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Il Buongiorno di Cuneo24

7 luglio 2022 | 08:03
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1985 Boris Becker diventa il più giovane vincitore della storia del prestigioso torneo di Wimbledon

Cuneo. Il sole è sorto alle 5:48 e tramonta alle 21:21. Durata del giorno quindici ore e trentatré minuti.

Santi del giorno
San Claudio, martire.
San Villibaldo, monaco.
Sant’Edda di Winchester, vescovo.

Avvenimenti
1881 – Collodi pubblica le prime storie di Pinocchio. Il personaggio più amato della letteratura per ragazzi nacque come risposta a un mutamento cruciale della società italiana e come occasione di guadagno per Carlo Lorenzini, in arte Collodi, che in quel periodo non se la passava tanto bene. All’indomani del completamento dell’Unità d’Italia, una delle prime problematiche da affrontare era l’istruzione pubblica, alla luce del fatto che il 78% della popolazione risultava analfabeta, con punte massime in Sardegna (91%), Calabria e Sicilia (entrambe al 90%). Con la legge Coppino del 1877 si estese l’obbligo scolastico a tutti, portando l’istruzione elementare gratuita da due a tre anni (regolata dalla precedente legge Casati del 1859). Il Collodi cercò di esprimere a modo suo la riluttanza di migliaia di bambini ad adempiere all’obbligo scolastico, dando vita a personaggi discoli e svogliati come Giannettino e Minuzzolo, che prepararono il terreno a un terzo destinato a grande fama. Spinto dagli editori, entusiasti per le sue storie, e dalla necessità di far fronte alle spese della vita, Collodi si mise a pensare a un nuovo soggetto. Quando nel 1881 inviò i primi due capitoli alla redazione del Giornale per i bambini, supplemento del giovedì del quotidiano fiorentino Fanfulla, li presentò come «bambinata», sollecitando un sostanzioso pagamento affinché decidesse di portarla avanti. Pubblicate il 7 luglio con il titolo “La storia d’un burattino”, le imprese di Pinocchio (termine toscano che sta per pinolo, seme commestibile del pino), conquistarono i piccoli lettori e non solo. Senza avere in mente come proseguire il racconto e avendo preventivato inizialmente soltanto otto capitoli, l’autore continuò la serie fino al gennaio del 1883. A febbraio dello stesso anno, dopo aver rivisto la suddivisione in capitoli e completato il testo con le illustrazioni di Enrico Mazzanti, Collodi diede alle stampe il romanzo Le avventure di Pinocchio, per la casa editrice Paggi. Il resto è storia più o meno recente di un personaggio, fonte inesauribile per scrittori, registi e disegnatori: dal film d’animazione della Disney (1940) al Pinocchio (2002) recitato da Roberto Benigni, passando per le varie versioni televisive e a fumetti.
1930 – Inizia la costruzione della Diga Boulder (oggi nota come Diga Hoover).
2005 – Attentato terroristico a Londra. Un duro attacco al cuore della City. Una mattinata di terrore inizia per Londra, con una serie di esplosioni che colpiscono tre treni della metropolitana e un autobus. Cinquantacinque le vittime, compresi i quattro attentatori, oltre 700 i feriti in quello che è considerato il più grave attacco alla capitale britannica dalla Seconda guerra mondiale e il secondo attacco terroristico più sanguinoso verificatosi nel Regno Unito, dopo quello di Lockerbie. Altri ordigni esplodono due settimane dopo sempre su convogli della metropolitana e solo il malfunzionamento dei detonatori evita ulteriori vittime. Gli attacchi sono rivendicati dal movimento fondamentalista islamico di Al Qaida, appoggiatosi a cellule locali.
2007 – Live Earth, catena di concerti in tutto il mondo per sensibilizzare l’umanità sul surriscaldamento globale, cui partecipano 150 star della musica moderna come Madonna, Shakira, Red Hot Chili Peppers e Genesis.

Nati in questo giorno
Ringo Starr – Il vero nome è Richard Parkin Starkey, è nato a Liverpool ed è un batterista, cantante e compositore. Dal 1962 al 1970 ha fatto parte del famosissimo gruppo dei Beatles e dopo lo scioglimento del gruppo ha intrapreso la carriera da solista e attore. Il suo album di maggior successo è Ringo, pubblicato nel 1973 e al quale hanno collaborato gli ex compagni della band di Liverpool. Appassionato di pittura, ad inizio 2014 partecipa ai Grammy Awards suonando “Queenie Eye” insieme all’amico ed ex “beatle” Paul McCartney. Festeggia 82 anni.
Vittorio De Sica – Nato a Sora (in provincia di Frosinone) e registrato all’anagrafe come Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica, con la carriera di attore, regista e sceneggiatore, fece del neorealismo cinematografico un modello universale riconosciuto in tutto il mondo e in ogni epoca. Mecenate di grandi dive, del calibro di Magnani e Loren (portate entrambe all’Oscar), fu il primo italiano a trionfare nell’ambita notte degli Academy Awards. Formatosi nel teatro e con il cinema muto degli anni Venti, s’impose sulla scena come attore grazie alla commedia Gli uomini, che mascalzoni… del 1932, ricordata anche per la canzone “Parlami d’amore Mariù”, portata al successo dallo stesso De Sica. Quando negli anni Quaranta decise di mettersi dietro la cinepresa, non ci fu storia. Nel 1946 e nel 1948 sfornò i primi due di una lunga serie di capolavori, rispettivamente Sciuscià e Ladri di biciclette, premiati entrambi con l’Oscar come “miglior film straniero”. Nel 1960 fece entrare Sophia Loren nel mito dei grandi di Hollywood con La Ciociara, che oltre all’Oscar come “migliore attrice protagonista” portò a casa i riconoscimenti più prestigiosi, dalla Palma d’oro a Cannes al David di Donatello. L’ambita “statuetta” finì di nuovo tra le sue mani nel 1965 con Ieri, oggi, domani (con la coppia d’oro Mastroianni-Loren) e cinque anni dopo con Il giardino dei Finzi-Contini (tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani). Innamorato della lingua e della tradizione musicale partenopea, ne fu profondamente influenzato in molte pellicole, tra cui L’oro di Napoli e Matrimonio all’Italiana. La vita privata, e di riflesso quell’artistica, fu segnata dalla smodata passione per il gioco, che lo portò a dilapidare parte del proprio patrimonio. Si spense in Francia (Neuilly-sur-Seine) il 13 novembre 1974 e le spoglie vennero tumulate nel cimitero monumentale del Verano a Roma.

Eventi sportivi
1985 – Il più giovane vincitore di Wimbledon. In finale del torneo di Wimbledon 1985 è arrivato Kevin Curren, sudafricano di nascita ma appena naturalizzato statunitense. Ha eliminato due connazionali: nei quarti John McEnroe e in semifinale un altro campione come Jimmy Connors. L’altro finalista è un giovane tennista tedesco di 17 anni: Boris Becker. A prevalere per tre set a uno è Becker, il più giovane vincitore della storia del prestigioso torneo inglese (vincerà anche nel 1986 e nel 1989).

Proverbio/Citazione
Il mattino scuro di luglio non significa brutta giornata.
“La Bibbia insegna ad amare i nemici come gli amici, probabilmente perché sono gli stessi” Vittorio De Sica