Mondi lontanissimi solo in apparenza per il grande concerto in San Francesco

10 giugno 2022 | 07:44
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Mondi lontanissimi solo in apparenza per il grande concerto in San Francesco
Il coro Città di Cuneo in San Francesco

Stasera (venerdì 10 giugno) alle ore 21 nel Complesso monumentale di San Francesco in Via Santa Maria a Cuneo si terrà un concerto del coro della Società Corale Città di Cuneo insieme con l’Orchestra degli alunni del Conservatorio “Ghedini”

Venerdì 10 giugno alle ore 21 nel Complesso monumentale di San Francesco in Via Santa Maria a Cuneo si terrà un concerto del coro della Società Corale Città di Cuneo insieme con l’orchestra degli alunni del Conservatorio “Ghedini” di Cuneo.
La serata si intitola  “Mondi Vicinissimi”  ed  è l’occasione per celebrare un grande traguardo. «Finalmente possiamo degnamente celebrare i nostri 75 anni di vita» dice il direttore, il maestro Giuseppe Cappotto. «Lo facciamo con un nuovo repertorio, come d’abitudine, proponendo brani che sono sì molto lontani fra loro nel tempo ma che ancora una volta avviciniamo, perché trattano la materia musicale con la stessa, grande, intensità espressiva».

«Inizieremo la serata – spiega il maestro – agganciandoci alla tradizione, con il Mottetto bachiano “Lobet den Herrn” che eseguimmo nel 2007 in Cattedrale. Il contrasto con il secondo brano in programma potrà sembrare stridente: Il norvegese/newyorchese Gjeilo elabora su un testo del mistico San Giovanni della Croce una pagina davvero travolgente, policroma, in cui dalle tenebre della notte (e quale notte!) l’anima riemerge nel finale, per quietarsi appagata e felice».

«Proseguiremo la serata ritornando al passato con una pagina semisconosciuta di Mozart, quel “Misericordias Domini” scritto a soli 19 anni da un Amadeus debitore a Bach. Torniamo poi ai giorni nostri (“in diebus nostris” dice letteralmente il testo) con il “Da pacem, Domine” del settantaseienne lettone Pēteris Vasks. Non è facile parlare di Pace oggi, ma un’opera così riesce davvero a parlare a tutti i cuori, indistintamente».

«Chiudiamo l’antico con una pagina poco conosciuta ma di rara bellezza espressiva come la celebrazione funebre “Elegischer Gesang” dell’ultimo Beethoven. Ed alla fine, la speranza di tutti: che torni la luce, magari la luce di un bambino, che ci aiuti a ri-nascere a nuova vita… Lo dice il testo di “His light in us”, memorabile melodia del norvegese Kim André Arnesen, una di quelle che continui a canticchiare mentre torni a casa dopo un concerto che speriamo possa piacere a tutto il pubblico. Mondi lontanissimi solo in apparenza». All’organo il maestro Bartolomeo Gallizio, al pianoforte il maestro Andrea Vigna Taglianti, collabora alla direzione la maestra Rosanna Parola. Ingresso libero fino ad esaurimento posti, mascherina obbligatoria.