Il ritorno degli Acustica 18 anni dopo: “Avevamo ancora tante cose da dire”

23 giugno 2022 | 14:55
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Il ritorno degli Acustica 18 anni dopo: “Avevamo ancora tante cose da dire”
Il ritorno degli Acustica 18 anni dopo: “Avevamo ancora tante cose da dire”
Il ritorno degli Acustica 18 anni dopo: “Avevamo ancora tante cose da dire”
Il ritorno degli Acustica 18 anni dopo: “Avevamo ancora tante cose da dire”

“Le cose perdute, le cose ritrovate” è il nuovo album della storica band cuneese. Nel parco dei Castelli di Lagnasco la presentazione ufficiale

Un’idea nata prima del Covid e realizzata nei mesi di chiusura forzata del 2020: sono queste le origini dell’ultimo album degli Acustica, intitolato “Le cose perdute, le cose ritrovate”. La storica band folk-rock cuneese domani (venerdì 24 giugno) alle 21.30 (aperture cancelli alle 19.30) tornerà ad esibirsi “live” al Parco dei Castelli di Lagnasco, proprio per la prima assoluta di questo nuovo progetto. A 18 anni dall’ultimo album “A Metà”, il gruppo musicale nato nel 1995 nella verde Valle Bronda ha ancora tantissime cose da dire ed emozioni da trasmettere al suo pubblico.

“Prima del covid avevamo pensato di incidere un pezzo in onore di Goghi (Alessandro Ciauri, storico batterista della band scomparso nel luglio 2016 ndr)ci spiega Valerio Soleri, da sempre frontman degli Acustica – ma le lunghe giornate dei mesi di ‘chiusura’ ci hanno fatto capire che avevamo tante altre cose da dire, tante emozioni che avevamo bisogno di tirare fuori e trasmettere agli altri. E’ stato così che le parole sono diventate 7, poi 10 e infine 14 pezzi composti a ‘distanza’ che abbiamo in seguito arrangiato. C’era tantissimo materiale per fare un nuovo album e avevamo un gran bisogno di farlo.”

La nuova raccolta, anche se temporalmente molto distante dalle precedenti ( 1997 “Il cerchio delle fate”, 1998 “Bodi dagu e sarvanot”, 2001 “Come tele di un pittore” e 2004 “A Metà”) riprende le stesse tematiche e musicalità del passato accentuandone le caratteristiche: “troverete alcuni pezzi ancora più Irish di quelli che avete conosciuto, ed essendo un omaggio alle cose che abbiamo perso festeggiando però per quelle ritrovate, ci scoprirete ancora più profondi e maturi, d’altronde abbiamo 50 anni!” ci svela, ridendo, Valerio che aggiunge: “Se uno solo di chi ci verrà a sentire tornerà a casa con un’emozione in più, per noi sarà la più grande soddisfazione”.

Sul palco di Lagnasco gli affezionati spettatori ritroveranno la vincente “vecchia” band con nuovi elementi per una formazione che risulta essere così composta: Lorenzo Arese (batteria più riprese mixaggio e mastering dell’album), Daniele Giordano (basso), Marcella Scalvini (violino), Fabio Allio (fisarmonica, tastiere), Maurizio Ribotta (chitarra acustica e elettrica), Sara Rinaudo (flauto), Mauro Morello (voci e cori), Valerio Soleri (voce).

Il concerto di domani (costo di ingresso 7 euro, gratuito fino a 12 anni), presentato dal giornalista Doriano Mandrile, sarà anche un’occasione per fare del bene. I proventi della serata saranno, infatti, donati alla Cooperativa Sociale Quadrifoglio di Pinerolo che promuove un nuovo progetto di musicoterapia e di pet therapy per persone con demenza e Alzheimer. “Quale miglior causa per chi vuole emozionare con la musica provare ad aiutare chi dalla musica trae giovamento?”, conclude il cantante rinnovando l’invito a partecipare numerosi.