Nell’Abbazia di Staffarda una colonia di 1200 pipistrelli

15 giugno 2022 | 07:05
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Nell’Abbazia di Staffarda una colonia di 1200 pipistrelli
La locandina

Ogni anno arrivano verso aprile per poi volare via intorno ad ottobre. Gli scienziati hanno scoperto che le femmine ricordano dove sono nate e vi fanno ritorno per far nascere a loro volta i piccoli. Una serata per osservare le bellezze artistiche del monastero e vedere e ascoltare gli animali notturni

Una curiosità sui pipistrelli che pochi conoscono. Nel comune di Revello sorge l’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, uno dei monasteri medievali più importanti del Piemonte. La sua posizione, circondata dalle splendide valli del Monviso e la sua conservazione artistica, ancora oggi ne fanno una delle maggiori attrattive turistiche e culturali del territorio saluzzese. Ebbene, ogni anno qui fa ritorno una colonia di pipistrelli che arrivano verso aprile per poi volare via intorno ad ottobre. Si tratta di una delle colonie più grandi d’Italia, circa 1.200 esemplari. Gli scienziati hanno scoperto infatti che le femmine di pipistrello ricordano dove sono nate e vi fanno ritorno a loro volta per far nascere i piccoli.

Per questo è stata organizzata per venerdì 17 giugno la settima edizione di «Arte e Ratavuloira all’Abbazia di Staffarda». Una serata unica, occasione rara per visitare il convento nel suo fascino serale e scoprire i pipistrelli, osservandoli e ascoltandoli. Primo obiettivo degli organizzatori, la stazione Teriologica Piemontese, il Parco del Monviso, l’Associazione DialogArt e la Fondazione Ordine Mauriziano, è quello di sensibilizzare e approfondire la conoscenza dei “chirotteri” che all’interno di un locale del chiostro dell’Abbazia ogni anno si radunano per formare una consistente colonia riproduttiva di pipistrelli appartenenti alla specie “vespertilio maggiore” e “vespertilio di Blyth”.

Fondata dai monaci cistercensi nel 1135, l’Abbazia divenne presto fulcro della vita religiosa del Marchesato di Saluzzo e allo stesso tempo fiorente centro agricolo e produttivo. In essa è conservata una maestosa pala d’altare del 1531 attribuita a Pascale Oddone, in legno scolpito e con finiture dorate, dedicata alla Vergine. Rimangono a testimonianza dell’austera vita dei monaci cistercensi, oltre alla Chiesa, il refettorio, la sala Capitolare, il laboratorio, il mercato coperto, la foresteria e lo splendido chiostro immerso nella quiete.

Il programma prevede alle 21 la visita guidata nel fascino serale con le guide turistiche che spiegheranno la parte artistica; a seguire, per chi vuole approfondire e continuare in una sorta di “monitoraggio” notturno della colonia di chirotteri, saranno a disposizione gli esperti Paolo Debernardi e Elena Patriarca della Stazione Teriologica Piemontese, che si occupano della tutela della colonia da oltre trent’anni e che conoscono moltissimi aneddoti curiosi sull’argomento.

Il contributo richiesto per la serata è di 10 euro, comprensivo di biglietto d’ingresso. Per i bambini fino agli 11 anni ingresso gratuito. I posti sono limitati e l’evento si svolge all’aperto. Prenotazione obbligatoria al numero telefonico 0175.273215 oppure scrivendo a infodialogart@gmail.com.