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A Ceresole d’Alba proclamati i vincitori del XXXIV Premio Giornalistico del Roero

17 luglio 2022 | 13:30
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A Ceresole d’Alba proclamati i vincitori del XXXIV Premio Giornalistico del Roero

Tanti ospiti ed emozioni alla cerimonia, che si è svolta venerdì 15 luglio

Signore e signori, habemus l’elenco dei vincitori! Venerdì 15 luglio si è svolta la cerimonia del Premio Giornalistico del Roero, che ha incoronato importanti firme della comunicazione internazionale, nazionale e locale.
L’evento è giunto alla sua 34ª edizione e c’era grande attesa per conoscere i premi decisi dalla giuria presieduta da Gian Mario Ricciardi, giornalista di lungo corso, già direttore della TGR Rai del Piemonte, nonché affermato scrittore.
Per la prima volta il Premio Giornalistico si è affacciato alla finestra del Roero, Ceresole d’Alba, il paese che apre le colline della sinistra Tanaro a Torino attraverso il Pianalto e che ha sentito il fragore della battaglia del 1544 tra Carlo V e Francesco I: i primi grandi scontri dell’Europa.
E, in questa cornice di peschiere e fior di loto, il primo premio è andato a Nan Young Baek, giornalista sudcoreana di WineOK, che ha tratteggiato un quadro completo delle ricchezze del Roero: vini, castelli, miele, frutta, natura. È un ‘segnale’ importante: dimostra come, dopo la pandemia, l’Oriente stia tornando in Europa. Una tendenza già emersa in mercati tedeschi e che ora continua in Italia. Quindi, dopo The Guardian e Forbes, anche i paesi d’Oriente sono affascinati dal Roero.
Ma Nan Young Baek è in ottima compagnia. Nella sezione ‘articoli nazionali’ sono 5 i vincitori: Paola Manfredi di Vanity Fair, che mette in luce il nuovo turismo in bicicletta; Davide Rampello di Striscia la Notizia con il servizio sulle peschiere e le tinche di Ceresole d’Alba; Fabrizio Salce (che collabora anche con Braoggi) con un servizio su Tg2 Eat parade in cui ha detto a tutti che le caramelle di Torino ‘Baratti e Milano’ nascono nel Roero, a Sanfrè; Danilo Poggio con un bel lavoro sulla rivista della Cassa di Genova e altri giornali; Cristina Viggè che in Roero Rulez descrive come un volo bello il viaggio sulla nostra terra.
Non è finita: per gli ‘articoli locali’, un applauso particolare a Luciano Bertello per la guida del Roero, civiltà dell’arneis e del nebbiolo, un bel libro; a Giorgio Giglioli della Rai Piemonte per il servizio sui piloni di Montà; a Beppe Malò (che scrive sul Corriere delle Langhe e del Roero e dirige la Roa) per i servizi su Made in Cuneo (giornale dell’Unione industriale di Cuneo) sul sentiero dei Frescanti; a Claudia Solaro di ATNews per i tanti servizi sugli aspetti più nuovi del Roero; a Silvia Gullino de La voce di Alba e Targatocn, per gli articoli sul grande mosaico che Rupnik ha realizzato sulla facciata della Madonna dei fiori di Bra, come a Lourdes e San Giovanni Rotondo.
Come si vede, non solo vino, ma tinche, natura, prodotti, fede ed arte: così il Premio assume una fisionomia sempre più completa, l’immagine di una terra. Ad applaudire c’era una piazza piena d’entusiasmo, alla quale si è aggiunta la nota di colore e folklore della Confraternita della Salsiccia di Bra, guidata da Pino Berrino, che ha iniziato il suo discorso, mandando un saluto al Gran Maestro Giacomo Berrino, assente per motivi di salute.
Grande emozione del fondatore del Premio e presidente dell’omonima Associazione, Giovanni Negro, calorosa accoglienza del sindaco di Ceresole d’Alba, Franco Olocco e le interviste di un brillante Claudio Calorio e di Beppe Rovera, storico conduttore di Ambiente Italia, sono la cronaca di una giornata, che è iniziata e terminata nel ricordo di due grandi firme del giornalismo purtroppo scomparse: Gianfranco Bianco ed Eugenio Scalfari.
L’alto profilo delle candidature di quest’anno è stato sottolineato dalla presenza delle più alte autorità del mondo politico, culturale e professionale del Roero, della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte.
E, infatti, nel piacevole scenario davanti al municipio di Ceresole d’Alba c’era un parterre invidiabile. La lista degli ospiti comprendeva, tra gli altri, i senatori Marco Perosino e Giorgio Maria Bergesio; il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso; l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Protopapa; l’assessore regionale al commercio, Paolo Chiavarino; il consigliere regionale Paolo Demarchi; il neo presidente della Provincia Granda, Massimo Antoniotti, il presidente dell’ATL Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino; il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada; il presidente del Consiglio di Sorveglianza presso il Gruppo Egea, Giuseppe Rossetto; il presidente dell’Associazione sindaci del Roero, Silvio Artusio Comba; il Presidente di Fondazione CRT, Giovanni Quaglia; il Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri del Roero, Carlo Rista; il rappresentante del gruppo dell’Unione Italiana cechi e APRI, Fabio Pederiva.
E siamo a 220 giornalisti premiati in tutto il mondo, ora con main sponsor il Consorzio di tutela dei vini del Roero, presieduto da Francesco Monchiero e grandi amici come le Fondazioni CRT e CRC, Banca d’Alba, Cavalieri del Roero, Egea, Syngenta, Gai, Brezzo, Cascina Italia, Crudo di Cuneo ed il Meg di Simona Rossotti.
Tutti hanno espresso il massimo apprezzamento per la storica manifestazione nata nel lontano 1989 a Sant’Anna di Monteu Roero e che si conclude sempre con l’aper-arneis, cioè l’assaggio delle eccellenze del territorio e poi con la cena a base dei piatti tipici del Roero. Una bella manifestazione ricca di emozioni e di orgoglio.
Se vi siete persi la cerimonia, non disperate. Sulla pagina Facebook Associazione Premio Giornalistico del Roero e la piattaforma www.premiogiornalisticodelroero.com è possibile rivivere tutte le fasi salienti del XXXIV Premio e conoscere meglio i protagonisti in un carosello di belle immagini, che raccontano un po’ della sua storia.
Ed ora aspettiamo la prossima edizione, che promette ancora di più! Al 2023…