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Una famiglia che investe nel sociale: Giovanni Rana cittadino onorario di Moretta

30 giugno 2022 | 08:55
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Una famiglia che investe nel sociale: Giovanni Rana cittadino onorario di Moretta
Giovanni Rana

Il figlio Gian Luca non solo ha garantito il livello di occupazione delle 180 famiglie che lavoravano presso lo stabilimento prima del suo arrivo, ma ha creato e sta ancora creando nuovi posti di lavoro, triplicando il numero di addetti impiegati nello stabilimento e investendo in tecnologie che rendono l’impianto di Moretta un polo di eccellenza italiano ed europeo

Certe volte le intuizioni sono veramente “geniali” e non solo per come vengono in mente, ma anche per quello che permettono di fare per gli altri, per la Comunità. Quando la famiglia Rana decise, nel 2018, di investire per l’acquisizione di un ramo d’azienda Nestlé a marchio Buitoni in quel di Moretta, nella pianura cuneese quasi ai confini con Torino, come dice il sindaco Gianni Gatti“credette alle competenze dei maestri pastai di Moretta” ma forse anche all’abbinamento della pasta di Giovanni Rana con i sughi Buitoni. Ma andiamo con ordine.

In principio era la Locatelli. Arrivò a Moretta nel 1919, proprio alla fine della Prima Guerra Mondiale. In breve tempo vennero realizzati 17 caseifici. La forte produzione portò alla nascita degli allevamenti di suini, alimentati con il latticello, e di un salumificio. I dipendenti superarono quota settecento. Negli Anni ‘60, con l’ingresso di Nestlé nel capitale sociale della Locatelli, il polo morettese assunse una rilevanza internazionale. Nel nuovo secolo il salumificio cambiò produzione, passando alla pasta fresca e sughi. Poi arrivarono le crisi, la cessione a Lactalis e Buitoni, la perdita di 400 posti di lavoro. Inalpi nel 2008 e Rana nel 2018 hanno salvato l’occupazione di Moretta.

Oggi il Gruppo Rana è leader mondiale del mercato della pasta fresca, grazie alla strategia iniziata 35 anni fa da Gian Luca, CEO dell’azienda e figlio di Giovanni. Egli ha portato la Rana a essere presente in 66 paesi al mondo. Proprio Gian Luca decide di acquisire l’ex stabilimento Nestlé-Buitoni in provincia di Cuneo.

Gian Luca Rana non solo ha garantito il livello di occupazione delle 180 famiglie che lavoravano presso lo stabilimento prima del suo arrivo, ma ha creato e sta ancora creando nuovi posti di lavoro, triplicando il numero di addetti impiegati nello stabilimento e investendo in tecnologie che rendono l’impianto di Moretta un polo di eccellenza italiano ed europeo.

Proprio per ringraziare la famiglia Rana, lo scorso novembre il consiglio comunale ha deliberato all’unanimità di conferire la cittadinanza onoraria al capostipite dell’azienda, il celebre Giovanni. Mercoledì 6 luglio, alle 18,30, Cascina San Giovanni ospiterà l’imprenditore veneto per la cerimonia ufficiale.

«Poche altre personalità italiane – ha dichiarato in proposito il sindaco Gianni Gatti – hanno contribuito in modo tale e così incisivo al rilancio industriale del nostro Paese. Quella di Giovanni Rana e della sua famiglia è la storia di un’imprenditoria etica, illuminata, fatta di valori, di passione e di amore per il proprio lavoro. È il percorso di un sogno innovativo che con coraggio e tenacia si realizza onorando il Made in Italy. Un esempio per tutti noi.”

Giovanni Rana nasce nel 1937 in provincia di Verona. All’età di tredici anni inizia a lavorare nel panificio di famiglia: ventenne lascia il panificio e avvia la sua prima produzione di pasta fresca. Il successo è immediato. Ben presto apre il primo stabilimento a San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona, dove ancora oggi ha sede il quartier generale del Gruppo. La vera rivoluzione di Rana è quella di produrre prodotti freschi, veloci da preparare e realizzati con i migliori ingredienti. Giovanni decide anche di “metterci la faccia”, diventando il protagonista delle campagne pubblicitarie che l’hanno reso noto al grande pubblico.

«Ciò che tengo a sottolineare – conclude il sindaco Gatti – non è solo l’investimento finanziario, ma l’attenzione che la famiglia Rana, fin dal primo momento, ha riservato alle persone del nostro territorio, riconoscendo l’abilità delle maestranze, l’attaccamento al lavoro e la professionalità all’interno dell’azienda».