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Il sogno americano di Chiara, ex allieva del Denina Pellico Rivoira

3 giugno 2022 | 16:01
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Il sogno americano di Chiara, ex allieva del Denina Pellico Rivoira
Il sogno americano di Chiara, ex allieva del Denina Pellico Rivoira
Il sogno americano di Chiara, ex allieva del Denina Pellico Rivoira

L’esperienza di vita della 20enne saluzzese diplomatasi nel 2020

Chiara Matteodo, 20enne saluzzese, ex studentessa del Denina Pellico Rivoira a quasi due anni dal diploma si racconta.

Eccomi qua, in camera mia davanti al Monviso a cercare le giuste parole per condividere l’esperienza che mi ha cambiato la vita. Mi presento. Mi chiamo Chiara Matteodo, ho vent’anni, sono di Saluzzo e da ormai quasi undici anni gioco a tennis a livello agonistico. A giugno 2020 mi sono diplomata all’Istituto Denina Pellico Rivoira di Saluzzo, dove ho frequentato il corso CAT (Costruzione Ambiente e Territorio). Durante il mio percorso di studi, nonostante non sia sempre stato semplicissimo, ho cercato di continuare a coltivare la mia passione per lo sport facendo competizioni ed allenandomi tutti i giorni. Fin dai tempi delle medie avevo il sogno di fare un’esperienza all’estero che potesse arricchire la mia cultura generale e linguistica e che mi desse l’opportunità di proseguire sia la carriera scolastica (avrei voluto studiare matematica) che quella tennistica. Gli Stati Uniti son sempre stati il mio obiettivo perché è un Paese in cui si parla inglese, lingua per cui non sono mai stata particolarmente portata, ma che avrei sempre voluto imparare per poter comunicare ovunque. Inoltre gli USA sono un paese che offre l’opportunità ai ragazzi che praticano sport di poterlo continuare anche durante gli studi (cosa impossibile in Italia). Così, a circa sedici anni, ho iniziato a guardarmi intorno ed ho scoperto che una ragazza piemontese, conosciuta nel circuito perché particolarmente forte a tennis, avrebbe intrapreso un percorso che le avrebbe consentito di frequentare un’università negli Stati Uniti e di giocare per la squadra di tennis del college usufruendo di una borsa di studio sportiva al 100%. Inizialmente ero affascinata da questa storia, nonostante non avessi la più pallida idea di come funzionasse questo sistema, allo stesso tempo ero però consapevole del fatto che, purtroppo, io non avrei avuto un livello agonistico abbastanza alto per ricevere un’offerta del genere. In realtà, alla fine del terzo anno delle superiori, ho ricevuto una chiamata da una associazione chiamata “Star international”, la quale si occupa di aiutare studenti meritevoli in campo scolastico e sportivo a trovare delle borse di studio in college negli USA. Mi ricordo come se fosse ieri il mix di emozioni in quel momento: tra incredulità, confusione e felicità ero completamente persa, ed è stato proprio da lì che ho iniziato a sognare ad occhi aperti. Ho iniziato gradualmente ad informarmi e a parlare di questa enorme opportunità con la mia famiglia, alla quale devo tutto oggi come oggi, in quanto mi ha aiutata e sostenuta nella realizzazione di questo mio sogno fin dal primo giorno. Ed è stato così che all’inizio della quarta superiore ho firmato un contratto proprio con la Star International per la ricerca di una scuola che mi offrisse una borsa di studio al 100% per poter proseguire i miei studi universitari e la mia carriera tennistica dall’altra parte del globo, proprio come avevo sempre sognato. Ho iniziato così un lungo percorso tra esami di lingua inglese, test di ingresso di inglese, matematica e logica, alternando momenti di estrema felicità ed altri di massima difficoltà per arrivare finalmente a parlare con coach di tennis di varie università che sarebbero state disposte ad offrirmi borse di studio per avermi nella loro squadra. Dopo alcuni mesi passati a capire il posto che più mi sarebbe piaciuto, ho incontrato un coach di un piccolo Junior College in Kansas, il quale mi ha ispirato fiducia e mi ha fatto un’ottima offerta. A settembre 2020 ho firmato il contratto ufficiale per partire per il Seward County Community College, una piccola scuola biennale situata a Liberal, in Kansas. Causa Covid ho dovuto aspettare il gennaio 2021 per dare inizio alla mia esperienza alla Seward: con un inglese scolastico e due valigie più grandi di me sono quindi partita per gli USA. Nonostante le prime due settimane di estrema difficoltà nella comunicazione, ho incontrato fantastiche persone provenienti da tutto il mondo che sono diventate la mia seconda famiglia. Ho vissuto per un anno con persone che erano la mia squadra sul campo da tennis, i miei amici durante la giornata e la mia famiglia nei momenti più difficili. In questo anno, oltre a iniziare il percorso di studio nella facoltà di matematica e continuare a giocare a tennis a livello agonistico, ho avuto l’opportunità di viaggiare in moltissimi altri stati degli USA grazie ai tornei giocati con la mia squadra in giro per il Paese. Quando ormai il primo anno accademico si stava concludendo, a fine aprile 2021, ho ricevuto un’offerta da parte di una università quadriennale situata a circa 70km da Dallas, la Southeastern Oklahoma State University. Avendo già incontrato il coach di questa università in alcuni tornei giocati durante l’anno precedente e, quindi, conoscendo già parte dei ragazzi della squadra, ho deciso di accettare l’offerta per continuare il mio sogno in un posto più grande e conosciuto rispetto a quello precedente. Qui mi si sono aperte moltissime opportunità come, per esempio, quella di fare un internship in estate, quella di lavorare nella mensa della scuola, continuare a viaggiare e scoprire nuovi stati e luoghi ed avere l’indipendenza di vivere in un appartamento al di fuori del campus. Al momento sono appena rientrata a casa a salutare la mia famiglia dopo un semestre passato in questa nuova università. Posso dire che non tornerei mai indietro, rifarei passo passo questa esperienza. Dopo ormai un anno e mezzo passato all’estero capisco quanto sono cresciuta come persona, come studente e come atleta e queste sono le ragioni per cui consiglierei caldamente a chiunque di fare un’esperienza all’estero.”