primato per aver recitato in otto film che hanno incassato più di 100 milioni di dollari. Il nuovo millennio lo vede, tra gli altri, vestire i panni del professor Robert Langdon, protagonista delle trasposizioni cinematografiche dei tre bestseller di Dan Brown, Il codice da Vinci (2006), Angeli e demoni (2009) e Inferno (2016). Nel 2013 interpreta Walt Disney nel film campione d’incassi Saving Mr. Banks. Con Meryl Streep nel 2017 è protagonista del film di Steven Spielberg The Post. Compie 66 anni.
Adriano Panatta – Nato a Roma, è un famoso ex tennista che, dalla fine degli anni Sessanta al 1983, ha rappresentato il tennis italiano sui campi di tutto il mondo. Il quarto posto, raggiunto il 24 agosto 1976, è stata la sua migliore posizione nella classifica mondiale ATP (dal 1973, nell’era Open, nessun altro italiano ha fatto meglio). Ha vinto il torneo del Roland Garros nel 1976, unica sua vittoria nel circuito del Grande Slam. Nello stesso anno ha condotto l’Italia alla conquista dell’unica Coppa Davis presente nel palmarès italiano. Festeggia 72 anni.

Eventi sportivi
2006 – L’Italia vince i Mondiali del 2006. I Mondiali di calcio di Germania 2006 hanno registrato la partecipazione di 32 squadre alla fase finale, iniziata il 9 giugno. La Nazionale italiana ha vinto il girone della prima fase, negli ottavi ha eliminato l’Australia e nei quarti ha superato per 3 a 0 l’Ucraina.
La semifinale del 4 luglio con la Germania ha un valore storicamente pesante e gli azzurri di Marcello Lippi hanno regalato una forte emozione ai tifosi, segnando due reti (con Grosso e Del Piero) negli ultimi minuti del secondo tempo supplementare e scongiurando così in extremis il ricorso ai calci di rigore. “Si va a Berlino” ha esclamato il telecronista, annunciando la partecipazione dell’Italia alla finale del 9 luglio. L’avversaria è la Francia. I tempi regolamentari della finalissima terminano 1 a 1, in virtù del rigore segnato da Zidane e della rete di Materazzi, che poi nei tempi supplementari, trascorsi senza altri gol, sono protagonisti di un famoso “alterco”, concluso con una testata del francese, espulso dall’arbitro. L’assegnazione del titolo di squadra campione del mondo dipende, dunque, dai calci di rigore. Dopo 4 rigori l’Italia è a punteggio pieno, mentre la Francia è ferma a 3 (traversa di Trezeguet e a segno Pirlo, Materazzi, De Rossi e Del Piero per gli azzurri e Wiltord, Abidal e Sagnol per i blues). Fabio Grosso, già decisivo nelle sfide con l’Australia e con la Germania, non fallisce dal dischetto e fissa il risultato definitivo sul 5-3, consegnando all’Italia il quarto Mondiale e alla storia un’icona della gioia degli azzurri (come quella di Tardelli del 1982). Tra le tante statistiche, quella più curiosa e intrigante è la “tradizione” dell’Italia di essere finalista dal 1970 ogni dodici anni (ovvero ogni tre edizioni), alternando sconfitte e successi: nel 1970 ha perso contro il Brasile, nel 1982 ha vinto contro la Germania Ovest, nel 1994 è stata sconfitta dal Brasile e nel 2006 ha battuto la Francia. In entrambe le finali vittoriose gli azzurri hanno sconfitto la squadra vincitrice del Mondiale di otto anni prima. La serie si è interrotta con i Mondiali di Russia 2018, addirittura per la mancata qualificazione degli azzurri alla fase finale.

Proverbio/Citazione
D’aprile non ti scuoprire, di maggio vai adagio, di giugno cavati il codigugno, e se non pare tornatelo a infilare; di luglio vattene ignudo.
“Saper giocare bene a tennis è diverso da saper vincere” Adriano Panatta